Artigenio entra nella fase finale, le idee stanno per diventare realtà

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Alberto Gariboldi, Francesca Colonia e Sara Vignoli sono i tre finalisti di Artigenio, il contest lanciato lo scorso mese di novembre da Confartigianato e Mercedes-Benz Vans, che ha chiamato a raccolta i makers 2.0. Dopo una lunga selezione, tra le oltre 500 adesioni inviate e 80 progetti caricati sul portale, la giuria di Artigenio ha selezionato le tre idee che si contenderanno il sostegno economico di 10.000 euro previsto per il vincitore. Per un mese a partire dal 21 marzo i tre progetti finalisti saranno presentati su artigenio.net e potranno essere votati dalla community web influenzando così la scelta finale dei giudici. In occasione dell’annuncio della short list, una giuria composta da giornalisti della stampa specializzata ha assegnato a Francesca Mavilla con il progetto ‘Arteciclo’ la ‘menzione comunicazione’, uno speciale riconoscimento per l’idea più notiziabile.

 

Alberto Gariboldi, Francesca Colonia e Sara Vignoli sono i tre makers 2.0 che concorrono alla fase finale di Artigenio, il contest promosso da Mercedes-Benz Vans in partnership con Confartigianato, la più grande rete europea di rappresentanza ed erogazione di servizi all’artigianato e alle piccole imprese. Dal 21 marzo al 21 aprile, il popolo della rete avrà la possibilità di votare su artigenio.net il progetto preferito, influenzando la scelta finale dei giudici. Il vincitore finale sarà premiato con un sostegno economico di 10.000 euro e sarà promosso attraverso i canali ufficiali di Mercedes-Benz.‎

 

 

Di seguito i tre progetti finalisti:

Alberto Gariboldi – progetto ‘Coltello rototraslante’: un innovativo sistema per l’apertura, la chiusura ed il blocco per coltelli ed utensili serramanico. Questo meccanismo consente di installare, su un coltello od altro utensile serramanico, una lama più lunga (fino al 150%) del manico stesso e, allo stesso tempo, ne rende possibile una totale copertura in chiusura. Il sistema a quattro centri aumenta la resistenza alle forze longitudinali e torsive a cui è generalmente sottoposto un coltello chiudibile. Il modello è dotato di una posizione di blocco intermedia che ne permette, inoltre, un utilizzo alternativo, come gancio, rampino o piccozza.

 

Francesca Colonia – progetto ‘Nuovi Alfabeti’: il progetto nasce dall’esigenza di completare alcuni alfabeti d’epoca al momento disponibili presso l’Associazione Culturale Betterpress che si occupa di stampa a caratteri mobili e del recupero di strumenti, macchinari e abilità della tradizione tipografica per una sua reinterpretazione nell’ambito della comunicazione visiva. Gli alfabeti sono in alcuni casi mancanti di alcune lettere, poco assortiti o troppo danneggiati per essere utilizzati e, spesso, non ne esiste una versione digitale. Lo studio delle linee delle lettere originali consente di ridisegnare i tratti di quelle mancanti, progettarle digitalmente e realizzarle con un macchinario da taglio e incisione laser. ‘Nuovi Alfabeti’ vuole anche creare una nuova font, un nuovo alfabeto di caratteri disegnato e progettato oggi, realizzato con la moderna tecnologia di una lasercut e stampato infine con macchinari manuali della tradizione tipografica.

Sara Vignoli – progetto ‘Elements of nature’: l’idea nasce dalla volontà di portare la natura nei contesti urbanizzati, partendo dall’immagine delle piante che crescono sulle rocce, e arrivando allo studio di una struttura modulare composta da due romboedri, componibili in sette moduli diversi. Utilizzando questi moduli è possibile realizzare delle pareti verdi, sia di separazione per ambienti interni, sia per esterni di rivestimento o come giardini verticali. I vari moduli contengono 3 tipologie di romboedri: quelli ottusi, pieni o bucati, nei quali vengono inserite le piante e quelli acuti, nei quali si possono inserire dei led alimentati ad energia solare. A seconda del numero dei moduli utilizzati e alla loro disposizione, è possibile realizzare pareti con infinite combinazioni. Utilizzando solo un modulo di ogni tipo, quindi 7 pezzi, si ottiene l’elemento d’arredo, componibile e modificabile in qualunque momento, aggiungendo moduli o cambiando la disposizione. Il progetto si colloca nell’ambito del design sostenibile: i materiali utilizzati sono riciclati o biodegradabili e gli elementi che compongono il prototipo sono realizzati utilizzando una stampante 3d con un filamento, l’acido polilattico, ottenuto dall’amido di mais. Il packaging è in carta riciclata contenente i semi, da inserire nei dischetti di torba, per la coltivazione delle piante all’interno dei moduli.

In occasione della proclamazione dei tre finalisti, una giuria composta dalla stampa specializzata ha assegnato a Francesca Mavilla la ‘menzione comunicazione’ per il progetto ‘Arteciclo’. Lo speciale riconoscimento premia l’idea più notiziabile: il progetto riguarda la realizzazione di esemplari unici di biciclette attraverso l’assemblaggio personalizzato ed il restauro creativo di cicli usati.

La partnership con Confartigianato è una nuova conferma dell’impegno di Mercedes-Benz Italia ad andare oltre la vocazione commerciale, con iniziative concrete sul territorio.‎ Mercedes-Benz crede nel valore dell’industria italiana e nel patrimonio culturale e di ingegno che fa dell’Italia un punto di riferimento mondiale in tanti settori, dall’abbigliamento al design, dalle calzature all’arredamento. Non a caso proprio in Italia, sulle rive del lago di Como, ha sede uno dei cinque design center, che ha il compito di disegnare gli interni di tutte le Mercedes.

 

Un legame sottolineato ancora una volta oggi dalla partnership tra Mercedes-Benz Vans e Confartigianato che ha dato vita al progetto ‘Artigenio’. Un vero e proprio bando attraverso il quale Mercedes-Benz Vans investe sul talento dei makers, offrendo l’opportunità di dare forma alle proprie idee. La naturale evoluzione dell’artigiano in imprenditore passa dunque per l’innovazione, che in Mercedes-Benz Vans si traduce in prodotti sempre più sicuri ed efficienti, in grado di rispondere alle esigenze dei più diversi impieghi professionali. Dal Citan, il city van ideale per la distribuzione leggera nelle aree urbane, allo Sprinter che è da 20 anni il punto di riferimento per i veicoli commerciali con peso complessivo intorno alle 3,5 t, passando per Vito, campione di versatilità della gamma Mercedes-Benz Vans, disponibile anche con la trazione integrale, fondamentale su strade ghiacciate ed innevate oltre che nei cantieri e sulle strade non asfaltate.