Automobili Lamborghini e le rappresentanze sindacali, assistite dalla FIOM-CGIL e dalla FIM-CISL di Bologna, hanno sottoscritto un accordo in materia di somministrazione, che ne estende l’utilizzo fino a 24 mesi. Si è voluto così innovare la disciplina aziendale avvalendosi dei margini di manovra previsti dal c.d. “Decreto dignità”.
L’accordo disciplina le modalità di superamento del limite dei 12 mesi di contratto senza la necessità di ricorrere a causali, per consentire ai lavoratori – che saranno a questo scopo assunti a tempo indeterminato dalle agenzie per il lavoro – una maggiore permanenza in Azienda. Inoltre, al termine della somministrazione in Lamborghini, l’accordo consente agli stessi lavoratori di beneficiare di maggiori possibilità di ricollocamento, oltre ad avvalersi degli istituti previsti dal contratto collettivo di tale categoria.
L’accordo conferma, inoltre, l’impegno dell’Azienda ad erogare piani formativi dedicati ai lavoratori somministrati e a riconoscere un significativo contributo economico al lavoratore alla scadenza del contratto di somministrazione (introdotto nel 2012 e denominato indennità di mancata conferma).
Continua in maniera positiva il trend di crescita occupazionale: la Casa di Sant’Agata Bolognese ha completato il piano di 150 assunzioni inizialmente concordato entro aprile 2019, con un anticipo di ben quattro mesi sul piano originario. Dei 150 nuovi ingressi, tutti a tempo indeterminato, 100 riguardano personale diretto, assegnato a mansioni all’interno degli stabilimenti di produzione. Questa accelerazione è stata spinta dall’andamento positivo del terzo modello, il Super SUV Urus, che aveva già consentito l’assunzione di ben 500 risorse negli anni precedenti.
Umberto Tossini, Chief Human Capital Officer, commenta: “Con questo accordo Lamborghini si dimostra nuovamente tempestiva nell’affrontare con le parti sociali i cambiamenti del sistema normativo e nel trovare soluzioni che vadano incontro alle esigenze dell’Azienda, ma anche delle lavoratrici e dei lavoratori”.
Per le organizzazioni sindacali FIOM e FIM, rappresentate rispettivamente da Michele Bulgarelli e Roberta Castronuovo: “Questo accordo conferma che con la contrattazione si possono sempre migliorare le condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori ed evitare che i problemi vengano scaricati sulle figure più deboli, in questo caso i lavoratori somministrati, ex “interinali”. Questo accordo segna un percorso giusto, collocandosi in continuità con la contrattazione di eccellenza in Automobili Lamborghini, che può diventare best practice per il territorio e per la categoria.”
Per la RSU Aziendale interviene Alberto Cocchi: “Il sistema che è stato costruito negli anni recenti dai contratti aziendali che si sono susseguiti (2012, 2015, 2018) viene ulteriormente rafforzato da questo accordo. Si è voluto valorizzare l’esperienza formativa con la previsione di quattro settimane di formazione in aula e on the job per i lavoratori somministrati e con la conseguente certificazione delle competenze acquisite. E’ un accordo che eccelle anche nella tutela dei diritti e del salario, non solo per la parità di trattamento anche in materia di premi di risultato, ma anche per la tutela salariale che si estende oltre la conclusione del periodo in Automobili Lamborghini.”