Anche il secondo round della Race at Home Challenge non ha particolarmente sorriso alla DS Techeetah

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Come già era successo ad Hong Kong la scorsa settimana, anche a Jersey City la DS Techeetah ha faticato e non poco. Jean-Eric Vergne non è riuscito ad andare oltre la nona piazza nonostante alcune avvincenti battaglie specialmente nelle tornate conclusive con la Panasonic Jaguar di James Calado giuntogli appena davanti. Mentre ancora peggio è andata ad Antonio Felix da Costa, praticamente invisibile. Ventunesimo nella classifica finale, il portoghese è stato tra i primi ad essere eliminato.

A vincere invece è stato l’ormai solito Maximilian Günther su BMW Andretti, il più abile al volante del simulatore. Sul podio con lui la Virgin di Robin Frijns, staccata di ben 7”748, e la Dragon di Nico Müller. Quarta la Porsche di Neel Jani, a precedere la Mercedes del poleman Stoffel Vandoorne, nuovamente incapace di sfruttare la posizione di partenza. In questo caso il belga è stato rallentato da un incidente alla curva 1 allo start.

Buon sesto Oliver Turvey su NIO, bravo ad avere la meglio sulla Mercedes di Nyck De Vries dopo aver fatto a ruotate.  Decimo posto per la Mahindra di Pascal Wehrlein, penalizzato sul finale da un contatto con JEV.

Undicesima la Nissan eDams di Sébastien Buemi malgrado un volo spettacolare, quindi la Mahindra di Jerome d’Ambrosio.

Tredicesimo e ultimo ad essere stato estromesso Lucas di Grassi su Audi, poi  Alexander Sims su BMW Andretti, Oliver Rowland su Nissan eDams, a lungo in zona top 3 e un combattivo Edoardo Mortara su Venturi.

Alle spalle dell’elvetico André Lotterer su Porsche, nel gruppo di testa almeno nelle fasi iniziali, a precedere Mitch Evans su Panasonic Jaguar, out dopo appena sei giri a seguito di un contatto con il compagno di squadra, Sam Bird su Virgin, al debutto nella serie virtual, e  Felipe Massa su Venturi, vittima di un botto clamoroso.

Fanalini di coda la NIO di Ma Qing Hua e l’Audi di Daniel Abt.