Audi City Lab, il laboratorio di idee dei quattro anelli in via della Spiga 26, nell’edizione 2021 anima Milano con attività e progetti ad hoc durante tutto il mese di settembre, coprendo per la prima volta Milano Design Week, MiArt, Art Week e Fashion Week.
In occasione della mostra Albert Watson: ‘’TWELVE” – a glimpse into the progressive vision of one of the most preeminent photographers of all time’ che si tiene negli spazi dell’hub dei quattro anelli fino al 27 settembre, Anna Wintour, Global Editorial Director and U.S. Editor-in-Chief Vogue and Chief Content Officer Condé Nast, ha incontrato il fotografo scozzese presente al vernissage.
Assieme ad Anna Wintour, Albert Watson ha illustrato il suo percorso artistico scandito dai ritratti di David Bowie e Steve Jobs, dagli scatti beauty di Kate Moss, passando per le interpretazioni artistiche di Andy Warhol e Mick Jagger.
La mostra Albert Watson: TWELVE, in collaborazione con il Photo Vogue Festival, comprende infatti 12 capolavori iconici che rappresentano la sintesi della vasta e diversificata produzione del fotografo scozzese.
Un incontro tra Anna Wintour e Albert Watson all’insegna della creatività visionaria di due personaggi icona che con le immagini hanno emozionato, e continuano ad emozionare, pubblico e lettori.
Al termine, Audi City Lab ha ospitato il confronto fra fotografia e cinema, grazie alla presenza di Luca Guadagnino negli spazi di via della Spiga. Ne è nato un racconto di luci e immagini, per capire come l’innovazione, il progresso e la digitalizzazione stanno influendo sulle nostre vite e di conseguenza sulle opere di chi racconta la realtà.
Assieme hanno ripercorso le loro intense carriere professionali, evidenziando come l’arte nelle sue diverse forme si sia evoluta, modificando il linguaggio espressivo e il modo di raccontare storie e realtà. Entrambi i personaggi, tramite le loro opere infatti hanno cercato di dare forma a visioni ed intuizioni, fissandole in immagini che si sono impresse nella nostra memoria.
Entrambi ritrattisti del nostro tempo, grazie alla loro visione danno voce al futuro e lo fondono con il presente nelle loro opere.