DAKAR 2021 – 11° TAPPA: Sunderland e Al Attiyah: si avvicinano, ma non abbastanza

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La undicesima e penultima tappa era stata preannunciata come una delle più impegnative e ha mantenuto le promesse, nonostante la cinquantina di km tagliati per l’impraticabilità della pista causa piogge degli ultimi giorni. Una tappa complessa e complicata, che ha reso la vita difficile ai piloti sia per la navigazione, che ha richiesto seria concentrazione sin dal primo chilometri, sia per la guida, con le grandi dune dell’ultima parte di tracciato. Ci si aspettava che gli esperti della sabbia avrebbero avuto la meglio e così è stato, con Sunderland e Al Attiyah a guidare il gruppo, anche se non abbastanza per impensierire i rispettivi avversari in testa alle classifiche di categoria.

 

SINTESI DI TAPPA

È probabile che ci ritroveremo ancora tra qualche anno a parlare di quella che nel 2021 è stata forse la tappa decisiva nell’assegnazione della vittoria nella battaglia tra Kevin Benavides e Sam Sunderland, con l’argentino che è riuscito a preservare un margine di 4’12” sull’americano in vista dell’ultima tappa di domani. Benavides potrà anche contare su una posizione di partenza più favorevole, dato de Sunderland partirà da apripista e dovrà dare il tutto per tutto per recuperare. Al Attiyah nelle auto ha svolto oggi un magnifico lavoro vincendo la tappa (la 41° per lui), ma il minuto e 56 recuperato sul leader Peterhansel non sembra sufficiente a rappresentare un ostacolo verso il 14° titolo del francese, che ha 15’05” di vantaggio da poter gestire. Stessa situazione nei quad dove il secondo di generale Giovanni Enrico si prende la vittoria di tappa ma non accorcia a sufficienza il distacco dal rivale Manuel Andujar, leader con 25’52”. Nei veicoli leggeri “Chaleco” López veleggia con 10 minuti di vantaggio su Austin Jones, mentre la tappa è stata vinta da Seth Quintero, in grado di dimostrare che la vittoria di tappa dela scorsa settimana non è stata un caso. Anton Shibalov è al suo quinto successo di tappa dal suo debutto alla Dakar e finirà probabilmente secondo dietro al compagno di squadra Dmitry Sotnikov.

 

LA PERLA DEL GIORNO

Nel 2020 Wei Han ha concluso la sua seconda Dakar al 10° posto, diventando il miglior rappresentante cinese nella storia del rally. Attualmente attestato in 18esima posizione, quest’anno non sarà in grado di migliorare le proprie statistiche, ma Han ha dimostrato di essere in grado di far brillare il buggy SMG ora preparato dal team che ha creato con Philippe Gache. La prova di tutto crova di ciò è questo sesto tempo a soli dieci minuti da Nasser Al-Attiyah, e nel lotto tra Cyril Despres e Giniel De Villiers. Han si assicura così la sua seconda Top 10 di tappa e il suo miglior risultato di giornata alla Dakar.  Questo fa ben sperare per i cinesi che sperano di mettere in campo una struttura più grande per la Dakar dal 2022.

 

LA DELUSIONE DEL GIORNO

Visto quanto accaduto a Joan Barreda è lecito chiedersi se sia stata effettivamente una sfortunata catena di coincidenze o un grave errore di navigazione. Lo spagnolo di HRC è balzato in testa alla tappa al km 215, ma ha saltato il punto di rifornimento successivo, esponendosi a due possibili scenari, entrambi disastrosi: una pesante penalizzazione o rimanere a secco. La sua Honda si è ammutolita all’altezza del km 267, con i serbatoi vuoti. Il pilota ha attivato la richiesta di recupero per motivi medici, ed è stato così elitrasportato al bivacco di Yanbu. Barreda era in corsa per eguagliare o addirittura migliorare il suo miglior piazzamento storico (5° posto nel 2017) ed invece si ritrova con il suo 5° ritiro nella storia della sua partecipazione alla Dakar. Un duro colpo non solo per la sua ambizione, visto l’alto livello di competitività che aveva dimostrato finora, ma che compromette anche i sogni di gloria di Honda di completare un podio tutto rosso sul palco finale di domani.

 

IL NUMERO DEL GIORNO: 7

In assenza di Toby Price, c’erano diversi piloti pronti a contendersi il ruolo di miglior portabandiera per KTM, ma è stato Sam Sunderland a spuntarla. Tornato per la prima volta dal 2019 alla vittoria di tappa, il pilota britannico ha anche messo fine a una serie di sette successi consecutivi del clan Honda, iniziati nella terza tappa da Joan Barreda e poi proseguiti con Kevin Benavides, Ricky Brabec e Nacho  Cornejo.  Questa progressione ha segnato uno spostamento nell’equilibrio di potere a vantaggio della casa giapponese, che ha dedicato tempo e risorse per scalzare KTM dal monopolio dimostrato negli ultimi anni.

 

IL GRANDE CLASSICO

L’ultima volta che gli  spagnoli Antonio Gutiérrez e Luis Heras hanno preso parte a un’edizione della Dakar era il2007, in Africa, su un camion che aveva raggiunto il Lago Rosa in 47° posizione.  Questa volta è sulle rive del Mar Rosso che si stanno preparando a concludere la loro avventura Dakar Classic, a bordo di una Mercedes G 320.

 

DICHIARAZIONE DEL GIORNO

Sam Sunderland: “Ho dato tutto quello che avevo”

Vincendo l’undicesima tappa della Dakar, il vincitore del 2017 sale al 2° posto nella generale, 4’12” dietro a Kevin Benavides prima dell’ultima speciale.

 

“Sapevo che questa sarebbe stata una delle mie ultime possibilità di attaccare la prima posizione, quindi ho dato il massimo, tutto il giorno.  Ho fatto del mio meglio e sono orgoglioso di me stesso, mi dispiace solo non aver avuto abbastanza tempo.  C’è ancora una tappa e teoricamente tutto è ancora possibile, ma comunque andrà non ho nulla da rimpiangere.”