La gamma Dacia, con 4.280.346 di veicoli venduti in Europa e nel bacino del Mediterraneo, si conferma un brand di successo, grazie al suo rinnovamento continuo sia in termini di modelli che in termini di equipaggiamento. Anche in Italia il marchio ha continuato a crescere con più di 272mila veicoli venduti dal suo esordio (nel 2006) a oggi e un anno in corso che segna il record di volumi mai registrati prima con ben 45.028 immatricolazioni registrate fino ad ottobre, ben il 15% in più rispetto ai volumi registrati lo scorso anno nello stesso periodo. L’alimentazione GPL è da sempre un’offerta molto attesa dai clienti del brand. Il motore TCe GPL su Sandero e Sandero Stepway ha infatti riscosso molto successo presso il pubblico: oltre un terzo delle Sandero e Sandero Stepway vendute nell’ultimo anno sono con questa alimentazione.
In virtù di tale risultato, Dacia presenta un nuovo motore GPL su Duster, Dokker e Lodgy, completando così la gamma con un’offerta 100% GPL. Nel dettaglio si tratta di un 1.6 litri, con una potenza di 115 cv su Duster e 100 cv su Dokker e Lodgy. Per l’occasione abbiamo testato tale unità sulla Duster, passando dalle trafficate vie di Milano alla tranquilla campagna lodigiana.
Una volta trovata la corretta posizione di guida l’auto offre tanta visibilità: solo la porzione del montante posteriore non sempre fornisce una visuale ottimale, ma non impedisce comunque di percepire senza grossi problemi gli ingombri del mezzo. I comandi sono tutti facilmente intuibili e raggiungibili. In marcia si fa apprezzare per uno sterzo che rimane leggero e confortevole alle basse velocità e diventa più consistente al crescere delle andature. Complessivamente risulta un comando preciso ma non direttissimo che si sposa bene con l’indole dell’auto.
Il propulsore garantisce un’erogazione della potenza estremamente regolare. Sicuramente questo 1.6 litri non è stato realizzato pensando in primis alle performance. Va bene, ci mancherebbe altro. Nella vita di tutti i giorni, però, in svariate occasioni farebbe comodo avere un po’ di brio in più. In ogni caso, bisogna tener conto che la Duster GPL non è stata pensata per rivestire i panni da velocista bensì da maratoneta. Al motore a benzina si affiancano una frizione dotata di una leva-comando molto morbida, in grado di comunicare in modo ottimale il suo punto di innesto, e una trasmissione con cambio manuale a cinque rapporti.
Quest’ultimo nella guida di tutti i giorni, si è comportato bene e non ha dato nessun tipo di problema. Comportamento identico anche quando ci siamo trovati su percorsi “veloci” come tangenziali e autostrade. Abbiamo rilevato solamente alcuni impuntamenti sporadici durante delle fasi di guida con ritmi elevati. Niente di preoccupante, anche perché il cliente tipo della Duster GPL sarà sicuramente particolarmente attento ai consumi e non la utilizzerà certo come se stesse correndo per fare il miglior tempo della pista. Possiamo quindi affermare che nel complesso l’impressione data da questo cambio è stata positiva.
Coerentemente con sterzo e motore l’assetto si dimostra turistico e capace di assorbire bene buche e asperità oramai immancabili nella maggior parte dei manti stradali italiani, soprattutto nel periodo invernale. Il livello d’insonorizzazione dell’abitacolo, così come il comfort risulta buono. Infine, il sistema frenante risulta modulabile e soddisfacente mentre l’intervento puntuale dell’ABS limita a dovere gli spazi di arresto. Prendendo in considerazione il listino prezzi, la nuova motorizzazione è disponibile a partire da 12.700 euro sulla Duster, 11.500 euro su Dokker e 11.600 euro su Lodgy.