Gli impegni assunti dalla comunità internazionale per la protezione del clima, a
conclusione della COP 21 di Parigi e le sempre più stringenti regole europee per la
riduzione dell’inquinamento da traffico nelle aree urbane, spingono verso una drastica
riduzione dell’impiego dei combustibili fossili, causa delle emissioni di CO2 e
dell’inquinamento atmosferico. A ciò si affianca la necessità evidente di utilizzare, su
larga scala, risorse energetiche diversificate e diffondere un nuovo concetto di
mobilità sostenibile, fondata su un utilizzo consapevole e responsabile delle nuove
tecnologie.
Questi i contenuti del Protocollo d’Intesa, firmato oggi a Venezia, tra il Sindaco Dott.
Luigi Brugnaro e Andrea Carlucci, Amministratore Delegato di Toyota Motor Italia.
L’accordo ha l’obiettivo di favorire la realizzazione di un sistema di mobilità urbana
sostenibile per il comune, basato sull’impiego delle tecnologie ibrida e ad idrogeno
delle quali Toyota Motor Italia è leader mondiale.
Il Protocollo prevede l’introduzione di soluzioni di mobilità a basso impatto ambientale, |
quali un progetto di car sharing che utilizzi vetture ibride e la piattaforma integrata di |
gestione di mobilità nell’area metropolitana, che preveda l’utilizzo di alcune unità di
Toyota Mirai, la prima berlina a idrogeno di serie al mondo – appena eletta World
Green Car 2016 – e la valorizzazione delle modalità di trasporto a basse emissioni.
“Entro 90 giorni abbiamo concordato di progettare un intervento integrato sulla mobilità sostenibile – ha dichiarato il Sindaco Dott. Luigi Brugnaro – puntando in particolare sull’esperienza ad idrogeno, che non è mai stata realizzata in Italia. La settimana prossima andrò in Giappone e incontrerò i dirigenti di Toyota a livello mondiale per un coinvolgimento ai massimi livelli sul progetto. Le ricadute ambientali sono importanti, ma lo è anche il fatto che questa città affronti una grande sfida industriale e tecnologica. L’ambiente va difeso intervenendoci.”
“Abbiamo accolto fin da subito con piacere l’invito del Comune di Venezia a confrontarci su tale tema – dichiara Andrea Carlucci, Amministratore Delegato di Toyota Motor Italia – consapevoli dell’importanza dell’argomento e della responsabilità di cui Toyota Motor Italia sarà investita. Si tratta di un’importante sfida da affrontare assieme alla città di Venezia e che rispecchia i valori del nostro marchio, riassunti anche in un logo che sintetizza graficamente la perfetta convivenza tra uomo, automobili e ambiente. Nei prossimi 90 giorni proporremo al comune di Venezia un programma triennale concreto ed in linea con gli obiettivi che tutto il gruppo Toyota ha fissato; obiettivi estremamente ambiziosi e lungimiranti, con un orizzonte temporale che si estende fino al 2050 e che prevede una riduzione media globale delle emissioni di anidride carbonica del 90%, rispetto alla media Toyota del 2010, l’azzeramento delle emissioni di CO2 che derivano dal ciclo di vita della vettura e la creazione di impianti di produzione a zero emissioni.
Vogliamo far sì – continua Andrea Carlucci – che tale accordo rientri quindi nel disegno più ampio sviluppato da Toyota Motor Corporation e che sia da esempio anche per le nostre istituzioni centrali, che stanno cominciando a sensibilizzarsi in merito e con le quali stiamo lavorando per modificare la normativa che prevede pressioni di erogazione dell’idrogeno non superiori a 350 bar, laddove gli impianti a bordo delle autovetture garantiscono un funzionamento in totale sicurezza a 700 bar.
Si tratterebbe di un risultato estremamente importante, sia perché molti stati europei hanno già affrontato e risolto la questione, sia considerando la necessità di recepire la direttiva 2014/94/Ue che si propone di definire un quadro comune europeo per la realizzazione di un’infrastruttura di distribuzione per i combustibili alternativi.
Il tema della mobilità sostenibile è oggi diventata un’emergenza e non più un’esigenza.”
Toyota continua a lavorare con tutte le amministrazioni locali per proporre soluzioni concrete sul territorio Italiano, contribuendo così alla realizzazione di una piena
mobilità sostenibile a favore dei cittadini. Il protocollo appena firmato e il progetto che ne deriverà, ne rappresentano l’esempio più recente e significativo.