CONCEPT-CARS CITROËN: DECENNI DI CREAZIONI VISIONARIE

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Sin dalla fondazione della Marca nel 1919, la storia di Citroën è sempre stata al passo con i tempi, con veicoli anticonformisti e rivoluzionari che nel tempo sono diventati icone nel cuore degli automobilisti. I team dei progettisti Citroën hanno sempre riflettuto sul futuro dell’auto e lo hanno tradotto in prototipi e nuove idee che talvolta hanno poi trovato una concreta applicazione nelle vetture di serie.

 

Ad esempio, i minivan così popolari in questi ultimi decenni sono stati anticipati da veicoli come la C10, un progetto per un’auto economica e aerodinamica. Lo studio della C10 fu avviato nel 1953 dal centro studi Citroën, in quegli anni diretto dall’ingegnere André Lefebvre. Il modello era ispirato al mondo dell’aeronautica e proponeva una vettura dall’aerodinamica unica, leggera e compatta, basata sulla meccanica della 2 CV. La C10 si caratterizza per la sua forma di una perfetta goccia d’acqua e per i fari integrati nella carrozzeria in alluminio, materiale molto più leggero dell’acciaio. Il peso di soli 382 kg è ripartito prevalentemente sulla parte anteriore, l’assale posteriore invece è più stretto rispetto a quello anteriore e gli ampi vetri laterali anticipano lo stile delle monovolume: caratteristiche che permettono un notevole coefficiente di resistenza aerodinamica (Cx pari a 0,258)  e una velocità di punta di 100 km/h con consumi moderati. È più piccola della 2 CV ma può accogliere comodamente quattro persone con i relativi effetti personali. Questo prototipo perfettamente riuscito fu completato nel 1956 e doveva essere prodotto in serie, ma alla fine, al suo posto, fu scelto il progetto dell’Ami 6.

 

Nel 1980, Citroën si presentò al Salone dell’Automobile di Parigi, con un prototipo dal design estremamente originale: Karin. Una concept car senza precedenti nell’evoluzione delle vetture dei successivi decenni, frutto del lavoro del designer Trevor Fiore, all’epoca Direttore del Centro Stile Citroën. Oltre alla sorprendente forma piramidale, ha la particolarità di poter ospitare tre persone. Il sedile del conducente è centrale e posizionato leggermente più avanti rispetto ai due sedili dei passeggeri, uno per lato. I comandi principali sono vicini al volante, regolabile, mentre il computer di bordo comunica costantemente lo stato della strada. All’esterno, i fari anteriori sono un tributo alla SM, lanciata dieci anni prima. Dotata di motore a 4 cilindri e sospensioni idropneumatiche, Karin anticipa le forme squadrate dei futuri modelli degli anni ’80 e ’90, come BX, AX o XM.

 

Negli ultimi 30 anni, Citroën ha presentato diverse concept car per trasmettere le proprie idee sui veicoli del futuro e sui nuovi modi di utilizzare l’auto oppure per condividere elementi che fanno parte del DNA della Marca, come modernità e audacia del design, comfort di riferimento e uso intelligente della tecnologia.

 

La ricerca di prestazioni sempre più efficienti e ambientali è stata inoltre un altro aspetto fondamentale nella progettazione delle concept car Citroën, prestando grande attenzione all’aerodinamica.

 

Presentata al Salone dell’Automobile nell’autunno 1988, il prototipo Activa 1 è un concentrato di innovazioni. È una berlina bassa, con la quale Citroën prosegue la sua ricerca sull’aerodinamica e aggiunge nuove soluzioni per il piacere di guida. La Marca concede sempre più spazio all’elettronica, che in questo caso controlla la sospensione idrattiva e assiste il volante e i freni. Tra le innovazioni ci sono anche le porte antagoniste attivabili tramite telecomando, quattro ruote sterzanti e indipendenti gestite dal computer di bordo, e il sistema antipattinamento. Le novità continuano all’interno: head up display e altri schermi forniscono le informazioni sulla guida e sul comportamento della vettura. Nonostante il suo fascino e le soluzioni all’avanguardia, Activa 1non verrà mai prodotta in serie ma porterà in Citroën una ventata di novità a livello tecnologico, con numerose applicazioni concrete sui successivi modelli, XM e Xantia.

 

L’aerodinamica è un elemento chiave, come dimostra anche C-Métisse, presentata nel 2006. Modello sviluppato con uno stile forte e con caratteristiche sportive, con consumi moderati, grazie al suo peso ridotto e alla sua motorizzazione efficiente. All’esterno, look distinto e aerodinamico di un vero bolide, carrozzeria dalle linee minimal di un fiammeggiante colore rosso, chevron incastonati nella calandra, cofano allungato e lunotto concavo. Le porte sono ad apertura verticale antagonista, e si aprono su un ambiente interno luminoso fatto di materiali ricercati e giochi di luce. L’effetto sorpresa continua anche nella meccanica, con il sistema di trazione ibrido Diesel di C-Métisse: motore V6 HDi da 208 cv e due motori elettrici sulle ruote posteriori che aggiungono ognuno 20 cv di potenza. In questo modo, la vettura può raggiungere i 250 km/h ottimizzando i consumi e le emissioni inquinanti.

 

Questa linea è stata seguita, nel mondo virtuale, da GTbyCitroën, un modello presentato nel 2008, dal design potente e robusto, progettato per ottimizzare le prestazioni. Questa vettura, nata dalla collaborazione tra la Marca e il produttore del celebre videogioco di simulazione “Gran Turismo 5”, sembra davvero uscire dallo schermo, reinterpretata in modo moderno a grandezza naturale. Lo stile slanciato e potente, abbinato alla tinta perlata della carrozzeria, la colloca indiscutibilmente nel mondo delle auto da corsa. Ampie prese d’aria, proiettori a LED blu, retrovisori in carbonio, spoiler posteriore estremamente allungato e porte ad ali di gabbiano: tutto contribuisce alla sensazione di moto perpetuo. Nel cockpit, oltre ai due sedili trapuntati in pelle scura, i materiali conferiscono all’abitacolo una luce ramata. Per non distrarre il conducente, è installato un sistema head up display. Per la progettazione e il design, questo modello unico è stato insignito del Louis Vuitton Classic Concept Award nel 2008.

 

Rompere le convenzioni, riscrivere le regole, rivoluzionare le linee, sorprendere sempre: sono sfide che contraddistinguono l’approccio della Marca nel proporre prodotti innovativi e in anticipo sui tempi.

 

Con questo spirito, nel 2010, Citroën ha presentato le concept car Revolte e Survolt, scommettendo sui veicoli ibridi plug-in e elettrici, con un design accattivante e ad alte prestazioni.

 

Piccola concept car urbana, ultra-chic, Revolte coniuga eleganza e dinamismo grazie alla sua vivacità. Tutta la modernità di Revolte si esprime attraverso il suo design originale ispirato all’iconica 2CV. Rivoluziona i canoni più tradizionali con la sua silhouette dinamica, dalle linee scolpite. Dispone di un abitacolo innovativo, offre colori e materiali audaci e tecnologie innovative, tra cui la sua catena di trazione ibrida plug-in.

 

Versione sportiva e estroversa di Revolte, da cui eredita i geni, Survolt sovverte i codici per una nuova interpretazione della city car, sportiva ed elegante. Oggetto in controtendenza, Survolt immagina il futuro del coupé raffinato, un connubio tra eleganza e passione per la competizione, reinventando l’approccio in modo impertinente con una catena di trazione elettrica.

 

Con questo stesso approccio innovativo, Citroën crea la concept CXperience nel 2016, che coniuga potenza e piacere di guida, combinando una silhouette forte con tecnologie all’avanguardia, in un ambiente luminoso e protetto, grazie ad un isolamento sensoriale per i passeggeri che cercano il massimo benessere.

Una grande e potente berlina bassa dalle linee orizzontali che mostra l’anima del programma Citroën Advanced Comfort, che si fonda su abitabilità, luminosità, ergonomia e connettività. Sedili avvolgenti a memoria di forma, volante monorazza, plancia e schienale dei sedili in noce, illuminazione dell’abitacolo, depurazione dell’aria, display centrale touch da 19”, nuova applicazione “Share with U” per condividere file tra i passeggeri, catena di trazione ibrida plug-in: CXperience è un concentrato di innovazioni, per un’esperienza di guida estrema.

 

Attraverso le concept car, la Marca ha anche dato una nuova interpretazione del concetto dei lunghi viaggi in libertà. Ne sono alcuni esempi la Citroën C-Buggy, presentata nel 2008 oppure il concept Tubik, presentato al Salone di Francoforte nel settembre 2011, omaggio al primissimo TUB (Traction Utilitaire Basse) presentato nel 1939 e divenuto il riferimento per tutti i veicoli commerciali, da cui riprende il nome e lo stile da furgone, fu progettato per percorrere chilometri in totale comfort.

 

Per quanto riguarda la visione futura dell’auto, Citroën punta decisamente sull’elettrificazione e sul comfort.

 

Sempre attenta alle esigenze dei clienti, nel 2000 Citroën propone Osmose, che anticipa tendenze come il car-sharing o la possibilità di prenotare un veicolo tramite uno smartphone. Si tratta di un prototipo futurista, che esprime il desiderio della Marca di prevedere un utilizzo più responsabile della vettura nell’ottica di una mobilità condivisa. Prima di partire, il conducente indica la sua disponibilità e la destinazione sul pannello laterale destro, in modo da poter ospitare passeggeri lungo il percorso. Il prototipo Osmose offre tre posti anteriori a cui si accede dalle porte scorrevoli, con il conducente posizionato al centro e leggermente più avanti rispetto agli altri passeggeri. Nella parte posteriore, un portellone scorrevole permette di accedere a un sedile con due posti, sul quale i passeggeri siedono con la schiena rivolta alla strada. La forma cubica sorprende grazie all’altezza e al frontale che assomiglia al lato posteriore.

 

Come tutte le realizzazioni degli ultimi 40 anni, le concept car Citroën hanno sempre evidenziato la forte identità di una Marca che si è continuamente dimostrata moderna, innovativa e orientata al futuro, capace di proporre innovazione e audacia al servizio della libertà di movimento.

 

Lo dimostrano le più recenti concept car, entrambe presentate nell’anno del centenario di Citroën: Ami One Concept e 19_19 Concept

 

Ami One Concept, presentata al Salone di Ginevra del 2019, rappresenta la risposta della casa francese alle nuove esigenze di mobilità urbana. È accessibile a tutti, condivisibile, 100% elettrica, ultra compatta e agile, con un’abitabilità per due persone. Si guida senza patente con zero emissioni e zero rumore e grazie ad una app dedicata offre la possibilità di un utilizzo personalizzato per un tempo che va da 5 minuti a 5 anni.

 

In seguito al forte interesse suscitato dalla concept car, solo un anno più tardi il progetto diventa realtà con Ami – 100% ëlectric, soluzione di mobilità urbana, un oggetto anticonformista e ultracompatto, accessibile a tutti, a partire dai 14 anni. Con zero emissioni e zero rumore, offre comfort a bordo per 2 persone e si distingue per un’identità forte e personalizzabile, dalla progettazione simmetrica, oltre alla semplicità di ricarica della sua batteria di trazione che si completa in 3 ore, utilizzando il cavo di ricarica previsto a bordo e una comune presa di corrente da 220 Volt.

 

Da parte sua, 19_19 Concept, rappresenta la visione dell’ultra-comfort secondo Citroën, una soluzione di mobilità elettrica extra urbana per affrontare i viaggi più lunghi con un approccio assolutamente innovativo in termini di benessere a bordo, prestazioni e soluzioni tecnologiche.

Presentata al Salone VivaTech 2019, appuntamento internazionale sull’innovazione, 19_19 Concept è un reale manifesto della Marca, un’espressione non convenzionale, al di fuori dai codici automobilistici. Un oggetto aerodinamico e tecnologico, con un design spettacolare ispirato al mondo dell’aeronautica, con la forma di una capsula trasparente, sospesa sulle ruote di grandi dimensioni. Rappresenta il comfort ai massimi livelli, facendo immergere gli occupanti in un ‘cocoon’, un ambiente che ri-crea il proprio salotto, con un universo specifico per ogni seduta. Un concept 100% elettrico, che propone un’autonomia di 800 km, con tecnologie di guida autonoma e un Personal Assistant proattivo in grado di interagire spontaneamente con i passeggeri. 19_19 Concept rappresenta la proposta innovativa di Citroën per i viaggi del futuro, ispirata dal desiderio di una mobilità libera e senza limiti, per un’esperienza a bordo rigenerante.