La Fondazione Giorgio Cini, sull’Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia, ospiterà fino al 31 gennaio 2022 “Ghiribizzi”, la mostra interamente dedicata ai disegni di Gillo Dorfles, a cura di Aldo Colonetti e Luigi Sansone, realizzata in collaborazione con Associazione Culturale Gillo Dorfles e con il contributo di BMW Italia.
La partnership di BMW Italia con la Fondazione Giorgio Cini arriva in un anno molto particolare per il BMW Group, che proprio nel 2021 celebra 50 anni di impegno culturale in tutto il mondo. Una storia che ha inizio nel 1971, quando tre dipinti di grandi dimensioni furono commissionati al grande pittore tedesco Gerhard Richter. Oggi il Gruppo bavarese conta un centinaio di iniziative culturali a lungo termine nel campo dell’arte moderna e contemporanea, della musica, dell’architettura e del design.
L’Italia da sempre rappresenta un’eccellenza in questo senso e BMW Italia gioca un ruolo da protagonista da molti anni attraverso partnership e collaborazioni di altissimo profilo quali, solo per fare alcuni esempi, il Teatro alla Scala di Milano, il Teatro dell’Opera di Roma e La Milanesiana.
Massimiliano Di Silvestre, Presidente e Amministratore Delegato di BMW Italia, ha dichiarato: “Per noi essere partner di questa mostra di disegni di Gillo Dorfles, organizzata dalla Fondazione Cini di Venezia, è un modo di rendere omaggio a questo grande maestro che ci ha accompagnato per oltre un decennio, aiutandoci ad essere sempre un passo avanti. Gillo Dorfles ha infatti rappresentato per noi di BMW Italia una guida, un maestro, una vera e propria icona capace di guidarci e ispirarci. Abbiamo lavorato insieme ideando, insieme, progetti e percorsi per il brand MINI che anticiparono di molto tematiche di grande rilevanza oggi come la personalizzazione degli oggetti, il futuro della città, l’utilizzo responsabile delle risorse. Dorfles amava immaginare il futuro, amava la libertà ed era sempre capace di avere una visione concreta e innovativa”.
“Ricordo con piacere – ha poi aggiunto Di Silvestre – che coniò lui la definizione più bella che io abbia mai sentito della nostra sede di San Donato Milanese, come la porta sud di Milano. In un’intervista che pubblicammo su un nostro Annuario disse infatti: ‘Il building della BMW di Kenzo Tange è ormai da anni un simbolo di Milano. La sua struttura bianca, con alcune analogie al mondo nautico (la parte frontale assomiglia alla prua di una grande nave) accompagna il processo di avvicinamento, soprattutto sull’autostrada del Sole, verso Milano. Fa parte del paesaggio urbano, è quasi un’icona amichevole e rassicurante dopo un lungo viaggio”.
L’inedito progetto espositivo rappresenta un ritorno simbolico di Dorfles alla Fondazione Cini, da lui spesso visitata in veste di critico, ed è composta da 22 opere di cui 21 disegniinediti e il dipinto Vitriol, acronimo della frase latina Visita interiora terrae rectificando invenies occultum lapidem (Visita l’interno della terra e rettificando troverai la pietra nascosta). Tra i disegni si segnalano: Tra le onde, un segno continuo che delinea due figure amorfe tentacolari che fluttuano divertite in mare; Ripulsa, in cui un uomo di spalle si allontana tristemente dopo avere ricevuto un rifiuto dalla sua “bella”; Un cane fedele, una divertente scenetta che vede un cane seguire fedelmente il suo “padrone” dalle sembianze luciferine; in Al sole dei tropici domina un’atmosfera di calura estiva resa dal sole e dall’albero sfrondato.
La mostra è visitabile tutti i giorni, tranne il mercoledì, dalle 10 alle 19 con prenotazione obbligatoria su www.visitcini.com