Si potrebbe dire che quello di Abu Dhabi sia stato il GP fotografia del campionato 2018. Primo Lewis Hamilton, già sabato pomeriggio autore di una partenza al palo da record del circuito, seguito ad una distanza di ben 12” dalla Rossa di Sebastian Vettel . Un’ ennesima prova, se ce ne fosse stato bisogno, che in fin dei conti la W09 del britannico, euforico per il successo ottenuto tanto da semi-denudarsi al momento dello champagne, ha avuto sempre una marcia rispetto alla pur ottima SF71-H del tedesco.
Sul terzo gradino del podio è salito invece il pilota più costante della seconda fase del campionato, ossia Max Verstappen, autore ancora una volta di sorpassi esaltanti come quello sulla Force India Esteban Ocon, con cui si era scontrato brutalmente in Brasile, o come quello che gli ha regalato il piazzamento finale sulla Mercedes di Valtteri Bottas. Quarto della generale con 249 punti, l’olandese della Red Bull, apparso più maturo e meno falloso da qualche tempo a questa parte, figurerà certamente tra i grandi protagonisti del 2019.
Dietro al “terribile” #33 è arrivata l’altra RB14 di Daniel Riccardo, che ha così potuto salutare con una nota discreta il team austriaco con cui ha vissuto momenti di forte tensione nelle recenti corse. Delusione totale invece per Kimi Raikkonen, la cui ultima apparizione con i colori Ferrari è durata lo spazio di sette giri prima di venire abbandonato dal motore.
Settimo grazie ad una prestazione solida ed efficace colui che prenderà il volante del finlandese. Ancora una volta Charles Leclerc ha fatto vedere belle cose ed è riuscito a condurre la sua piccola Alfa Romeo Sauber in zona top 10.
Traguardo, all’opposto, mancato da Fernando Alonso, undicesimo con la McLaren, ma prim’attore assoluto del weekend di Yas Marina essendosi trattato del suo finale di carriera in F1.
Da segnalare lo spaventoso incidente subito da Nico Hulkenberg della Renault dopo un contatto con la Haas di Romain Grosjean. La vettura del tedesco si è capottata più volte e ha accusato un principio di incidendo, per fortuna senza conseguenze per il pilota.