UNRAE, l’Associazione che rappresenta le Case estere operanti sul mercato italiano delle autovetture, dei veicoli commerciali e industriali e dei bus, sottolinea che la conversione in legge del cosiddetto “decreto rilancio” ha accolto il sistema di incentivi per il settore auto che la stessa UNRAE ha contribuito a definire in modo determinante.
L’impianto generale degli incentivi appare in linea con le esigenze di rilancio complessivo di un comparto industriale e commerciale strategico per l’economia nazionale e molto colpito dalla crisi Covid-19, che ha prodotto un calo delle immatricolazioni nei primi cinque mesi dell’anno superiore al 50%. UNRAE apprezza, in particolare, l’inclusione negli incentivi, oltre che delle auto elettriche e ibride, anche delle vetture termiche Euro 6, oggi dotate di tecnologie altamente innovative che ne abbattono in maniera sostanziale le emissioni e che, soprattutto, sono ritenute la chiave numerica essenziale per una velocizzazione del rinnovo del parco circolante.
“Con questi incentivi – ha dichiarato il Presidente di UNRAE Michele Crisci – si permette concretamente la ripresa del comparto e, con l’inserimento degli Euro 6, si contribuisce ad un processo di sostituzione di un parco auto circolante fra i più vecchi d’Europa”. Crisci ha poi riconosciuto “l’apertura al confronto e la disponibilità nell’accogliere le proposte UNRAE da parte delle istituzioni, con le quali abbiamo mantenuto un contatto continuo che, certamente, dovremo continuare e sviluppare nel futuro per affrontare le tante sfide che il mondo dell’auto deve vincere, in tutti i suoi comparti e non solo delle autovetture, dal sostegno alla domanda all’innovazione tecnologica fino ai nodi infrastrutturali”.
L’apprezzamento per questo risultato raggiunto oggi, che rappresenta un segno storico, non può però far passare in secondo piano la consapevolezza del limitato stanziamento dedicato agli incentivi, per il quale dovrà esserci un immediato rifinanziamento dei fondi. “Il merito di questa norma – conclude il presidente di UNRAE Michele Crisci – è di aver assunto come obiettivo una ripresa del settore in senso ampio, un obiettivo che però nel medio termine richiederà nuovi ed ulteriori sforzi, fiscali, tecnologici e infrastrutturali e di visione di cui UNRAE ravvisa una forte urgenza e che, per quanto di nostra competenza, ci vede fin da ora disponibili al confronto e alle proposte concrete”.