Parigi 3 febbraio 2000 – Si aprono le porte della più importante vetrina francese dedicata agli appassionati di auto d’epoca: Retromobile. Per la prima edizione del nuovo millennio, PEUGEOT regala agli appassionati del Marchio la possibilità di ammirare la “20Coeur” (20Cuore); non si tratta di un’anteprima assoluta, perché la presentazione ufficiale alla stampa è avvenuta qualche tempo prima, ma l’appuntamento di Parigi è un evento diverso, destinato a toccare il cuore degli appassionati. “20Coeur”, perché è proprio al cuore che parla, evocando le mitiche PEUGEOT Eclipse degli anni trenta, protagoniste di tanti concorsi d’eleganza, le prime vetture al mondo di serie ad avere il tetto rigido che scompariva nel bagagliaio. Se negli anni trenta la gamma delle Eclipse era destinata ad un numero ristretto di fortunati possessori, questa volta la decisione di PEUGEOT era stata quella di rendere accessibile il sogno ad un gran numero di Clienti, per questo fu scelta come base l’ultima nata della serie 2, la 206. Tutto questo di per sé non sarebbe stato comunque sufficiente, dal momento che per la realizzazione del progetto, le vetture necessitavano di una grande quantità di elementi specifici, oltre ad un assemblaggio quasi artigianale. Il contenimento dei costi fu reso quindi possibile solo grazie all’aiuto della nuova tecnologia applicata al tetto retrattile di cui il carrozziere Heuliez era leader. Questa fu la ragione per la quale Heuliez fu incaricato non solo dello sviluppo del progetto, ma anche della produzione di tutto l’insieme, tetto retrattile e cofano bagagliaio. Il tutto doveva poi essere consegnato direttamente presso lo stabilimento di Mulhouse dove la 206 CC avrebbe preso vita. La 20Coeur, pur essendo un prototipo, non si discosta, se non per pochi dettagli estetici, da quella che sarà la produzione della vettura di serie che, per l’occasione, cambierà nome in 206 CC (Coupé Cabriolet). Sulla questione del nome, PEUGEOT, decise di svelarlo solo all’ultimo, lasciando che per molto tempo circolassero voci diverse, soprattutto tra gli iscritti dell’Aventure PEUGEOT che speravano in una riedizione del nome Eclipse, ma i tempi erano cambiati e così fu scelto l’acronimo CC per raccontare contemporaneamente le due anime del modello.
La commercializzazione della 206 CC prese avvio nel dicembre del 2000 in Francia e poche settimane dopo nel resto d’Europa: il successo fu immediato, tanto che ben presto il tempo di attesa per entrare in possesso di una vettura era di circa sei mesi. Inizialmente debuttò con due propulsori, un benzina 1.6 16v da 110 CV ed un 2 litri sempre 16v da 135 CV, lo stesso della 206 GTi. Successivamente, venne sdoganato anche l’abbinamento di una convertibile motorizzata con un propulsore Diesel ed entrò in gamma anche il motore HDi Common Rail 1.6 litri da 110 CV e con filtro antiparticolato FAP. La produzione cessò nella primavera del 2007.