Stephane Peterhansel e Jean-Paul Cottret vincono la porima tappa di questa Edizione e prendono il volo nelle classifica generale. Carlos Sainz e Lucas Crus, quarti a Arequipa, sono secondi. Loeb out, Despres di nuovo in corsa
Arequipa, 10 Gennaio. Una Tappa difficilissima. Dieci ore e passa sulle dune del deserto di Ica in cerca di un obiettivo sfuggente come un traguardo troppo ambito. La Dakar di quest’anno è durissima, già detto, e l’ultimo episodio della saga peruviana della Corsa, che viene ormai definito come “Il terzo Infernale”, lascia tracce vistose. È una Dakar dei bei tempi andati, leggendario impegno al limite delle risorse fisiche e mentali, e naturalmente meccaniche. Un gran numero di Concorrenti ha già dovuto alzare bandiera bianca, quelli che restano sono realmente provati.
L’ultimo atto interamente peruviano lascia impressioni varie e contrastanti anche in seno al Team Peugeot Total. La quinta Tappa, tra San Juan de Marcona e Arequipa con una Speciale di 270 chilometri, è in archivio. Stephane Peterhansel e Jean-Paul Cottret hanno vinto per la prima volta in questa edizione, la numero 40 del Rally, ma Sébastien Loeb e Daniel Elena sono costretti al ritiro. Mixed feelings, come si dice. Loeb e Elena sono finiti in un cratere di sabbia dal quale era difficile uscire, ma prima ancora che si potesse pensare di tirare fuori la 3008 DKR Maxi n° 306, Daniel Elena ha richiamato l’attenzione del Team su un forte dolore allo sterno e alla schiena. Non evidentemente in grado di continuare, l’infortunio del Navigatore pone fine all’Avventura dell’Equipaggio mito del WRC.
Peterhansel non aveva ancora vinto quest’anno, eppure la sua regolarità di marcia gli valeva già la leadership della Corsa con un vantaggio di sei minuti su Loeb e il doppio circa su Sainz. Tre Peugeot erano al comando a San Juan de Marcona. Ora, la vittoria del Campione in carica nella quinta Tappa, unita al ritiro di Loeb, principale avversario di Peterhansel fino a quel momento, modifica la struttura della classifica generale. Non più tre Peugeot in testa al Rally, come alla vigilia, ma due soltanto, quelle di “Peter” e di Sainz. In compenso la situazione generale definisce meglio i suoi contorni. Peterhansel ha ora, infatti, oltre mezz’ora di vantaggio su Sainz e Cruz, e il primo avversario non Peugeot, l’olandese Bernd Ten Brinke, dista dall’Equipaggio di testa un’ora e un quarto.
Mentre lo Sceicco Khaled Al Qassimi continua a fare una bellissima gara con una 3008 DKR di fatto privata, è sesto assoluto, l’altra buona notizia è che Cyril Despres e David Castera, fermati da un incidente nel corso delle quarta tappa, sono tornati in corsa. Per questo il Campione francese, prima di avviarsi alla partenza della Tappa, ha voluto per prima cosa ringraziare i suoi Meccanici. Senza la notte passata in bianco per rimettere in pista la 3008 DKR Maxi #308 ci sarebbe stato ben poco da fare.
La Dakar continua. Ancora 200 chilometri in territorio peruviano, stop a Puno sul Lago Titicaca e via, oltre confine, per la seconda parte della Speciale, 115 chilometri in territorio boliviano. Al termine della micidiale serie peruviana, sabbia, dune, navigazione e colpi di scena, la Dakar arriva, è il caso di dire finalmente, alla sua unica giornata di riposo di La Paz.