Settore automotive: solo nel nostro Paese, sono 5700 imprese coinvolte nell’intera filiera e 1,2 milioni i lavoratori, per un mercato che complessivamente rappresenta il 6% del Pil nazionale. Sono questi i dati forniti da Confindustria in occasione della riunione del Tavolo Automotive, promosso dal MISE, in cui tutti gli attori in gioco – associazioni, aziende, sindacati e Università – hanno dato il via a un importante confronto sul tema innovazione, con lo scopo di dare impulso a una politica industriale che metta in primo piano le tecnologie 4.0 come volano per un rilancio del comparto.
Un tavolo necessario: oggi più che mai, in Italia, il comparto si trova davanti a un bivio, innovare o soccombere.
Automotive non significa solo produzione. Si tratta di un settore molto complesso, che comprende una fitta rete di attori diversi: imprese coinvolte nella produzione di autoveicoli – come le aziende che producono macchine utensili e le materie prime (plastiche, coloranti, prodotti chimici, vernici, tessuti, ecc.), imprese più strettamente produttive, fino ad arrivare alle realtà che si occupano di imballaggi e di trasporto fino alle molteplici realtà che erogano servizi legati agli autoveicoli.
“Lo sviluppo di tecnologie innovative riveste un’importanza fondamentale per la crescita e per la competitività di ogni settore economico, in particolare l’automotive rappresenta per l’Italia un asse strategico che svolge un ruolo determinante”, sottolinea Massimo Missaglia, Amministratore Delegato di SB Italia, società specializzata in soluzioni IT per la gestione, l’integrazione e la digitalizzazione dei processi aziendali. “Se è vero che la digitalizzazione deiprocessi rappresenta ormai un passo obbligato per qualsiasi realtà produttiva, in particolare per l’automotive la sfida a livello produttivo sarà quella di avviare una nuova fase della robotica, con una digitalizzazione sempre più spinta dei processi produttivi, logistici e gestionali di tutti gli attori coinvolti. Ma il tema non si limita alla produzione in senso stretto: per fare un esempio, la grande quantità di documenti – che viene prodotta nei reparti produttivi e che deve poter essere disponibile alle molteplici figure in modo pressoché istantaneo – rende indispensabile l’ottimizzazione dei flussi comunicativi. L’efficienza di tutta la catena può essere inoltre radicalmente migliorata grazie all’integrazione di questi documenti digitali con i sistemi ERP e all’automatizzazione dei workflow in ogni settore della azienda. Investire in innovazione è l’unica strada possibile. Ottimizzare i flussi significa efficienza, competitività e crescita del fatturato”.
SB ITALIA
SB Italia progetta, realizza e gestisce soluzioni IT per accompagnare le aziende nei progetti di Digital Transformation. Il fatturato di gruppo nel 2018 ha raggiunto i 30 milioni di euro e ha un team di oltre 200 professionisti.
SB Italia è un system integrator a valore, caratterizzato dall’avere al suo interno le principali competenze necessarie per il disegno e la delivery dei progetti oltre a un team di sviluppo che lavora su soluzioni applicative diventate un riferimento sul mercato, sia in ambito ECM, Document Management e Workflow, che BI & Analytics, ERP e sistemi informativi.
Partner dei principali vendor di tecnologia, ha approfondite conoscenze nelle tecnologie più innovative oltre che forti competenze e grande esperienza sui processi, grazie ai tanti progetti realizzati, in tanti settori, con aziende di ogni dimensione.