Con un modello econometrico sviluppato ad hoc, per fondere i driver economici con quelli di settore, il Centro Studi UNRAE ha fornito alle Aziende auto associate l’Osservatorio Previsioni & Mercato contenente le previsioni di medio periodo sulle immatricolazioni del mercato italiano dei prossimi tre anni e un outlook verso i prossimi 7 anni.
Sostenuto dalla ripresa dei consumi, dal ruolo del noleggio e dalle poderose azioni commerciali delle Case con le proprie Reti distributive, il mercato delle autovetture nel 2015 è atteso raggiungere circa 1.535.000 unità vendute, in crescita del 12,8%, con quasi 175.000 auto in più di quanto immatricolato lo scorso anno. Il recupero del mercato dovrebbe, pertanto, accelerare l’inversione di tendenza dello scorso anno, portando quindi le vendite a superare la soglia di 1,5 milioni, allineandosi ai valori del 1980.
Il biennio 2015-2016 evidenzierà per l’economia italiana un percorso di crescita moderata, mentre negli anni successivi lo sviluppo dovrebbe procedere con maggiore regolarità, accompagnato anche da un lieve calo della disoccupazione. Complice l’esigenza imprescindibile di rinnovo del parco circolante, il 2016 dovrebbe raggiungere le 1.640.000 vetture immatricolate, in crescita del 6,9% rispetto all’anno precedente. Nel 2017 il mercato dovrebbe poi recuperare circa 80.000 unità per raggiungere le 1.720.000 vendite, in progressione del 4,9%. Solo nel 2018 le immatricolazioni di autovetture dovrebbero arrivare a sfiorare la soglia di 1,8 milioni di unità, esattamente 1.790.000 (+4,1%). Gli incrementi dei successivi anni sono previsti in ridimensionamento, per i tassi di crescita della nostra economia che resteranno bassi e il progressivo invecchiamento della popolazione. Questo ritmo di crescita non consentirà al parco circolante un ringiovanimento sufficiente e con 9,5 anni di età media resterà tra i più vecchi in Europa.
“Interessanti i risultati dell’Osservatorio Previsioni & Mercato dell’UNRAE – ha detto Massimo Nordio, Presidente dell’Associazione delle Case automobilistiche estere – che confermano quella che ormai è una certezza: senza interventi strategici e strutturali di politiche di rinnovo dell’anziano parco circolante in Italia, non potremo risolvere i problemi di sicurezza, di costo sociale e di ambiente che ci portiamo dietro. Assistiamo ad una sostituzione troppo lenta del parco e non è ulteriormente sostenibile che le relative politiche siano delegate alla responsabilità delle Case con le loro Reti”. “E’ fondamentale – conclude Nordio – che lo Stato programmi per la prossima Legge di Stabilità interventi a sostegno delle famiglie per stimolare il rinnovo del parco anziano e sfrutti l’opportunità delle auto aziendali per aiutare fiscalmente il comparto ad alleggerire i propri costi di gestione e guadagnare competitività”.