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Nissan ha rilasciato un annuncio che scuote il settore automobilistico, comunicando la soppressione di 9.000 posti di lavoro a livello globale, una misura drastica per arginare le perdite e affrontare un trimestre finanziario caratterizzato da risultati ben al di sotto delle aspettative. Secondo quanto riportato da Le Journal de l’Auto, il CEO di Nissan, Makoto Uchida, ha illustrato un quadro preoccupante per il secondo trimestre 2024, segnato da una perdita netta di 9,3 miliardi di yen (circa 56 milioni di euro), un drastico calo rispetto agli utili di 49 miliardi di yen attesi dal mercato.
La crisi di Nissan avrà ripercussioni anche su Renault, con cui la casa automobilistica giapponese mantiene un’alleanza strategica: Renault ha infatti annunciato un contributo negativo di 111 milioni di euro nei propri bilanci trimestrali a causa dei risultati del partner nipponico. Il fatturato di Nissan ha subito un calo del 5% su base annua, attestandosi a 2.986 miliardi di yen (circa 18 miliardi di euro), mentre l’utile operativo è stato di 150 miliardi di yen (905 milioni di euro), circa la metà di quanto previsto dagli analisti.
Nissan rivede le previsioni e adotta misure d’urgenza
La casa automobilistica ha deciso di abbassare drasticamente le previsioni di utili operativi per l’esercizio in corso, che terminerà a marzo 2025, riducendo la stima a 150 miliardi di yen (905 milioni di euro) rispetto ai precedenti 500 miliardi. Nissan intende contenere i costi fissi di 300 miliardi di yen e quelli variabili di altri 100 miliardi, con l’obiettivo di mantenere un flusso di cassa positivo e sostenibile.
Il piano di ristrutturazione include, oltre alla riduzione della forza lavoro, una diminuzione del 20% della capacità produttiva globale. “Di fronte alla gravità della situazione, Nissan sta adottando misure urgenti per ripristinare le sue prestazioni e creare un’azienda più resiliente e adattabile”, si legge in un comunicato ufficiale.
Strategia di vendita e competizione sui mercati internazionali
Nissan ha sofferto perdite significative nei suoi mercati principali, tra cui gli Stati Uniti, dove le vendite hanno subito un calo del 2,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con solo 212.000 unità vendute. La situazione è aggravata dalla concorrenza dei produttori cinesi nel settore dei veicoli elettrici e dalle incertezze geopolitiche legate all’aumento dei dazi statunitensi, una mossa politica avanzata dall’attuale amministrazione Trump.
Anche in Cina, Nissan ha riscontrato una forte concorrenza: le vendite sono scese del 13%, totalizzando 172.000 veicoli nel trimestre. In Europa, i numeri non sono migliori, con una flessione del 5,9% che ha portato le vendite a 80.000 unità.
Cessione azionaria e prospettive
Nissan ha annunciato la vendita del 10% delle sue azioni di Mitsubishi Motors per raccogliere 68,6 miliardi di yen (circa 414,5 milioni di euro), riducendo la partecipazione al 24%. La strategia punta a recuperare liquidità per fronteggiare un periodo di forte instabilità, in un contesto economico e di mercato che impone adattamenti e flessibilità.
Come sottolineato da Le Journal de l’Auto, Nissan si trova a fronteggiare sfide strutturali importanti, con la necessità di rinnovare la propria immagine e strategie di mercato per restare competitiva. Il marchio si prepara a una ristrutturazione profonda, volta a ridefinire il proprio ruolo in un panorama automobilistico sempre più complesso e dinamico.