Tanti fuoribordo Suzuki al Pescare Show, il salone internazionale della pesca sportiva e della nautica da diporto, che si svolgerà a Vicenza dal 21 al 23 febbraio 2020. Tutti motori che offrono una tecnologia all’avanguardia: risposte concrete per i diportisti più esigenti, i pescatori!
Cosa chiede un pescatore alla propria barca e al proprio motore? Prestazioni, affidabilità, sicurezza, costi di gestione ridotti… Necessità che fanno capo a un concetto sostanziale: essere messo nelle condizioni migliori per poter esercitare la sua passione, insidiare e catturare i pesci.
Come mai tanti famosi fishermen, che pescano praticamente ogni giorno e con ogni situazione metereologica, scelgono Suzuki? Perché la tecnologia dei suoi fuoribordo, definita “The Ultimare Outboard Motor” è innovativa, capace di fare la differenza proprio in termini di prestazioni, affidabilità, economia d’esercizio, semplicità d’uso, qualità che il costruttore giapponese rende disponibili su tutta la propria gamma.
Il sistema a doppia elica controrotante che adottano i Suzuki DF350A e DF300B è certamente un emblema di quanto i Suzuki siano unici. La coppia che questi fuoribordo possono erogare grazie alla fiche tecnica del Suzuki Dual Prop – così si chiama il sistema – ha pochi termini di paragone ed è un fattore di scelta soprattutto per quei pescatori che hanno grandi fisherman, generosi nelle dimensioni e nel dislocamento. Con i Suzuki, anche e a maggior ragione quando si tratti d’installazioni multiple, da due, tre o più fuoribordo, l’entrata in planata è sempre fulminea e l’accelerazione da zero alla massima velocità è letteralmente mozzafiato. Potersi spostare da una mangianza all’altra, sarà un attimo.
Barca più piccola o leggera? No problem, per avere il meglio c’è ancora una volta Suzuki, l’unico marchio che per i propri fuoribordo monoelica ad alte prestazioni, da 150 a 300 HP, ha studiato un sistema che consente di selezionare il verso di rotazione, destrorso o sinistrorso, senza dover intervenire sulla meccanica e quindi senza che il fuoribordo stesso sia appositamente richiesto al costruttore. La scelta, obbligatoria quando si tratta di installazioni multiple, viene effettuata dall’acquirente al momento del montaggio, abilitata dall’installatore semplicemente sostituendo un ponticello elettrico in un apposito connettore.
Altra peculiarità che attiene a tutti i fuoribordo Suzuki a partire dal DF9.9 B, è il sistema Suzuki Lean Burn ovvero la tecnologia della combustione magra di cui il costruttore giapponese ha fatto un vero e proprio elemento di differenza rispetto agli altri brand sul mercato. L’efficienza del Lean Burn, è indubbiamente al top rispetto a sistemi similari, tanto da poter assicurare un consistente contenimento dei consumi, fino al 16%, specie quando si utilizza il fuoribordo per lunghe percorrenze a velocità costante, tipiche delle rotte percorse dai pescatori per raggiungere i loro spot di pesca.
Il Troll Mode di Suzuki – il controllo della velocità al minimo, disponibile su motori da 40 a 350 HP – è un altro fattore di scelta per molti pescatori sportivi, specie per coloro che si cimentino nella tecnica della traina. Poter modulare a piacimento la velocità minima quando si insidiano i pesci con esche artificiali o naturali, vive, fa una grande differenza, ampliando notevolmente le possibilità di successo nella pesca. Il Troll Mode di Suzuki ha come punto di forza la facilità d’uso, semplice, intuitiva, basata sull’utilizzo di un tasto presente nella plancia strumenti oppure dal display multifunzione MFG Suzuki. A ogni impulso il minimo varia di 50 giri, consentendo così una “sintonia fine” del minimo del motore per poter scegliere di accelerare o decelerare di frazioni di nodo, quindi con un controllo totale della velocità della barca.
Una caratteristica che interessa soprattutto i “trainisti” che utilizzano i loro fuoribordo a velocità ridotte, se non ridottissime, è il sistema di raffreddamento di cui sono dotati i motori Suzuki, sempre efficiente anche quando si naviga per ore al minimo. Questo perché la progettazione dei piedi dei fuoribordo Suzuki, è frutto di approfonditi studi d’idrodinamica che se da un lato sono volti a minimizzare la resistenza all’avanzamento e la creazione di turbolenze, in modo che le eliche possano lavorare nelle migliori condizioni, dall’altro si concentrano proprio sull’immissione di un corretto apporto d’acqua nel circuito di raffreddamento dell’unità termica. Il raffreddamento ottimale del motore gli garantisce una lunga vita riducendo interventi di assistenza e rischio di panne.
Sul tema della ridotta manutenzione, fattore determinante al momento in cui il pescatore valuta l’acquisto del proprio fuoribordo, col quale prevede di percorrere centinaia di ore di moto l’anno, va segnalata un’altra caratteristica fondamentale nella gamma Suzuki: il sistema di distribuzione presente nei motori, per intenderci quello che consente la trasmissione del movimento dall’albero motore all’albero a camme, è affidato a una catena, piuttosto che a una cinghia. Catena che lavora in bagno d’olio ed è dotata di un tenditore idraulico automatico. Il sistema mantiene la sua tensione appropriata nel tempo, annullando, di fatto, l’esigenza di manutenzioni specifiche.
Altri must have imperdibili per il pescatore sportivo e per il suo fisherman, sono i nuovi monitor Suzuki Multi Function Display, disponibili in quattro misure, con schermi da 7, 9, 12 e 16 pollici. Collegati ai fuoribordo Suzuki, per avere in tempo reale tutte le informazioni riguardanti il funzionamento e la diagnostica dei motori, sono interfacciabili con il resto dell’elettronica di bordo – dal fishfinder al gps, fino al radar – in modo da poter avere sempre, grazie alla loro elevata risoluzione, una perfetta visione di cosa accade intorno alla barca, sopra e sotto l’acqua.
Appuntamento quindi al Pescare Show dal 21 al 23 febbraio, per conoscere la tecnologia adatta ad ogni specifica esigenza di pesca, testimoniata direttamente dai #SuzukiFishingTeam.