Jeep Renegade spegne una cantilena: oltre 135.000 esemplari realizzati per i mercati europeo e nordamericano

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A un anno dal lancio della Jeep Renegade, il marchio apre le porte dello stabilimento lucano dove nasce la prima vettura di FCA realizzata in collaborazione tra Italia e Stati Uniti. Da oggi, infatti, è possibile collegarsi al sito dedicato per accedere al “Jeep Melfi Plant Virtual Tour”, il suggestivo viaggio digitale alla scoperta dell’intero ciclo produttivo della prima vettura Jeep prodotta in Italia per l’Europa e in Nord America.

Attaverso il nuovo tool tutti potranno conoscere i segreti di una delle fabbriche automotive più avanzate dell’intera Europa e attualmente medaglia d’Argento del WCM (World Class Manufacturing), metodologia internazionale di organizzazione del ciclo produttivo. Qui vi lavorano quasi 8.000 persone e sono impiegati 968 robot per realizzare i modelli Jeep Renegade e Fiat 500X, le ultime nate in FCA destinate a clienti molto diversi tra loro.

In perfetta sintonia con lo spirito pionieristico del marchio Jeep, per la prima volta nel gruppo FCA, si è scelto di presentare ai media internazionali il nuovo “Jeep Melfi Plant Virtual Tour” attraverso una conferenza stampa virtuale. All’evento hanno partecipato oltre 100 giornalisti, collegati da 14 Paesi diversi, che hanno potuto conoscere le potenzialità del nuovo tool digitale.

Renegade: un compleanno da ricordare

Lanciata esattamente un anno fa, la Jeep Renegade rappresenta una novità assoluta sia per il brand, che con essa entra per la prima volta nel segmento dei SUV compatti, sia per il mercato in quanto la nuova vettura sta trainando gli storici risultati di vendita nell’area EMEA e si conferma il modello con le migliori capacità off-road della categoria.

Finora prodotta in oltre 135.000 esemplari, la Renegade sta riscuotendo un enorme successo commerciale tanto da scalare rapidamente le classifiche di vendita di molti Paesi europei tra i quali Italia, Francia e Austria. Inoltre, l’originale SUV Jeep ha già conquistato importanti riconoscimenti internazionali tra i quali “Novità dell’Anno 2015 secondo i lettori di Quattroruote; “Miglior SUV del 2015” conferito dal sito Coches.net, leader nel panorama motoristico spagnolo; e “4×4 dell’anno 2015”, per la rivista francese “4×4 Magazine”.

Performance commerciali e premi prestigiosi che certamente contribuiranno a rafforzare l’innarestabile escalation di vendite di Jeep che da cinque anni crescono costantamente. In particolare, negli ultimi tre anni consecutivi il marchio americano ha registrato i record di vendita a livello mondiale fino a toccare nel 2014 un milione di vetture prodotte. E la sua crescita si conferma anche in questi mesi del 2015: negli Stati Uniti, ad esempio, lo scorso agosto è stato il suo migliore mese di vendite di sempre mentre, nel primo semestre 2015, il marchio Jeep si è confermato il brand automobilistico con il più elevato ritmo di crescita nel panorama europeo (fonte ACEA).

In questo senso quindi, festeggiare il primo compleanno della Jeep Renegade è anche l’occasione ideale per celebrare la forza di un marchio che non smette mai di stupire grazie alla sua “gamma di SUV più premiata di sempre”. Non a caso dal 1941 – anno di nascita della leggenda Jeep – il suo nome è universalmente riconosciuto come sinonimo di fuoristrada. E proprio quella voglia di esplorare ed essere pioniere lo si riscopre nella Jeep Renegade, un modello che è riuscito a conquistare il pubblico più giovane – la cosiddetta “Millenial Generation” – che si mostra particolarmente attento alle nuove tecnologie e ai nuovi modi di comunicare.

“Jeep Melfi Plant Virtual Tour”

Direttamente su Google Maps, grazie al programma Google Maps Business View, è possibile vivere un’esperienza coinvolgente alla scoperta degli interni di FCA Melfi Plant. E per rendere l’esperienza quanto più possibile immersiva, in tre giorni di servizio fotografico sono state scattate un totale di 3.924 immagini. “Cucite” tra di loro con uno speciale algoritmo, che crea un ambiente immersivo a 360° in orizzontale e 290° in verticale, le immagini compongono 367 panoramiche, ognuna delle quali creata con 12 fotografie in alta risoluzione.

Gli utenti hanno quindi la possibilità di “muoversi” all’interno del sito industriale e di esplorarlo nel dettaglio, con le stesse dinamiche intuitive di Google Street View, attraversando le quattro unità produttive dello stabilimento: stampaggio, lastratura, verniciatura e montaggio. Inoltre, è possibile approfondire le singole lavorazioni attraverso sette video, della durata di 30 “ciascuno, che illustrano al meglio l’innovazione tecnologica dell’impianto lucano e la conseguente alta qualità dei prodotti realizzati. Una curiosità: per realizzare i 3 minuti e mezzo dei sette video sono stati girati più di 1.200 minuti di riprese, per un totale di circa 20 terabyte di materiale video.

Altamente sofisticato nella tecnologia applicata ma estremamente semplice e intuitivo nell’utilizzo, il nuovo “Jeep Melfi Plant Virtual Tour” è un modo “trasparente” con cui il marchio americano intende comunicare con i suoi clienti attuali e quelli potenziali. E nel prossimo futuro il tool si arricchirà d’inedite funzioni che avvicineranno ulteriormente gli appassionati al leggendario brand.

Un’eccellenza mondiale nel cuore del Mediterraneo

FCA Melfi Plant è una delle fabbriche automotive più avanzate dell’intera Europa, anche grazie all’investimento di oltre un miliardo di euro stanziato in vista della produzione delle nuove vetture che qui nascono: Jeep Renegade e Fiat 500X. Infatti, per garantire fin da subito la migliore qualità possibile, lo stabilimento ha implementato e allineato tutte le tecnologie e le best practice degli altri stabilimenti di FCA.

Il 18 giugno 2009 lo stabilimento di Melfi ha ottenuto, prima fabbrica in Italia, la certificazione Silver Level del WCM (World Class Manufacturing), metodologia internazionale di organizzazione del ciclo produttivo. Tra l’altro, un dato che conferma la particolare attenzione all’intero processo, negli ultimi quattro anni non si sono registrati incidenti. Insieme alla sicurezza, la seconda linea guida è da sempre la ricerca della massima qualità, sia in termini di prodotto sia di processi costruttivi.

Oggi il complesso è costituito da reparti di stampaggio, lastratura, verniciatura e montaggio e impiega un totale di quasi 8.000 lavoratori; 5 presse e 2 trance per la fase di stampaggio; 860 robot per la fase di lastratura; 54 robot per le operazioni di verniciatura; 278 stazioni automatiche di avvitatura; e circa 4.000 persone esclusivamente dedicate al montaggio delle auto. Per conoscere le tappe del processo produttivo, un meccanismo perfetto in ogni suo ingranaggio, è possibile partire dalle lastre di laminati, con cui si fanno le scocche, per poi passare alla verniciatura e infine all’assemblaggio di tutti i componenti della vettura. In totale sono oltre 5.000 i componenti che vengono combinati insieme per realizzare le diverse versioni della Jeep Renegade.

Esteso su una superficie di circa 1,9 milioni di metri quadrati, lo stabilimento fu costruito fra il 1991 e il 1993 nei pressi di San Nicola, a 18 chilometri da Melfi, in una zona priva di altri siti industriali. Negli ultimi vent’anni l’impianto ha ospitato la produzione di diversi modelli dei marchi Fiat e Lancia, tra cui Fiat Punto (1994), Lancia Ypsilon (1995), nuova Ypsilon (2003), Grande Punto (2005) e Punto Evo (2009), raggiungendo circa sei milioni di vetture prodotte sino a settembre 2015. Oggi si producono i modelli Fiat 500X, Fiat Grande Punto e Jeep Renegade.