A Ginevra KIA da’ fiducia ancora ai motori diesel

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KIA va’ contro corrente. E fa bene, visto e considerato che i motori diesel, alla faccia di chi li vorrebbe eliminare completamente, a parità di cilindrata e prestazioni, inquinano meno di quelli a benzina.

“La novità più importante dal punto di vista del prodotto – spiega Giuseppe Bitti amministratore delegato di KIA Motors Italia – è la nuova Cee’d”.

Arrivata alla sua terza generazione, la Kia Cee’d è la vettura che, nel 2006, lanciò i famosi 7 anni di garanzia a conferma di una certa sicurezza e convinzione dei propri prodotti da parte della casa coreana. Insomma, fu la prima vettura pensata, progettata e costruita in Europa per gli europei. Bella, elegante e sportiva, la nuova Cee’d ha tutte le carte in regola per far crescere (e non di poco) l’intera gamma KIA.

“A Ginevra la nuova Cee’d – spiega Bitti – è presente in versione 5 porte e station wagon, ma vi annuncio che entro la fine dell’anno ci saranno due nuove proposte in termini di carrozzeria”.

Interessante la gamma di motori prevista per la nuova Cee’d: a disposizione, infatti, tre motori benzina di cui due turbo GDI a iniezione diretta: un 1.0 tre cilindri da 120 CV, un nuovissimo quattro cilindri 1.4 da 140 CV e un più tranquillo 1,4 da 100 CV. Per gli amanti del diesel, un riaggiornato 1.6 proposto in due livelli di potenza: 115 e 136 CV. Tutti i propulsori possono essere abbinati anche ad un cambio automatico a 7 rapporti.

E a proposito di diesel, cosa ne pensa Bitti?

“I motori diesel di ultima generazione inquinano molto meno di altre motorizzazioni. Il problema, almeno in Italia, è quello del parco circolante che è piuttosto vecchio. Se noi confrontiamo i livelli di emissioni di un diesel Euro 6c rispetto a un motore benzina di pari cilindrata e prestazioni vediamo che, per quanto riguarda il co2 il diesel e inferiore mentre, per quanto riguarda le polveri sottili, è allo stesso livello”.

Insomma, Bitti conferma che è stato fatto tanto per ridurre l’impatto ambientale, in generale, dei motori termici. “E’ chiaro che – conclude Bitti – il futuro sarà più ibrido e più elettrico ma non dimentichiamoci che, produrre energia per alimentare le vetture elettriche, non ha un impatto Zero sull’ambiente. Così come la produzione e lo smaltimento delle batterie su volumi molto importanti”.

A buon intenditor…