Al 10°Tuscan Rewind la lotta ” tricolore” sarà per quattro: Basso, Campedelli, Crugnola e Rossetti

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Manca poco più di una settimana, alla chiusura delle iscrizioni del 10° TUSCAN REWIND, l’ultima prova del Campionato Italiano Rally (CIR), dal 21 al 23 novembre con partenza ed arrivo a Montalcino, e la “febbre” tende a salire. Fissata a mercoledì 13 novembre, la data utile per inviare le adesioni alla competizione, e già tanta  è l’attesa per l’ultima prova tricolore stagionale che proprio nelle campagne senesi, ricche di ricordi “mondiali”, assegnerà il titolo, che già appassionati ed addetti ai lavori si producono in pronostici, fantasticano su chi potrà essere sopra il podio finale sia della gara che del Campionato. Su chi anche, da “outsider”, potrà sparigliare le carte in tavola, muovere da una parte o dall’altra gli equilibri.

Il “Tuscan”, organizzato da Eventstyle, non sarà un solo rally, ma ben quattro competizioni in un solo evento. E’ sempre più atteso, dall’intero movimento del rallismo italiano grazie ad un percorso che in tanti ricordano essere lo scenario inimitabile di pagine importanti di storia sportiva ed inoltre sarà epilogo anche del “tricolore terra” (CIRT) e del “Trofeo Terra Rally Storici” (TTRS), oltre a prevedere una competizione di “regolarità sport”.

LE “INTRICATE” VICENDE “TRICOLORI”

Si parte dalla gara precedente, il Rally 2 Valli” di Verona: Andrea Crugnola vince nella città scaligera e spariglia le carte nella corsa al tricolore. Ben 4 piloti si giocheranno quindi il titolo sulla magica terra senese del Tuscan Rewind. Il responso del Rally 2 Valli ha lasciato dunque tutto apertissimo: la situazione di classifica si è fatta ancora più incerta, corta anzi, cortissima, con i primi quattro, scarti attuali compresi, racchiusi in meno di 10 punti.

L’unica certezza della vigilia è il fatto che i pretendenti al titolo sono soltanto quattro: nell’rdone di classifica Giandomenico Basso, Simone Campdelli, Andrea Crugnola, Luca Rossetti. Poi c’è il coefficiente maggiorato del Tuscan, due scarti ed ai fini della compilazione della classifica per il titolo assoluto piloti, nessuno sarà trasparente.

La possibilità che qualsiasi equipaggio non iscritto al CIR che giungerà nei primi dieci sottrarrà punti agli iscritti CIR, rende i calcoli previsionali decisamente difficili. Un finale dunque appassionante, quasi . . . “thrilling”.

Il leader, Giandomenico Basso (84,50 punti), 49 anni trevigiano da Cavaso del Tomba, già Campione italiano nel 2007 e 2016, nonchè Campione europeo nel 2006 e 2009, si aggiudica il titolo se: vince la gara oppure se  arriva secondo ma non vince Simone Campedelli. Quest’ultimo (68,75 punti), romagnolo di 33 anni, già Campione su Terra nel 2007, può fare suo il titolo se pure lui vince la gara oppure se arriva secondo ma non vincono né Basso, né Andrea Crugnola. Il terzo della lista è proprio il 30enne varesino (67,25 punti) “tricolore” Junior nel 2013 e Campione Italiano Rally Asfalto 2018 e 2019. Il driver di Calcinate del Pesce incamera il titolo se vince il Tuscan ma Basso non arriva secondo, oppure arriva secondo ma Basso e Campedelli vanno oltre il terzo posto e Luca Rossetti non vince. L’ultimo della lista è proprio lui, “Rox”, pilota ufficiale Citroen, con 65,50 punti. Friulano di Pordenone, 43 anni, tre volte Campione Europeo (2008, 2010 e 2011), Campione Italiano nel 2008 ed anche Campione turco nel 2012, vince il titolo se: primeggia in gara ma Basso e Campedelli non arrivano secondi.

Riflettori puntati poi anche sul Campionato Italiano Junior termina anch’esso al Tuscan e in lotta ci sono il siciliano Marco Pollara (60,75 punti) ed il molisano Giuseppe Testa (54,25 punti). Anche in questo caso il punteggio di gara sarà moltiplicato per 1,5 e si dovranno scartare i due peggiori risultati.

Lotta sul filo di lana anche per il Campionato Costruttori, con Ford al comando con 7,25 punti in più di Citroen.

Stessa situazione nel Campionato Costruttori 2 ruote motrici con solamente 3,5 punti che dividono Peugeot da Ford, a vantaggio della casa francese. Nei due campionati costruttori valgono tutti i risultati acquisiti, con coefficiente di 1,5 per la gara senese.

 STATISTICHE PRIMA DELL’ATTO FINALE

Prove Speciali vinte: 39 Crugnola, 23 Campedelli, 15 Rossetti
Prove Speciali vinte vetture: 37 Skoda, 23 Fiesta, 21 Polo e 15 Citroen
Partenti: 56 di media ad ogni gara
Modello più presente: Peugeot 208 r2b (82), Skoda Fabia R5 (70), Suzuki Swift R1 (57)
Classe più presente: Classe R2b con 133 presenze, classe R5 (118), classe R1 (62).

IL PERCORSO

Il tracciato di gara è stato disegnato su 280,720 chilometri, dei quali 120,390 di Prove Speciali, otto totali, due da ripetere due volte, una per tre volte (la più lunga del rally), oltre alla “Superprova” che aprirà la contesa venerdì 22 novembre a metà pomeriggio (ore 15,05), dopo la partenza prevista da Montalcino-Piazza del Popolo alle 14,30. Le restanti sette “piesse” saranno disputate sabato 23 novembre, con uscita dal riordinamento notturno di Montalcino alle 7,01 e bandiera a scacchi che sventolerà sempre in Piazza del Popolo a Montalcino dalle ore 16,00.

Il parco di assistenza sarà a Buonconvento (dove sarà ubicato anche il refuelling di carburante), i riordinamenti in totale sono tre: quello notturno tra i due giorni di gara è previsto a Buonconvento, gli altri due a Caparzo.

IL TRACCIATO “HISTORIC” E’ PIU’ CORTO

Il tracciato di gara DEL TROFEO TERRA RALLY STORICI è stato disegnato più corto di quello riservato alle “moderne”: 186 chilometri, dei quali 75 di Prove Speciali, cinque totali, tre da ripetere una volta, una per due volte (la più lunga

del rally), oltre alla “Superprova”.  Il parco di assistenza sarà a Buonconvento (previsto anche il refuelling di carburante), i riordinamenti in totale sono due: quello notturno tra i due giorni di gara previsto a Buonconvento, l’altro a Poggio Landi.