A.Z. – La Citroen 2CV Soleil è la realizzazione di un sogno nel cassetto di un grande artista, Serge Gevin, che ha ricoperto un ruolo importante nella storia della mitica 2CV. A partire dagli anni Cinquanta la piccola francese, la “Deuche” (contrazione di Deux Chevaux), come era stata soprannominata, non era una semplice autovettura: era una tavolozza su cui disegnare se stessi, i propri sogni, il proprio immaginario.
Una tavolozza troppo invitante per non interessare il fantasioso Gevin, titolare dell’agenzia Pink, impegnata nello studio dell’allestimento degli stand Citroen nel corso delle principali manifestazioni internazionali. Proprio da una sua idea artistica nacque, quasi per gioco, la prima serie speciale della 2CV, denominata Spot, la cui carrozzeria bianca–arancio riprendeva i motivi tipici delle sedie da spiaggia. Da questa versione derivò negli anni Ottanta la 2CV Charleston, declinata in differenti scale cromatiche.
Nel cassetto dei sogni di Gevin era rimasta un’ulteriore variante della 2CV, che lo stesso artista ci ha recentemente raccontato: “Deve essere bianca e gialla. La scocca bianca, i parafanghi gialli, così come il cofano posteriore e la capote. I paraurti devono essere bianchi, come le scocche dei fari (rotondi, mi raccomando), bianchi anche i cerchi delle ruote. Sul bagagliaio c’è il disegno di un salvagente e sulle portiere un cappello da marinaio e una pipa. Guardandola, si deve pensare al cielo, al mare, al sole, alla gioia di vivere”.
Una 2CV realizzata da Citroen Italia sotto la supervisione di Gevin in persona, partendo dalle “ceneri” di una 2CV Club (il processo di restauro è stato affidato all’Atelier 2CV di Bareggio) del 1982. Un raggio di … Soleil per illuminare la