La seconda edizione del Concorso di Eleganza “Lamborghini & Design” vede la Lamborghini 350 GT del 1964, telaio #102, vincere il premio Best in Show

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Sono state 36 le Lamborghini prodotte tra il 1964 ed il 2001, con l’aggiunta di alcuni esemplari moderni, a partecipare alla seconda edizione del “Lamborghini & Design” – Concorso di Eleganza. La manifestazione, organizzata dal Polo Storico di Lamborghini, si è svolta dal 19 al 21 settembre tra Venezia a Trieste e ha reso omaggio al genio creativo del grande architetto italiano Gae Aulenti (1927-2012), nata poco lontano da Trieste e internazionalmente conosciuta per aver rappresentato il design e l’architettura “Made in Italy” in tutto il mondo.
 
Le vetture, dopo essere partite da Venezia e aver percorso circa 200 chilometri, sono arrivate venerdì a Portopiccolo di Trieste, dove sono state esposte al pubblico nelle tre piazzette principali in riva al mare. Il sabato mattina sono state giudicate da un selezionato gruppo di giudici internazionali, profondi conoscitori e appassionati del marchio del Toro. Nel pomeriggio di sabato, mentre la giuria elaborava i risultati in vista della premiazione della sera, i partecipanti si sono diretti verso Trieste per il bagno di folla in Piazza Unità di Italia, letteralmente invasa dal pubblico, ansioso e felice di poter ammirare da vicino un’importante fetta di storia dell’automobilismo italiano. Il raduno è poi continuato sulle strade della storica gara in salita Trieste – Opicina e, dopo essere entrato in Slovenia, è terminato con il ritorno a Portopiccolo dopo aver percorso 62 chilometri di strade molto guidate e perfette per offrire il giusto piacere di guida ai proprietari delle Lamborghini.
 
La sera, dopo il racconto di alcuni momenti della vita e delle opere di Gae Aulenti a cura di Nina Artioli, responsabile dell’Archivio e nipote dell’architetto, è avvenuta la premiazione. I giudici hanno assegnato il titolo di Best in Show alla Lamborghini 350 GT, telaio #102, di proprietà di un collezionista svizzero, vincitrice della classe A “Front Engine Dawn”. La vettura, restaurata con la massima cura e nell’assoluto rispetto dell’originalità, è uno dei pilastri della storia Lamborghini. È stata, all’epoca, la prima automobile realizzata dalla Lamborghini venduta ad un cliente privato. La 350 GT #102 è oggi, tra l’altro, anche la più antica Lamborghini “di serie” esistente.
 
Queste le vetture vincitrici delle rispettive classi:
Classe A “Front Engine Dawn”: 1964, Lamborghini 350 GT, telaio #102
Classe B “Rear Engine Revolution”: 1971, Lamborghini Miura P400 S, telaio #4863
Classe C “Longitudinale Posteriore”: 1974, Lamborghini Countach “Walter Wolf”, telaio #1120002
Classe D “Towards the future”: 1999, Lamborghini Diablo SV, telaio #ZA9DE21A0XLA12178
Classe E “Modern Dreams”: 2016, Lamborghini Centenario Prototipo,
telaio #ZHWEC1478CLA00058
Classe F “New Frontiers”: 1987, Lamborghini LM002, telaio #ZA9L00000HLA12065
 
Assegnati anche alcuni premi speciali:
Lamborghini Preservation per la vettura meglio conservata: 1990, Lamborghini Countach 25° Anniversario, telaio #ZA9C005A0KLA12029
Lamborghini Movie Star per la vettura che più ha rappresentato Lamborghini nei film: 1968 Lamborghini Miura P400, telaio #3586, per la sua partecipazione al film “The Italian Job” del 1969.
Longest Journey per la vettura che ha percorso, su strada, la più lunga distanza per arrivare al Concorso: 1974 Lamborghini Urraco P250 S, telaio #15416, con 1278 chilometri.
Longest Ownership per la vettura da più tempo nella stessa famiglia: 1969, Lamborghini Islero S, telaio #6543, per 40 anni di proprietà della stessa famiglia.
Lamborghini Milestone per la vettura che ha rappresentato una pietra miliare nella storia di Lamborghini, 1974, Lamborghini Countach “Walter Wolf” telaio #1120002
 
Menzione speciale per il Riva Acquarama “Lamborghini” del 1968, l’unico motoscafo Riva ad essere stato equipaggiato di motori Lamborghini, ex barca personale di Ferruccio Lamborghini, carena #278.
 
La Giuria, era così composta: Presidente della Giuria, Stefano Pasini (ITA), Giornalista e Storico dell’Automobile. Giudici: Silvia Nicolis (ITA), Presidente del Museo Nicolis; Stephen Bayley (UK), Critico e Storico del Design; Gary Bobileff (USA), Presidente della Bobileff Motorcar Company; Mark Dixon (UK), Giornalista di Octane UK; Hidetomo Kimura (JAP), CEO e Presidente del Concorso Eleganza Kyoto; Andrea Nicoletto (ITA), Presidente del Lamborghini Club Italia; Peter Read (UK), Presidente del Motoring Department del Royal Automobile Club.
 
A completare l’esposizione, in uno spazio a loro riservato, 8 motociclette Ducati a rappresentare la storia e l’evoluzione sportiva e stradale della casa di Borgo Panigale, dal 1946 ad oggi. Capostipite la Cucciolo del 1946, affiancata dalle Ducati 65, 1952, 125 TV, 1960, Darmah 900, 1978, Mike Hailwood Replica 1997, Monster 900, 1994, 996 Giallo, 2000, e la contemporanea Panigale 25° Anniversario.
 
Lamborghini Polo Storico, inaugurato nel 2015, è il dipartimento di Automobili Lamborghini che si occupa di preservare l’heritage della Casa di Sant’Agata Bolognese. Il restauro e la certificazione di tutte le vetture Lamborghini prodotte fino al 2001 sono solo alcuni dei compiti del Polo Storico. A questi infatti si aggiunge la ricostruzione dei pezzi di ricambio delle Lamborghini d’epoca, di cui più di 200 nuovi codici introdotti nel solo 2018, e la conservazione e gestione dell’archivio, attività con le quali il Lamborghini Polo Storico vuole supportare la preservazione di tutte le Lamborghini classiche. Tra le responsabilità del Polo Storico anche la conservazione e la gestione dell’archivio aziendale.
 
Lamborghini Polo Storico