SOSTEGNO ALL’AUTOTRASPORTO PER NON BLOCCARE LE ATTIVITA’ LOGISTICO-DISTRIBUTIVE E FAVORIRE LA TRANSIZIONE ECOLOGICA

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Il Vicepresidente Federauto delegato al settore van e truck intende “suonare un campanello di allarme” per la grave congiuntura che il settore dell’Autotrasporto sta vivendo e per le nubi che si profilano all’orizzonte.

“Alle note criticità ormai sedimentate da anni – come la mancanza di infrastrutture, la concorrenza sleale in ambito cabotaggio, la delocalizzazione delle imprese, l’arretratezza di sistema nella digitalizzazione e dell’intermodalità – si stanno aggiungendo notevoli ed impreviste difficoltà sia di tipo operativo che nel campo degli investimenti finalizzati alla sicurezza e alla transizione energetica ed ecologica”, dichiara Massimo Artusi.

“Le aziende di Autotrasporto, pur stabilendo solide strategie di investimento per il rinnovo del parco, all’indomani della crisi-Covid stanno riscontrando importanti difficoltà di accesso alla disponibilità di veicoli commerciali di ultima generazione a causa dei crescenti ritardi di consegna e di assemblaggio, aggravati dalla crisi di offerta dei semiconduttori da parte di tutti i costruttori europei. Ma la condizione critica del comparto – continua Artusi – è dettata anche da fattori riconducibili all’operatività delle attività di autotrasporto, la più grave della quale è rappresentata dalla carenza di autisti che sta compromettendo le prospettive di evoluzione e crescita del sistema e l’efficienza stessa dei servizi”.

“A tutto questo – aggiunge Artusi – negli ultimi mesi si stanno aggiungendo tensioni dovute all’aumento del prezzo del carburante (con un prezzo medio di oltre 1,60€ litro), del GNL-Gas Naturale Liquefatto (con l’indice TTF a oltre 90€ Mw/h e il prezzo medio ormai ad oltre 1,35€ / Kg) e alla disponibilità del prodotto ADBlue”.

“Si tratta di uno scenario preoccupante per la logistica (che è un settore trainante dell’economia) del nostro Paese, che – in assenza di adeguate e tempestive contromisure – potrebbe creare le condizioni per blocchi operativi delle attività logistico-distributive, analogamente a quanto si è già verificato di recente per cause simili in UK”.

Infine Artusi ha lanciato un invito a tutte le parti interessate: “Auspico che le Associazioni della filiera nazionale della logistica e dell’automotive insieme alle Istituzioni competenti aprano il confronto per individuare soluzioni regolamentari, finanziarie e/o fiscali a sostegno del comparto dell’autotrasporto e della logistica finalizzate a non interrompere i processi tecnologici funzionali alla transizione ecologica e a garantire la tenuta stessa del sistema dell’autotrasporto, a fronte di una sovrapposizione di eventi e circostanze che ne stanno oggettivamente compromettendo operatività ed efficienza”.