La Mazda MX-30 all’esame di chi crea prodotti di nuova generazione

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Per celebrare il lancio del suo primo veicolo totalmente elettrico, Mazda ha invitato dei designer di prodotti d’avanguardia a esaminare l’approccio stilistico “human modern” della MX-30. Rachel Griffin, designer americana di articoli per la casa, e Wisse Trooster, sviluppatore di prodotti industriali olandese, puntano l’obiettivo sulla vettura elettrica di Mazda – un’espressione di minimalismo e artigianalità rivolta alla sostenibilità, nota anche come filosofia di design Kodo di Mazda.

Una visione futura del design
Mazda ha abbracciato Kodo in ogni aspetto del suo approccio stilistico da quando ha introdotto questa filosofia nel 2010. Nata dalle tradizioni giapponesi senza tempo di artigianalità e minimalismo, Kodo è una filosofia per cui la forma segue la funzione e che crede profondamente nell’affinamento, nella dinamicità di movimento e nel concetto di “vitalità” per le sue auto. Per Ikuo Maeda, Head of Global Design di Mazda, ciò va oltre il concetto in sé: “Kodo riguarda la creazione di vetture che incarnino la dinamica bellezza della vita – auto che propongano visivamente diverse espressioni di questa energia. In Giappone, percepiamo che gli artigiani instillano la vita in ciò che fanno, quindi gli oggetti che ricevono l’amore e l’attenta cura di questi artigiani hanno una forza vitale, un’anima. Dato che siamo un’azienda automobilistica giapponese, siamo convinti che una forma realizzata con cura e sincerità da mani umane riceva un’anima”.

La MX-30 adotta la seconda fase della filosofia Kodo: pura espressione di utilità. Disegnata con eleganza ma pensata scrupolosamente per lo stile di vita contemporaneo, ha un approccio progettuale incentrato sull’uomo che indirizza forma, funzione e percezione della prima auto Mazda totalmente elettrica. Le tradizioni di minimalismo e artigianalità si intrecciano in tutta la meccanica della vettura, così come nell’estetica.

Uno dei punti chiave della sostenibilità riguarda il pacco batterie da 35,5 kWh della MX-30, compatto, il che gioca un ruolo importante nella riduzione delle emissioni di CO2 durante la sua vita. In fatto di peso, contribuisce a fornire maneggevolezza, agilità e coinvolgimento di guida superiori, ma non solo: la prima Mazda 100% elettrica sfida il presupposto di altri produttori di vetture elettriche secondo cui “più grande è meglio”. Dal punto di vista ecologico, non è così. Contemporaneamente, eliminando peculiarità “futuristiche” inutili o superflue comuni in altri veicoli elettrici, Mazda ha optato per tecnologie e materiali sostenibili come il PET riciclato e il sughero. Ciò rende la Mazda MX-30 l’auto elettrica dell’utente attento al futuro.

Designer proiettati nel futuro
Anziché invitare esperti di auto a valutare la MX-30, Mazda si è rivolta a designer di prodotti di prossima generazione. Nei loro rispettivi settori, questi designer rappresentano l’incontro fra minimalismo e artigianalità, con un occhio sempre rivolto alla sostenibilità. La filosofia Kodo e, per estensione, della Mazda MX-30, è presente nei loro lavori.

La designer americana, con base a Rotterdam, Rachel Griffin è la fondatrice dello Earnest Studio. Il suo lavoro esplora i temi della modularità e della grande quantità, guidata dall’attrazione per strutture semplici e flessibili con una mentalità diretta verso i materiali. Rachel definisce il proprio approccio “minimalismo morbido”.
I design industriali di Wisse Trooster si concentrano su sostenibilità e adattabilità. Cerca di dare nuova vita a vecchi strumenti riutilizzandoli in prodotti moderni e funzionali. Insieme, Rachel e Wisse puntano l’obiettivo sulla Mazda MX-30.

Serenità nella sostenibilità
La filosofia di design Kodo di Mazda si basa su tre concetti giapponesi. Yohaku, la bellezza dello spazio vuoto; Sori, curve risolute e equilibrate; e Utsuroi, il gioco di luce e ombra. La MX-30 introduce in questo approccio la funzionalità pura. “La forma segue la funzione, la funzione segue il contesto”, afferma Rachel Griffin. “L’esperienza di utilizzo della Madza MX-30 è incentrata sulla familiarità, senza elementi inutili. Questo approccio è ideale non solo dal punto di vista della fruibilità, ma anche della sostenibilità: non dovremmo usare più di quanto abbiamo bisogno”.
L’auto contiene semplicemente tutto ciò di cui ha bisogno, senza distrazioni”, dice Wisse. “Mazda ha reso la MX-30 totalmente elettrica, impiegando una batteria compatta che ha un’autonomia di circa 200 chilometri. Questo senza farla sembrare come un qualunque altro veicolo elettrico. La MX-30 ha un aspetto robusto e ruote bellissime”. Il futurismo è escluso, i concetti contemporanei di attenzione allo scopo sono presenti. I veicoli elettrici sono qui, per chi guida oggi.
Rachel Griffin – che nelle sue realizzazioni trova l’equilibrio tra minimalismo, artigianalità e sostenibilità – aggiunge: “I materiali riciclati all’interno dell’auto sono usati in un modo ponderato e minuzioso che apprezzo moltissimo. All’esterno, le porte freestyle sono una caratteristica attraente, poiché forniscono all’auto un accesso flessibile. È concepita quasi come uno spazio da vivere, un soggiorno”.

Come diventare elettrici
I giovani sono abbastanza adattabili alle nuove tecnologie sostenibili come le auto totalmente elettriche”, spiega Wisse, un designer che pensa sempre alle esigenze di un utente finale consapevole. “È chiaro che Mazda riconosce questa adattabilità nel design della MX-30 totalmente elettrica”.

L’esperienza dell’utente non è mai qualcosa che possiamo controllare completamente, poiché le persone troveranno inevitabilmente propri modi di interagire con un prodotto”, continua Rachel. “Ma i conducenti di nuova generazione sono sempre più consapevoli del loro impatto sull’ambiente. Grazie al suo design ragionato, la MX-30 rende più accessibile questo desiderio di impatto ridotto”.

Il primo veicolo totalmente elettrico di Mazda apre una discussione più ampia su come curare i nostri stili di vita. Di certo gli automobilisti di prossima generazione sono sempre più alla ricerca di modi per rendere le loro esperienze più attente al futuro, sia attraverso comportamenti sostenibili, riducendo il tempo davanti allo schermo o collegandosi con il mondo naturale attraverso il cibo e l’esercizio fisico. “Il design ha il potere di influenzare come ci sentiamo”, spiega Rachel. In un mondo di vite curate, ogni prodotto deve legarsi a un livello più profondo: funzione, forma e sentimento.

Anche Mazda Italia si è rivolta a un gruppo di esperti sensibili alle caratteristiche della MX-30 per design e tecnologia, invitandoli a vivere un’esperienza di Long Test Drive con la MX-30 e chiedendo loro di lasciare una recensione sulla prima vettura elettrica di Mazda. I commenti degli architetti e degli ingegneri che hanno avuto l’opportunità di provare la MX-30, ne hanno evidenziato l’originalità dello stile, la cura dei dettagli e dei materiali sostenibili e il piacere di guida tipico di Mazda anche su una elettrica: www.mazda.it/mazda-mx-30-design-review/.