DAKAR 2021 – 6° TAPPA: Barreda e Sainz principi del deserto

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Nel cuore dell’Arabia Saudita, Ha’il è stata a lungo il crocevia delle rotte commerciali tra le principali città del Paese. Negli ultimi dieci anni è diventata soprattutto la capitale del rally fuoristrada, dove una comunità attiva di appassionati ha promosso lo sviluppo della disciplina. Durante il viaggio da Al Qaisumah, i concorrenti della Dakar avranno capito perché i sauditi che vivono nella regione hanno una tale passione per le escursioni in 4×4: a causa della sabbia, sabbia e ancora sabbia.  Sotto forma di dune di varie dimensioni, distribuite su grandi distese o che coprono piste sia strette che larghe, il successo nella prova speciale della giornata dipendeva dalla capacità di domare questo appoggio così instabile.  Fortunatamente, la pioggia che di tanto in tanto cade nella zona ha reso il terreno più compatto e più veloce del previsto.  Comunque sia, i piloti che ancora sono in corsa hanno di certo meritato il loro giorno di riposo di domani.

 

SINTESI DI TAPPA

I due piloti spagnoli che hanno vinto oggi le categorie moto e auto sono dei veri mattatori. Firmando il suo terzo successo nella settimana, Joan Barreda scrive il suo nome nei libri di storia accanto al connazionale Jordi Arcarons con 27 vittorie di tappa appuntate al petto. I due condividono anche un altro aneddoto, forse un po’ più amaro: nonostante un estremo talento e un palmares così ricco, non hanno mai vinto una Dakar. Se il pilota Honda vorrà scrollarsi di dosso questa statistica dovrà guadagnare terreno sui tre che lo precedono nella generale: Toby Price, Kevin Benavides e Ignacio Correjo. Anche Carlos Sainz è in modalità “inseguimento”, anche se il suo ritardo dal duo Peterhansel-Al Attiyah è di circa 40’, rosicchiato oggi grazie alla vittoria di tappa. Speranze di vittoria quasi finite per Sébastien Loeb, che ha rotto una sospensione ad inizio speciale e ha perso molto tempo nell’attesa del camion assistenza. Tradito da guai meccanici, “Chaleco” Lopez accumula un distacco minore ma cede comunque la leadership dei veicoli leggeri ad Aaron Domzala, mentre Seth Quintero diventa il più giovane vincitore di tappa alla Dakar. La tripletta Kamaz nelle sabbie di Ha’il regala alla Casa russa il monopolio anche del podio della generale.

 

LA PERLA DEL GIORNO

Dopo Cristina Gutiérrez – prima donna ad aver assaporato la vittoria di tappa alla Dakar dopo Jutta Kleinschmidt nel 2005 – oggi è stato Seth Quintero a fare scalpore al termine della sesta speciale per veicoli leggeri. Alla tenera età di 18 anni e 118 giorni, l’americano è diventato il più giovane vincitore di una speciale alla Dakar. Ingaggiato nella squadra RedBull Off Road Team USA come Gutiérrez, sembra destinato a essere protagonista di molti altri duelli in questa edizione 2021.

 

LA DELUSIONE DEL GIORNO

Sulle sei speciali – incluso il prologo – disputate fino a questa mattina, “Chaleco” López è salito sul podio in benquattro di esse e ha mostrato una costanza esemplare fino alla partenza della sesta tappa. Oggi il cileno, che faceva da apripista ai suoi avversari, ha subìto un problema meccanico poco dopo la metà della tappa che gli ha fatto accumulare immediatamente quasi un’ora di ritardo. Il prezzo che ha pagato all’arrivo è stato pesante, perché ora si trova ai piedi del podio provvisorio a più di 36′ dal nuovo Aron Domzała.  Non era certo così che López sperava di arrivare al giorno di riposo della sua decima Dakar, ma sicuramente non il pilota Can-Am non si darà per vinto.

 

IL NUMERO DEL GIORNO: 150

Kamaz ha conquistato gli onori della cronaca nella sesta speciale che ha portato al bivacco di Ha’il. Preso il comando poco dopo il checkpoint di metà percorso, Airat Mardeev è riuscito a resistere fino alla fine e conquistare così il suo primo successo dal 2018. Ancora più importante, ha regalato alla squadra russa la sua 150esima vittoria di tappa nella storia della Dakar, portandola al livello di Mitsubishi e all’inseguimento di KTM, che è ben più avanti con 224 trionfi. In questo percorso di vittorie iniziato nel 1999, la maggior parte è stata conquistata\ dallo “zar” Vladimir Chagin, detentore del record nella categoria camion con sette titoli e 63 vittorie di tappa ottenuti tra il 1999 e il 2011.

 

IL GRANDE CLASSICO

La Peugeot 504 Pick-up con cui gli italiani Roberto Camporese e Umberto Fiori stanno correndo la Dakar 2021 risale al 1982 ed è stata completamente ricostruita nello spirito dell’epoca.  L’equipaggio arriva al giorno di riposo occupando l’ultima posizione per via di un guasto nella prima tappa che ha fatto loro perdere due giorni per le riparazioni, ma l’aiuto di meccanici “tuttofare” locali unito alla maestria dei due gli sta consentendo di continuare il lorosogno romantico sulla sabbia Saudita.

 

DICHIARAZIONE DEL GIORNO

Stéphane Peterhansel: “Il vantaggio che abbiamo potrebbe svanire in un batter d’occhio”

Il detentore del record di vittorie della Dakar arriva al giorno di riposo in testa alla classifica provvisoria 2021, ma il vantaggio su Nasser Al Attiyah è troppo piccolo per fargli dormire sonni tranquilli.

 

“Siamo stati bravi a gestire la prova di oggi perché era un percorso molto favorevole a Nasser Al Attiyah e avremmo potuto perdere terreno. Questa prima settimana è stata positiva, non abbiamo fatto molti errori e siamo riusciti a uscire bene da passaggi impegnativi. Nel prologo non sono riuscito a fare il mio ritmo e ieri abbiamo commesso qualche errore di navigazione che ci ha depistati più del previsto, ma sono molto contento dell’intesa che si è creata con Edouard. Con la pressione che ci sta mettendo Nasser e la sua voglia di far bene, il vantaggio di sei minuti che abbiamo non è una sicurezza, potremmo perderlo in un soffio.”