Al via la 33esima edizione di “Auto e Moto d’Epoca”, Alfa Romeo e Abarth ci sono

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Dal 20 al 23 ottobre si svolge a Padova la più importante manifestazione fieristica italiana dedicata alle auto d’epoca. Anche considerando l’altissimo numero di compravendite che avvengono durante l’evento, il salone di Padova rappresenta da sempre il riferimento per appassionati e collezionisti

Al via la 33esima edizione di “Auto e Moto d’Epoca”, alla quale parteciperanno i marchi Alfa Romeo e Abarth con alcuni preziosi esemplari storici e le ultime novità di attuale produzione: è il modo migliore per ribadire con forza l’unicità di questi leggendari brand, un patrimonio fatto di vetture e progettisti, corse e motori, che hanno segnato il progresso tecnologico e le vicende sportive del Novecento.

In occasione del salone debutta www.fcaheritage.com, il nuovo portale interamente dedicato agli appassionati e ai proprietari delle vetture storiche del Gruppo FCA. Il sito web costituisce la vetrina online del neonato dipartimento FCA Heritage e mira a essere il punto di riferimento per tutti gli interessati alle storie, agli eventi e alle iniziative che coinvolgeranno le auto classiche dei brand italiani del Gruppo. Associando infatti il logo “Heritage” ai marchi Alfa Romeo Classiche, Fiat Classiche, Lancia Classiche e Abarth Classiche, il sito testimonia la forte volontà di FCA di garantire un coordinamento sinergico alle proprie azioni nel mondo dell’automobilismo storico, senza dimenticare però le peculiarità che caratterizzano la storia e il vissuto di ciascun brand.

Nato come un progetto in continua evoluzione e contraddistinto dal claim “Timeless Passion”, il sito viene lanciato in una prima versione beta e si arricchirà nel tempo, raccontando le storie di protagonisti e modelli leggendari che hanno fatto la storia dell’automobile italiana e mondiale attraverso articoli, foto, video e schede tecniche. Anche i proprietari di auto classiche del Gruppo saranno coinvolti nel progetto, e avranno l’opportunità di diventare i protagonisti degli articoli loro dedicati e gli ambasciatori della nuova piattaforma Heritage.

Inoltre, il sito offrirà l’opportunità di iscriversi alla Newsletter di FCA Heritage, per rimanere sempre aggiornati sulle attività e sui servizi che saranno progressivamente resi disponibili per i vari marchi del gruppo: tra questi spiccano la vetrina del merchandising ispirato alla storia dei brand e la possibilità di richiedere certificazioni o usufruire dei servizi di restauro specializzato.

Alfa Romeo

La partecipazione di Alfa Romeo alla kermesse padovana ruota intorno al tema della timeless elegance, l’eleganza che non viene intaccata dallo scorrere del tempo: è il leitmotiv che rende tutti i modelli del Biscione unici e, allo stesso tempo, perfettamente riconoscibili dal passato ai giorni nostri. Un’eleganza senza tempo rappresentata dalle automobili storiche che raccontano l’affermazione internazionale del marchio Alfa Romeo nel segmento delle vetture di prestigio dagli anni Venti alla fine degli anni Quaranta. Dalla collezione del Museo Storico “La macchina del tempo” di Arese, infatti, arrivano a Padova quattro autentici gioielli, che rappresentano l’evoluzione del leggendario motore sei cilindri bialbero nelle diverse cilindrate.
Si tratta di vetture con carrozzeria berlina, coupé, faux cabriolet e cabriolet, “vestite” dall’Alfa Romeo stessa o da grandi carrozzieri internazionali. E proprio ai “maestri dello stile” e al loro rapporto con l’Alfa Romeo è dedicata la mostra temporanea allestita presso il Museo di Arese sino al 10 gennaio, dove si potrà ammirare l’opera dei grandi carrozzieri italiani che hanno reso la Casa del Biscione protagonista della ricerca estetica, aerodinamica e tecnica. Ulteriori informazioni a questo link.

Accanto alle vetture storiche, il pubblico potrà ammirare la nuova Giulia, paradigma contemporaneo dello stile Alfa Romeo e dell’eccellenza 100% Made in Italy, che si è appena aggiudicata il prestigioso premio “Auto Europa 2017”. Sullo stand un esemplare equipaggiato con il propulsore 2.2 Diesel da 180 CV, che eroga tutta la sua potenza a 3.750 giri e sviluppa una coppia massima di 380 Nm a 1.750 giri. Prodotto nello stabilimento di Pratola Serra su una linea dedicata ad Alfa Romeo, questo motore sovralimentato è interamente in alluminio e, tra sue peculiarità, vanta il sistema d’iniezione di ultima generazione MultiJet II con Injection Rate Shaping (IRS) e pressioni d’esercizio di 2.000 bar. Questo si traduce in una minimizzazione dei tempi di risposta che assicura, al tempo stesso, elevate prestazioni e ridotti consumi. I più ra­ffinati livelli di comfort ed esperienza di guida sono inoltre garantiti dall’utilizzo del contralbero di equilibratura.

In accordo con il tema dell’esposizione, il modello sullo stand è dotato del pack lusso, che aggiunge particolare fascino alla Giulia e offre la possibilità di personalizzarla secondo il proprio gusto. Comprende, infatti, sedili in pelle pieno fiore disponibili in 4 colorazioni (nero, beige, tabacco e rosso), plancia e pannelli porta rivestiti in pelle, sedili anteriori riscaldati con regolazione elettrica a 8 vie, volante lusso riscaldato, inserti in vero legno di quercia o noce su plancia, tunnel centrale e pannelli porta, quadro strumenti a colori da 7″, cornice cristalli esterna cromata e specchi retrovisori esterni ripiegabili elettricamente.

Di seguito una descrizione delle vetture storiche Alfa Romeo in mostra: si tratta della 6C 1500 Sport del 1928, della 6C 1750 Gran Turismo del 1929, della 6C 1900 del 1933 e della 6C 2500 Freccia d’Oro del 1947.

6C 1500

La 6C 1500 nasce dall’opportunità di diffondere l’automobile anche tra il ceto medio della popolazione, che spinse Alfa Romeo a progettare una vettura di media cilindrata ma comunque con prestazioni brillanti. Basata sulla 6C 1500, che esordì nel 1925 al Salone di Milano, la 6C 1500 Sport è equipaggiata con un propulsore a sei cilindri da 1487 cm3, con distribuzione a doppio albero a camme in testa, valvole inclinate di 90° e camere di scoppio emisferiche. Non è la prima Alfa a vantare questo layout, ma per la prima volta un sistema così raffinato viene proposto su una vettura di serie. Una soluzione che rende la vettura brillante ed elastica, con una potenza di 54 CV e una velocità massima di 130 km/h che spinge molti clienti a utilizzare la vettura anche in gara, sfruttando la sua vocazione da Granturismo.
La vettura in esposizione è un cabriolet a due posti con “sedile della suocera” ripiegabile ed è stata carrozzata dall’inglese James Young, fra i più attivi carrozzieri d’oltremanica a cimentarsi su chassis Alfa Romeo. La produzione totale della vettura si attesta a 171 esemplari.

6C 1750 Gran Turismo

Versione potenziata di un motore dalla cilindrata mitica nella storia dell’Alfa Romeo, la 1750 gran Turismo garantiva ottime prestazioni, grande affidabilità e semplicità di manutenzione, che la resero particolarmente apprezzata dal pubblico. Il suo motore da 1752 cm3 è dotato di distribuzione a doppio albero a camme in testa con comando diretto delle valvole tramite doppio piattello avvitato, che permetteva una rapida registrazione del gioco delle punterie. La potenza era di 55 CV a 4400 giri/min, e, sebbene il terreno d’elezione della 6C 1750 non fossero le competizioni, non mancarono partecipazioni a concorsi di eleganza né importanti successi sportivi come l’affermazione alla terza Milano-San Remo o l’ottavo posto alla Mille Miglia del 1931.
Anche in questo caso, molti i carrozzieri a livello internazionale scelsero uno dei 920 chassis prodotti per le proprie realizzazioni. La carrozzeria faux cabriolet della vettura esposta (un coupé con tetto in lamiera rivestito in tessuto) è opera dell’atelier Touring di Milano, che solo qualche anno più tardi avrebbe instaurato una collaborazione particolarmente intensa con l’Alfa Romeo, grazie anche al famoso brevetto “Superleggera”.

6C 1900 Gran Turismo

Presentata al Salone dell’Automobile di Milano 1933, la 6C 1900 riprendeva il telaio degli ultimi esemplari della 6C 1750 con strutture a sezione scatolata con fori di alleggerimento in luogo dei tradizionali longheroni. Le balestre anteriori sono montate all’esterno dei longheroni su boccole Silentbloc, mentre al posteriore gli ammortizzatori a frizione sono regolabili dal posto guida tramite un comando idraulico. Il propulsore, per la prima volta in serie con testa in lega leggera venne portato a 1917 cm3, aumentando l’alesaggio da 65 a 68 mm, con corsa di 88 mm. Le sedi valvole sono riportate in bronzo, viene stata aggiunta una molla di richiamo valvola, un segmento in più, e bielle irrobustite. La potenza erogata è così di 68 CV a 4500 giri/min. Nel 1933, l’attività di carrozzeria interna all’Alfa Romeo si stava intensificando, e buona parte delle 197 vetture prodotte furono “vestite” direttamente dalla Casa. È il caso dell’esemplare esposto, una berlina metallica a due luci realizzata dalla stessa Alfa Romeo su un disegno che in quell’epoca era sviluppato in collaborazione con la Carrozzeria Castagna di Milano. Interessante, sulla fiancata, la rara targhetta “Carrozzeria Alfa Romeo”.
Le modifiche rispetto alla 6C 1750 riguardarono soprattutto comfort, silenziosità e consumi e resero la 6C 1900 GT un punto svolta verso un genere di vettura destinata al turismo veloce più che all’attività sportiva.

6C 2500 Freccia d’Oro

Durante la Seconda Guerra Mondiale furono iniziati numerosi progetti per la vettura da costruire al termine del conflitto, ma quando, nel 1946, riprese faticosamente la produzione nello stabilimento semi-distrutto dai bombardamenti, la scelta fu di continuare con la produzione della 6C 2500 del 1939,vista la disponibilità di numerosi componenti. Poi, nel 1947, sul telaio della Sport, venne prodotta direttamente – e marchiata “Carrozzeria Alfa Romeo” – un’elegante e sportiva carrozzeria berlina a due porte e due volumi, completamente metallica e saldata al telaio: la Freccia d’Oro. Dotata di motore anteriore longitudinale verticale a 6 cilindri in linea da 2443 cm3, sviluppava 90 CV a 4600 giri/min per una velocità massima di 155 Km/h. Il cambio aveva il comando al volante. Furono prodotti 680 esemplari, e nel 1949 fu realizzato un leggero restyling della vettura, la cui potenza salì a 93 CV.

Abarth

Lo stand della Casa dello Scorpione presenta al pubblico – per la prima volta in un salone italiano – il nuovo Abarth 124 Rally, accompagnato dalla sua storica progenitrice, la Fiat 124 Abarth Rally Gr. 4 degli anni Settanta, e dal nuovo Abarth 124 spider. Appena comparso negli show room italiani, il nuovo Abarth 124 spider garantisce tutta l’emozione e la gioia di guidare che solo una vera roadster può offrire. Sviluppata grazie alla Squadra Corse Abarth, la vettura incarna perfettamente i valori fondamentali dello Scorpione: prestazioni, cura artigianale ed eccellenza tecnica. L’Abarth 124 spider è dotata di differenziale autobloccante meccanico di serie, una dotazione tipica delle vetture sportive di alta gamma. Le masse sono concentrate all’interno del passo, il motore turbo a quattro cilindri da 1,4 litri e 170 CV è installato dietro l’asse anteriore e i pesi sono attentamente distribuiti per garantire agilità ottimale e un feeling di guida superiore. La meccanica raffinata e l’impiego di materiali speciali hanno permesso di limitare il peso a soli 1060 kg, per un rapporto peso/potenza di 6,2 kg/cv, il migliore della sua categoria. In aggiunta, le sospensioni utilizzano uno schema a quadrilatero alto per le ruote anteriori e una architettura multilink a 5 bracci per quelle posteriori: un setup calibrato specificamente per aumentare la stabilità in curva e in staccata abbinandosi alla taratura sportiva dello sterzo servoassistito.
Al suo fianco, Abarth 124 Rally, un concentrato di pura tecnologia e prestazioni che segna il rientro dello Scorpione in questa affascinante e impegnativa specialità. La nuova Abarth 124 rally è un concentrato di pura tecnologia e prestazioni nato dall’esperienza della Squadra Corse Abarth per riportare lo Scorpione sui tracciati da rally più gloriosi e impegnativi. Sotto il cofano si nasconde il motore 1800 cm3 bialbero turbo a iniezione diretta. Grazie alle diverse mappature selezionabili garantisce una potenza fino a 300 CV a 6500 giri e un’ottimale curva di coppia, elemento fondamentale per permettere al pilota il bilanciamento con sterzo e acceleratore in sovrasterzo. Le prestazioni sono mozzafiato, e le accelerazioni brucianti vengono sottolineate dal sound pieno e coinvolgente. Anche la trasmissione è stata sviluppata per esaltare le prestazioni: il motore è infatti accoppiato a un rapido cambio sequenziale a 6 marce con shift paddle e la motricità è garantita anche dal differenziale meccanico a slittamento controllato.

Fiat 124 Abarth Rally Gr.4

Rispetto alla Fiat 124 Sport Spider da cui è derivata, la Fiat 124 Abarth Rally Gr.4 beneficia di un motore più potente, di tettuccio e cofano in fibra di vetro e di portiere in alluminio, che consentono una notevole riduzione del peso complessivo. A seguito di una messa a punto operata dalla Squadra Corse Abarth, la vettura ha debuttato nella stagione sportiva 1972 e ha proseguito la propria importante carriera sportiva fino al 1975, per essere poi sostituita dalla 131 Abarth Rally nel 1976. Allestita con un motore da 1756 centimetri cubici, in grado di erogare 200 CV di potenza, questa vettura può raggiungere una velocità massima di 170 km/h a seconda del rapporto al ponte. Ha al suo attivo due vittorie nel Campionato Europeo Rally (1972 e 1975) e la piazza d’onore del campionato costruttori per quattro stagioni consecutive (dal 1972 al 1975).

La grande attenzione di Abarth verso le vetture storiche si esprime anche attraverso le Officine Abarth Classiche di Torino, inaugurate lo scorso novembre. Il progetto Abarth Classiche si articola su più punti: dall’atelier per il restauro e le certificazioni alla partecipazione ed organizzazione di fiere, eventi, raduni e competizioni. Il programma sta riscuotendo grande successo con numerose certificazioni già effettuate e molti collezionisti in lista di attesa. Maggiori informazioni sui servizi offerti sono reperibili sul sito (http://www.abarthclassiche.com).

La gamma attuale e le vetture storiche saranno protagoniste dell’Abarth Day, il raduno ufficiale Abarth 2016 che sabato 29 ottobre coinvolgerà migliaia di appassionati su quattro circuiti europei: Silverstone in Gran Bretagna, Nurburgring in Germania, Navarra in Spagna e Tazio Nuvolari in Italia, vicino a Pavia.
Il programma sarà il medesimo per tutti e quattro gli eventi, con alcune peculiarità locali, e coinvolgerà anche la sempre più numerosa community “The Scorpionship”, con oltre 50.000 appassionati, alla quale è possibile iscriversi gratuitamente attraverso il sito (scorpionship.abarth.com).