DAKAR 2021 Giorno 1: i primi morsi alla sabbia

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Non ci vuole mai molto a trovare il deserto in Arabia Saudita. Ai pilo6 di questa Dakar 2021 sono basta6 una tren6na di chilometri da Jeddah per trovare le prime piste sabbiose sulle quali rodare i tasselli e i veicoli. Ma l’immagine che rimarrà loro nel cuore di questa prima giornata di aCvità sarà sicuramente quella che li ha ritraC sul podio della partenza, nello stadio King Abdullah. Al termine delle verifiche tecniche e amministra6ve sono 498 i concorren6 che sono sta6 invita6 a sfoggiare il loro sorriso migliore sul palco, distribui6 su 286 veicoli ammessi al via della 43a edizione, che par6rà domaCna per gli 8000 km di percorso effeCvo: 64 vePure, 61 veicoli leggeri (di cui 44 SSV), 101 motociclePe, 16 quad e 44 camion. 23 veicoli prenderanno parte alla prima edizione della Dakar Classic, manifestazione di regolarità aperta ad auto e camion degli anni ’80 e ’90.

Highlights

Il responso cronometrico del prologo potrà anche essere puramente indica6vo, ma dà già un primo assaggio di quelle che potranno essere le forse in gioco. Pur senza impegnare del tuPo il suo talento, Ricky Brabec ha difeso il suo onore di campione in carica vincendo la prima speciale di 11 chilometri, mentre Dani Sanders ha centrato il suo primo podio. Carlos Sainz, seppur rallentato da una piccola ma subdola foratura, è stato molto meno convincente: Nasser Al A9yah potrebbe interpretare la viPoria di tappa numero 36 conquistata oggi come un segno premonitore… ha eguagliato infaC il numero di viPorie dello spagnolo, suo direPo avversario. Alexandre Giroud può essere felicissimo di essere davan6 al resto dei quad, mentre la categoria dei veicoli leggeri è stata dominata dal britannico Chris Meeke, che sta iniziando la sua conversione al rally raid con il boPo. Tra camion è estremamente raro non vedere un Kamaz nella Top 10 di una speciale, ma è quanto sta accadendo oggi in una classifica dominata dai bielorussi Sarhei Viazovich e Aliaksei Vishneuski, sui Maz.

Una melodia classica

È par6ta anche la prima edizione della Dakar Classic, soPo la bandiera di un aneddoto curioso: la presenza di una Porsche 911 che vinse la Dakar del 1984 nelle mani di René Metge e oggi guidata dall’americana Amy Lerner che è par6ta all’ombra dello stadio King Abdallah che è stato inaugurato esaPamente trent’anni dopo.

La perla del giorno
Cinque anni dopo la sua ul6ma apparizione, Brian Baragwanath ha faPo un ritorno clamoroso. Allontanatosi dalle compe6zioni a seguito di un grave infortunio al gomito dopo essere arrivato sul podio dei quad con tre viPorie di tappa appuntate al pePo, l’ingegnere sudafricano ha chiaramente recuperato velocità e sensibilità di guida. La cosa più stupefacente tuPavia è che ha segnato lo stesso tempo del vincitore della giornata Nasser Al-ACyah! Questa performance è tanto più impressionante in quanto Baragwanath corre soPo l’ala della struPura Century, con il buggy CR6 che sviluppa lui stesso durante nel corso dell’anno. Per finire, il pilota di Polokwane è in squadra con il giovane Taye Perry, che ha corso la sua prima Dakar in moto l’anno scorso e si è conver6to a co-pilota.

La delusione del giorno
Romain Dumas sperava sicuramente di iniziare la sua quarta Dakar in un altro modo, dopo aver mostrato le sue qualità con il quarto posto conquistato nel 2017. Dopo la disavventura dello scorso anno, quando il francese ha dovuto abbandonare il suo mezzo in fiamme dopo soli 71 km, gli 11 km del prologo di oggi non si sono dimostra6 molto amici. Impegnato al volante della propria vePura, un buggy a due ruote motrici denominato DXX, Dumas ha concluso la speciale in fondo alla classifica con un tempo doppio rispePo al vincitore Al-ACyah, dopo aver apparentemente fa6cato in navigazione.

 

La staHsHca della giorno: 23
A 41 anni e con alle spalle un record di gare già bello corposo, Kris Meeke non ha aPeso molto per mePersi in mostra alla Dakar. Il britannico vince la sua primissima tappa al suo debuPo su veicoli leggeri nel più grande rally del mondo, ma appare chiaro che qui l’esperienza non è tuPo, dato che il secondo classificato è Seth Quintero: anche lui un rookie Dakar, ha solo 18 anni e potrebbe quindi essere suo figlio! Gli ani di differenza sono 23, ma i secondi di distacco alla fine del prologo sono solo 2.

Yazeed Al Rajhi:

“Non ho dato tuPo”
Quarto lo scorso anno nella classifica generale finale, il portabandiera saudita ha faPo segnare il 3° miglior tempo di giornata, a 8′ da Nasser Al ACyah.
“È andato tuPo bene, non siamo anda6 come maC perchè dovevamo evitare problemi. È solo un prologo, ma abbiamo concluso in una buona posizione”.