BPER Banca e SIFÀ presentano i risultati della ricerca Nomisma sulla Mobilità Smart & Sostenibile

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Il 39% degli italiani dichiara di conoscere i veicoli ibridi o ibridi plug-in (auto, moto, scooter, monopattini, biciclette) e la percentuale sale di ulteriori 5 punti (44%) se si considerano anche quelli elettrici.

Sono alcuni dei dati principali che emergono da un’indagine Nomisma, frutto di una survey basata su quasi mille interviste e realizzata grazie al supporto di BPER Bancae SIFÀnell’ambito più generale dell’Osservatorio Mobilità Smart & Sostenibile di Nomisma.

Il progetto dell’Osservatorio, sviluppato con il sostegno di BPER Banca, SIFÀ, UnipolSai e AlfaEvolution e con la collaborazione di Vaielettrico.it, si propone come strumento per il monitoraggio continuativo della mobilità smart, sostenibile ed elettrica, con lo scopo di supportare la sensibilizzazione e la definizione di politiche di promozione alla luce delle informazioni sul mercato di riferimento e dei modelli di consumo in Italia.

L’indagine Nomisma viene presentata oggi presso la Sede della Direzione Territoriale di BPER Banca a Milano. Partecipano Fabrizio Togni, Direttore Generale di BPER Banca, Paolo Ghinolfi, Amministratore delegato di SIFÀ, mentre la presentazione della ricerca è a cura di Silvia Zucconi, Responsabile Market Intelligence & Consumer Insight di Nomisma.

Quella esposta da Silvia Zucconi è la prima fotografia in Italia espressamente dedicata alla mobilità sostenibile riferita ai cittadini, ma l’Osservatorio Nomisma prevede un percorso di analisi che coinvolge anche enti pubblici e imprese. Dati di mercato, perception & habits degli italiani concorrono non solo a definire un quadro completo e multidimensionale dell’argomento nel nostro Paese, ma anche ad individuare motivi di successo e leve per incentivare il ricorso a forme di mobilità green.

I dati del Ministero dei Trasporti mostrano un rallentamento del mercato auto in Italia (da gennaio a ottobre -3,21% immatricolazioni rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente). Rispetto all’anno precedente nei primi 10 mesi dell’anno aumentano però le vendite di mezzi con tecnologie di propulsione alternative e anche auto elettriche e ibride conquistano quote di mercato: le prime rappresentano il 4,4% del totale delle vendite (+1,2% rispetto ai primi 10 mesi del 2017), le seconde lo 0,3% (+0,2% rispetto ai primi 10 mesi del 2017).

Chi guida veicoli con tecnologia di propulsione elettrica o ibrida, lo fa soprattutto spinto da incentivi e agevolazioni spesso messe in atto dalle amministrazioni locali. Quasi 4 utenti su 10 affermano di ricorrere al trasporto “green” per i vantaggi e le facilitazioni di cui possono usufruire: tra questi spiccano la possibilità di accedere liberamente al centro città o in zone a traffico limitato (17%), il diritto a parcheggi gratuiti (8%), l’esenzione del pagamento del bollo (7%) e i sistemi di incentivi per l’acquisto (5%). Nella scelta di utilizzare veicoli ad alimentazione ibrida o elettrica è comunque fondamentale l’attenzione all’ambiente e la volontà di ridurre l’inquinamento, indicato come fattore trainante dal 25% degli italiani.

La rapida espansione conosciuta da questo segmento dell’automotive porta con sé anche alcuni ambiti di miglioramento riconducibili soprattutto al necessario adeguamento delle infrastrutture a supporto. Il 79% di chi utilizza questi veicoli riconosce nella necessità di installare la wall boxil principale ambito di miglioramento, seguono i costi di acquisto e la presenza ancora non adeguata di punti di ricarica, entrambi indicati dal 74% degli italiani.

La presenza di elementi ancora da affinare non inficia la probabilità di continuare ad utilizzare veicoli ibridi o elettrici nei prossimi 12 mesi – il 53% degli italiani lo farà sicuramente o quasi. Elevata anche la percentuale di chi consiglierà, ad amici o colleghi, l’uso di questi mezzi (61%).

Fabrizio Tognidichiara che “l’Istituto è sempre sensibile nei confronti delle tematiche ambientali. I tentativi di ridurre l’impatto delle sostanze inquinanti passano in buona parte attraverso la qualità della mobilità urbana, ragione per cui abbiamo supportato insieme ad altre aziende la ricerca di Nomisma, che offre ottimi spunti di riflessione, sia sulle dinamiche del mercato delle auto elettriche e ibride, sia sul livello di preparazione che hanno gli italiani sull’argomento. A questa attività si associano altre iniziative della banca utili a ridurre gli spostamenti dei dipendenti, tra cui la definizione del Piano spostamento casa-lavoro, la più frequente organizzazione di videoconferenze e il rinnovo della flotta aziendale secondo criteri green”.

A quelle di Togni si aggiungono le parole di Paolo Ghinolfi, Amministratore delegato di SIFÀ, il quale sostiene che “per un’azienda come SIFÀ, Società Italiana Flotte Aziendali, avvalersi degli strumenti della ricerca è sempre importante, sia per comprendere in profondità le dinamiche degli scenari di mercato sia per affiancare imprese e professionisti in cerca di forme di mobilità più evolute e sostenibili, con attenzione alla salvaguardia dell’ambiente, tema al quale siamo sempre particolarmente sensibili. A tal proposito abbiamo studiato soluzioni innovative che uniscano i vantaggi e la facilità di utilizzo dei veicoli elettrici e ibridi con la flessibilità e la convenienza della formula del Noleggio a Lungo Termine. Le nostre offerte sono costruite su misura per rispondere alle specifiche esigenze di mobilità di ogni singolo cliente, anche in funzione dei contesti di utilizzo dei veicoli e delle percorrenze abituali”.

Luca Dondi, Amministratore Delegato di Nomisma, commentando i risultati della ricerca, evidenzia che “la forte dinamicità che sta attraversando e rapidamente ridisegnando la filiera della mobilità sostenibile rappresenta un fenomeno relativamente nuovo ma non passeggero, complici i tre principali attori del mercato: produttori, consumatori (singoli cittadini e imprese) e legislatore. L’aumento dell’offerta di veicoli e servizi green, unito al cambiamento di bisogni, necessità e priorità dei consumatori e agli indirizzi politici – tanto a livello europeo quanto nazionale e locale – rappresentano le determinanti per l’affermazione e la crescita della filiera della sostenibilità. È in questo contesto che l’Osservatorio Mobilità Smart & Sostenibile di Nomisma svolge il ruolo di trade union tra i diversi target interessati dal fenomeno con l’obiettivo di dar loro voce e facilitarne la comunicazione”.

Il mercato della mobilità Smart e Sostenibile non si esaurisce con i veicoli che sfruttano le nuove tecnologie di propulsione, ma ingloba al suo interno il mondo della mobilità condivisa. Non cambiano solamente i veicoli, ma si rivoluzionano anche le modalità con cui ci si sposta. Non più auto privata, o almeno non solo: il suo utilizzo viene infatti affiancato e in parte sostituito – accade per il 44% di chi utilizza questi servizi – da modalità di trasporto pay-per-use, a cui si ricorre principalmente nel tempo libero, per brevi spostamenti o per viaggi di lavoro.

In questo contesto è utile evidenziare anche i motivi che – negli ultimi 12 mesi – hanno condotto l’86% degli italiani a non utilizzare car/bike/scooter sharing, car pooling o altre forme di mobilità condivisa: il 31% di loro afferma di non essere effettivamente interessato a questi servizi, il 21% non trova un’offerta soddisfacente di veicoli o utenti con cui viaggiare insieme, e il 14% è ostacolato dalla scarsa dimestichezza con i sistemi prenotazione/noleggio.

Il numero di veicoli in condivisione è stimato in 47.700 unità (2017), di cui l’83% sono biciclette, il 16% automobili e l’1% scooter. Cresce il numero dei mezzi elettrici che passa da circa 620 del 2015 a circa 2.200 del 2017 con una quota sulla flotta complessiva salita dall’11% al 27% in due anni. Il fenomeno del car sharing coinvolge oltre 1 milione di iscritti e sono 12 le città dove è attivo un servizio di car sharing elettrico