Audi, l’orizzonte carbon neutral del Brand protagonista del Greentech Festival di Berlino

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Audi è socio fondatore del Greentech Festival di Berlino, manifestazione volta a promuovere soluzioni avanguardistiche a favore della sostenibilità. La Casa dei quattro anelli, che si pone quali obiettivi a lungo termine una mobilità totalmente sostenibile e un bilancio carbon neutral di tutte le attività del Brand entro il 2050, presenterà le iniziative e innovazioni alla base della decarbonizzazione del Marchio. Audi mira a ridurre radicalmente la carbon footprint dell’intera filiera produttiva. Il Festival farà da palcoscenico ad Audi Q4 Sportback e-tron, concept che anticipa il secondo modello elettrico compatto Audi, e alle collaborazioni strategiche con le startup Climeworks e Nunam, testimonianza dell’impegno dell’Azienda nel raggiungimento degli obiettivi stabiliti all’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici.

 

Il Greentech Festival, giunto alla seconda edizione, avrà luogo a Berlino e si terrà per la prima volta in modalità ibrida – in presenza e da remoto – nel rispetto delle norme di distanziamento vigenti. La conferenza, strutturata su due giornate (17-18 settembre), prevede molteplici gruppi di lavoro e sessioni di approfondimento dedicate agli spettatori online. Verranno svelati e analizzati iniziative e progetti volti a favorire la sostenibilità. Registrandosi mediante il portale www.greentechfestival.com, il pubblico potrà partecipare attivamente mediante web. Il gruppo “Mobility” (17 settembre, ore 13.00-13.20) vede la partecipazione di Henrik Wenders – Senior Vice President di Audi AG, responsabile della strategia del Marchio e delle relazioni con i Clienti – che insieme ai rappresentanti del Boston Consulting Group e di Hyundai Motor Europe analizzerà le strade da percorrere per un’industria più sostenibile. In qualità di socio fondatore del Greentech Festival, nella serata di venerdì 18 settembre Audi presenterà il “Lifetime Achievement Award”: riconoscimento che premia le idee e le innovazioni all’avanguardia per contrastare i cambiamenti climatici.

 

Elettrificazione della gamma: Audi Q4 Sportback e-tron concept

Audi Q4 Sportback e-tron concept, in anteprima al Greentech Festival di Berlino, anticipa il secondo modello elettrico compatto Audi sviluppato sulla base della piattaforma modulare elettrica (MEB) del Gruppo Volkswagen. Variante coupé del SUV a zero emissioni Audi Q4 e-tron concept, è attesa al debutto nella versione di serie nel corso del 2021. Sarà il settimo modello totalmente elettrico Audi. Al look muscolare e al dinamismo che contraddistinguono i SUV coupé dei quattro anelli, Audi Q4 Sportback e-tron concept abbina soluzioni tecniche volte a massimizzare l’efficienza e l’autonomia quali la ridotta resistenza aerodinamica (il CX è pari a 0,26) e la raffinata strategia di recupero dell’energia, cui si affiancano sia l’innovativo sistema di gestione termica del powertrain e degli accumulatori sia la pompa di calore a CO2.

 

La batteria ad alta tensione, collocata tra gli assali in corrispondenza del sottoscocca, ha una capacità di 82 kWh. L’autonomia di oltre 450 chilometri (secondo il ciclo combinato WLTP) definisce nuovi standard per la categoria. Le varianti caratterizzate dalla sola trazione posteriore possono contare su percorrenze ancor più generose: oltre 500 km WLTP a ogni ricarica completa. La piattaforma modulare elettrica MEB porta in dote un’ampia gamma di powertrain e livelli di potenza. La versione Performance è caratterizzata, nello specifico, da un motore a zero emissioni in corrispondenza di ciascun assale. Una soluzione che costituisce la base tecnica per l’operare della trazione integrale quattro elettrica. Non esiste collegamento meccanico tra gli assali; l’elettronica garantisce la ripartizione ottimale della coppia in poche frazioni di secondo. Il nuovo SUV coupé elettrico è così in grado di assicurare un’elevata motricità su ogni fondo stradale e con ogni condizione meteorologica.

 

Decarbonizzazione della filiera produttiva: il programma Audi CO2

La progressiva elettrificazione della gamma Audi comporta che gran parte delle emissioni di CO2 non siano più imputabili ai sistemi di scarico delle vetture, bensì alla filiera e ai processi produttivi. La produzione di batterie ad alta tensione, in particolare, richiede un elevato impiego d’energia. In collaborazione con i propri fornitori, dal 2018 la Casa dei quattro anelli sviluppa una serie di misure volte a ridurre le emissioni complessive di CO2. Il Programma si concentra sui materiali ad alto consumo energetico quali l’alluminio, l’acciaio e i componenti degli accumulatori. Grazie a molteplici workshop con i fornitori, Audi ha sviluppato oltre cinquanta misure in grado di ridurre le emissioni di CO2 di 1,2 tonnellate per ciascuna vettura. Un elevato potenziale per il rafforzamento della sostenibilità della supply chain è legato al ciclo di vita chiuso delle materie prime e dei materiali secondari, al ricorso al riciclo dei derivati della plastica e all’utilizzo d’energia rinnovabile.

 

Per gli ordinativi futuri, Audi intende concordare con i fornitori le soluzioni necessarie alla concretizzazione di questo potenziale, così che i processi d’attuazione divengano pienamente efficaci entro il 2025. Come primo passo, Audi si sta concentrando sull’alluminio, in quanto la produzione della lega leggera richiede un elevato impiego d’energia. La Casa dei quattro anelli ha introdotto diverse innovazioni per progredire in questo campo. Dal 2017, ad esempio, è stato implementato nello stabilimento di Neckarsulm il “ciclo chiuso” dell’alluminio. Gli scarti delle lavorazioni alla pressa tornano direttamente al fornitore, che li rilavora. Successivamente, Audi utilizza i lamierati in lega leggera così realizzati. Nel 2018, grazie a questa soluzione sostenibile, la Casa dei quattro anelli ha evitato l’immissione in atmosfera di circa 90.000 tonnellate di CO2. In futuro, Audi estenderà l’Aluminium Closed Loop ad altri siti produttivi. Nell’ottica di un utilizzo razionale e sostenibile delle risorse, Audi sta valutando la possibilità di ricorrere maggiormente a componenti in alluminio secondario (riciclato). In aggiunta, l’Azienda sta sensibilizzando i propri fornitori diretti perché attingano esclusivamente alle fonti rinnovabili anche qualora agiscano da subfornitori.

 

Bilancio carbon neutral di tutte le attività del Brand, Audi Mission:Zero

Audi e il Gruppo Volkswagen sono tra i primi costruttori ad aderire all’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici. Entro il 2025, la Casa dei quattro anelli ridurrà del 30% – rispetto al 2015 – le emissioni di CO2 nell’intero ciclo di vita delle proprie vetture, mirando nel lungo termine a una mobilità totalmente sostenibile e a un bilancio carbon neutral di tutte le attività del Brand entro il 2050. Il programma Mission:Zero è il fulcro delle misure volte a ridurre la carbon footprint dell’Azienda. Misure che si basano sull’impiego efficiente dell’acqua e delle risorse, sulla tutela della biodiversità e sulla decarbonizzazione tanto dei processi quanto della filiera produttiva.

 

Oltre che sui fornitori, Audi si concentra sugli stabilimenti. Per raggiungere gli obiettivi prefissati entro il 2025, tutti i siti produttivi Audi dovranno virare verso una gestione carbon neutral. Pioniere a tal proposito è lo stabilimento di Bruxelles. L’impianto belga, dove dal 2018 viene realizzata Audi e-tron, è il primo sito al mondo con certificazione carbon neutral nel segmento Premium. Il sito utilizza energie rinnovabili (al 95%) o ricorre alla compensazione tramite progetti ambientali (al 5%) per le attività produttive e per la riduzione delle emissioni. L’azienda evita così d’immettere nell’atmosfera circa 40mila tonnellate di CO2 all’anno. Il prossimo passo della strategia Audi consiste nella conversione carbon neutral, entro la fine del 2020, dell’impianto ungherese di Győr.

 

Trasformazione della CO2 in roccia: la collaborazione con Climeworks

L’azienda svizzera Climeworks sta realizzando in Islanda il più grande impianto al mondo di cattura e stoccaggio dell’anidride carbonica, così da trasformare la CO2 in roccia. Audi è partner della startup ecologica di Zurigo e con questo progetto si fa promotrice di una tecnologia futuristica. L’impianto estrarrà ogni anno 4.000 tonnellate di CO2 dall’atmosfera e le stoccherà, mineralizzandole, nel sottosuolo. 1.000 di queste tonnellate saranno smaltite per conto di Audi.

 

Seconda vita alle batterie: Audi Environmental Foundation

La startup Nunam acquista batterie esauste per laptop dai commercianti di rottami dello stato indiano del Karnataka e dona agli accumulatori una seconda vita destinandoli a sistemi di stoccaggio dell’energia stazionari, in grado di alimentare utenze a basso consumo quali smartphone, climatizzatori e lampade domestiche. Un’esperienza che conferma come le vecchie batterie conservino una capacità residua media di circa due terzi della capienza originaria. Nunam collabora con Audi Environmental Foundation nella progettazione di sistemi di stoccaggio e, in senso più ampio, di riutilizzo degli accumulatori.