Appassionante, avvincente ed anche ricco di colpi di scena, il 38° Rally Il Ciocco e Valle del Serchio, concluso all’ora di pranzo di oggi con la bandiera a scacchi sventolata davanti alla Porta Ariostesca di Castelnuovo Garfagnana. Quella che ha salutato il terzo successo tricolore in carriera del bergamasco Alessandro Perico, affiancato da Mauro Turati sulla Peugeot 208 T16 R5 firmata dalla PA Racing.
Gara di apertura del Campionato Italiano Rally, il Rally Il Ciocco e Valle del Serchio edizione numero trentotto, ha vissuto due giornate esaltanti di grande agonismo e spunti tecnici di spessore, quelli che accompagneranno l’intera stagione sino ad ottobre. La gara, partita da Forte dei Marmi venerdì sera si è disputata su quattordici prove speciali incastonate tra la Mediavalle e la Garfagnana, seguite con grande entusiasmo da migliaia di appassionati.
Tornando al momento sportivo, Alessandro Perico, che al Ciocco aveva fatto registrare il suo miglior risultato con il secondo assoluto di tre anni fa, si è ritrovato la vittoria servita nel finale di gara, dalla penultima prova speciale – il primo giro della “Coreglia” – dopo che il sino ad allora leader Giandomenico Basso ha rovinato tutto incappando in un errore, andando a sbattere la sua Ford Fiesta R5 alimentata a GPL. Una “toccata” nei primi chilometri dell’impegno cronometrato, che, pur permettendogli di terminarlo, lo ha poi costretto alla resa.
Dunque, l’attesissimo via del “tricolore” rally ha creato suspence e spettacolo insieme, già percepiti nelle prime battute della giornata di ieri con il vedere attardato l’idolo locale Paolo Andreucci, affiancato da Anna Andreussi, scivolato in retrovia dalla terza “piesse” per un problema all’impianto frenante, che ha causato anche un principio di incendio alla sua Peugeot 208 T16 R5 ufficiale. Proprio Andreucci, poi, è stato il protagonista di una rabbiosa rimonta a suon di vittorie di prova, otto in totale, conferma della sua forza.
Perico durante tutto l’arco della gara aveva viaggiato su ritmi decisamente alti, sempre in scia “da podio”, ribadendo il proprio status di valida alternativa ai piloti ufficiali. Come tali si sono dimostrati gli altri due occupanti del podio assoluto, entrambi lucchesi: Rudy Michelini e Nicola Caldani, alias “#NC3”, arrivati alla soglia dell’ultima prova divisi da soli cinque secondi. L’attacco deciso di Caldani, in coppia con l’esperto Sauro Farnocchia, sulla Ford Fiesta R5, miglior tempo sull’ultima “chrono”, aveva fatto presagire la medaglia d’argento per il driver di Camaiore, se non che, la penalità di 10” per partenza anticipata proprio nell’impegno conclusivo, lo ha fatto finire terzo.
Michelini, dunque, ha portato la sua Citroen DS3 R5 condivisa con Michele Perna ad un ottimo secondo posto al debutto stagionale, anche in questo caso confermato da riscontri cronometrici di grande valore.
Ai piedi del podio il bresciano Stefano Albertini, con Fappani alle note, alla sua prima gara con l’ennesima 208 T16 R5. Il pilota valsabbino ha trascorso tutta la gara cercando di capire le reazioni della vettura, con la quale ha preso il primo contatto nell’immediata vigilia di gara, meritandosi ad ogni buon fine un applauso.
Quinta posizione finale per Andreucci, sesto l’italo-svizzero Stefano Baccega, anche lui impegnato soprattutto a capire la Ford Fiesta R5 che ha avuto a disposizione,
Dalla classifica manca – già dal fine prima tappa, il veronese Umberto Scandola, con la Skoda Fabia S2000 ufficiale: si è dovuto fermare anzitempo (PS 12) per problemi meccanici, quando occupava la terza posizione assoluta.
Sfortunata anche la gara di Andrea Marcucci, attesissimo anche lui sulle strade di casa con una Peugeot 207 S2000, prima attardato da problemi all’interfono e poi costretto a gettare la spugna nella seconda tappa dopo una foratura.
Il confronto tra gli “Junior” under 25 si è rivelato assai frizzante come accaduto per l’assoluta. Ha vinto il molisano Giuseppe Testa (Peugeot 208 R2), dopo aver preso il testimonio a tre quarti di gara, dal piemontese Michele Tassone, ufficiale Peugeot con la 208 R2, afflitto da problemi all’impianto frenante. Testa si è anche classificato in settima posizione assoluta finale. Tassone ha chiuso poi secondo ed il veneto Marchioro (Peugeot 208 R2) terzo con una prestazione in crescendo. Sfortuna invece per entrambi i giovani lucchesi in gara, Luca Panzani (Renault Twingo) fermato da una panne elettrica e ripartito poi stamani con la regola della riammissione in gara con penalità, e Gianandrea Pisani (Renault Twingo), fermato invece da una dura “toccata” posteriore.
Nella categoria tricolore “produzione”, vittoria per il pavese Giacomo Scattolon (Renault Clio R3C), mentre i trofei monomarca sono andati a Gubertini (Suzuki Rally Trophy), Andolfi Jr. (Trofeo Renault Clio R3T) e Bernardi (Trofeo Renault Twingo R2 Top).
Ieri si è svolta la sfida riservata al Trofeo Rally Nazionali, con coefficiente 2,5 di punteggio (era la prima prova stagionale), vinta con un bis dal pistoiese di Lamporecchio Luca Artino, su una Skoda Fabia S2000. Artino, con la stessa macchina del 2014, ha ingaggiato una bella lotta con il conterraneo Fabrizio Nannini (Peugeot 207 S2000), secondo sotto la bandiera a scacchi. L’elbano Francesco Bettini è giunto terzo, alla sua prima volta con la Peugeot 207 S2000.
CLASSIFICA FINALE (TOP FIVE) : 1. Perico-Turati (Peugeot 208 T16 R5) in 1h54’32”3; 2. Michelini-Perna (Citroen DS3 R5) a 35”5; 3. ”#NC3”-Farnocchia (Ford Fiesta R5) 4. a 45”0; 4. Albertini-Fappani (Peugeot 208 T16 R5) a 56”9; 5. Andreucci-Andreussi (Peugeot 208 T16 R5) a 2’25”8.
CLASSIFICHE COMPLETE : http://goo.gl/du1cto
Foto allegata: Perico-Turati in azione (foto Actualfoto-Race&motion)