Ventun anni fa, al Salone dell’Automobile di Ginevra del 1999, faceva la sua apparizione in anteprima mondiale il prototipo della Opel Speedster, una brillante e sportivissima spider a 2 posti secchi che prometteva uno straordinario piacere di guida.
Sviluppata dal Centro Internazionale Ricerche Tecniche Opel di Rüsselsheim, Germania, in collaborazione con la Lotus Engineering di Norfolk, in Inghilterra, la Opel Speedster aveva un telaio in alluminio e la carrozzeria in materiali compositi. Il motore, sistemato in posizione posteriore-centrale, era il nuovo 4 cilindri ECOTEC che la Casa tedesca produceva nello stabilimento di Kaiserlautern, in Germania, in cilindrate che da 1800 a 2200 cc per diversi modelli della gamma Opel. La versione di 2,2 litri montata sulla Speedster di questo leggero propulsore a 4 valvole per cilindro a iniezione diretta sviluppava 147 CV (108 kW) e permetteva a questa vettura di neanche 800 kg di raggiungere una velocità prossima ai 220 km/h e i 100 km/h con partenza da fermo in meno di 6 secondi.
Una collaborazione Opel-Lotus
In pratica, la Opel Speedster (Vauxhall VX220 sul mercato britannico) era realizzata sulla piattaforma della seconda generazione della spider Lotus Elise che si distingueva dalla serie precedente per il telaio leggermente modificato e per la centralina elettronica sviluppata dalla Lotus. La decisione di collaborare con il costruttore inglese risaliva a quando la Opel stava preparando a celebrare i suoi cento anni di attività come costruttore di automobili e si basava essenzialmente sul fatto che il concetto ispiratore della Elise era molto allineato con gli obiettivi della Casa tedesca e perché, così facendo, sarebbe stato possibile mettere in tempi brevi sul mercato una vettura a due posti.
La Speedster sarebbe stata assemblata nella fabbrica Lotus di Hethel, 150 chilometri circa a nord-est di Londra, dove il famoso costruttore inglese di automobili sportive aveva dal 1967 la sua base produttiva. Il controllo di qualità fu affidato a un gruppo di tecnici Opel responsabile di verificare che durante il processo produttivo fossero seguite le direttive e i procedimenti della Casa tedesca. Prima di essere deliberata per la vendita al pubblico, ciascuna Speedster era inoltre sottoposta a un ciclo di collaudo predefinito lungo un circuito di prova adiacente alla fabbrica. Dieci anni di garanzia offerti contro la corrosione passante avrebbero dimostrato quanto Opel facesse affidamento sulla qualità di questa nuova sportiva biposto.
Con il turbo… della Opel Astra
Nel 2004 le prestazioni della Opel Speedster fecero un considerevole balzo in avanti con l’adozione del motore 2.0 ECOTEC Turbo da 200 CV (147 kW) delle Astra 5 porte e Station Wagon che si traduceva in balzo in avanti del 36% della potenza. Grazie anche a un peso contenuto in appena 930 kg, la Opel Speedster Turbo era in grado di acceIerare da 0 a 100 in appena 4.9 secondi e superare i 240 km/h e si trovava perfettamente a suo agio sulle strade più impegnative dove poteva sfruttare appieno la sua grande maneggevolezza.
La Opel Speedster sarebbe poi uscita di produzione nella Primavera del 2006 dopo quasi 8.000 esemplari costruiti.