DALLA PISTA ALLA STRADA: DS AUTOMOBILES DOMINA IL CAMPIONATO DI FORMULA E, IMPONENDOSI COME RIFERIMENTO NEL MERCATO ELETTRIFICATO CON LA GAMMA E-TENSE

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BERLIN TEMPELHOF AIRPORT, GERMANY - AUGUST 13: Jean-Eric Vergne (FRA), DS Techeetah, and Antonio Félix da Costa (PRT), DS Techeetah, with team during the Berlin E-Prix VI at Berlin Tempelhof Airport on Thursday August 13, 2020 in Berlin, Germany. (Photo by Sam Bloxham / LAT Images)

Primo brand premium a partecipare al campionato di Formula E, a partire dall’apertura di questa competizione 100% elettrica ai costruttori, DS Automobiles continua ad accumulare records. Già campione 2018/2019 con DS TECHEETAH e Jean-Éric Vergne, il brand conserva i due titoli in questa stagione con DS TECHEETAH e António Félix da Costa. Per la prima volta i due titoli sono stati assegnati prima dell’ultima gara del campionato.

DS Automobiles detiene ora il record di numero di titoli consecutivi (2 Teams e 2 Piloti), il record di numero di pole positions (13) e di prima fila alla partenza nello stesso team (2 con DS TECHEETAH). DS Automobiles è anche l’unico costruttore ad aver vinto almeno un E-Prix ogni anno a partire dal 2016.

Alla fine della stagione 2019/2020, con quattro vittorie, nove podi, cinque pole position e tre giri veloci in gara in undici E-Prix disputati, le DS E-TENSE FE20 hanno surclassato Nissan IM02, Mercedes-Benz EQ Silver Arrow 01, Audi e-tron FE06, BMW i.FE20, Jaguar I-Type IV, Porsche 99X Electric, Mahindra M6Electro, PENSKE EV-4 et NIO FE-005. Non era mai successo che un team (+ 77 punti) e un pilota (+71 punti) avessero finito la stagione con uno scarto così consistente sui concorrenti.

Campione, un anno dopo Jean-Éric Vergne, António Félix da Costa ha eguagliato molti records con tre pole position e tre vittorie consecutive nella stessa stagione e il primo hat-trick (pole, vittoria e miglior giro) a Berlino.

Dal 2015, DS Automobiles sfrutta a pieno le conoscenze acquisite in Formula E per sviluppare i propri modelli elettrificati che sono un riferimento nelle loro rispettive categorie. Le scelte tecnologiche per i motori elettrici, le batterie, il controllo della potenza e la gestione dei software sono ereditati proprio dall’esperienza nelle competizioni. DS 3 CROSSBACK E-TENSE, caratterizzata da una raffinatezza senza eguali per un modello 100% elettrico e DS 7 CROSSBACK E-TENSE 4×4 300 e DS 7 CROSSBACK E-TENSE 225, ibrido ricaricabile con delle emissioni di CO2 a partire da 30 gr, portano già DS Automobiles ai massimi livelli tra i brand multienergie.

Il trasferimento di tecnologia, applicata a un utilizzo su strada, permettono un grande passo avanti nell’efficienza affinché la “Haute Couture Electrique” divenga “Haute Performance Electrique”. DS Automobiles continuerà il processo di elettrificazionbe con il prossimo arrivo di DS 9 E-TENSE, una gamma di berline ibride ricaricabili fino a 360 cavalli di potenza. A partire dal 2025, tutti i nuovi modelli del brand saranno unicamente elettrificati.

« Abbiamo dimostrato che la tecnologia vincente non teme nessun confronto, neanche quando ci si trova davanti a una sfida che sembra impossibile. In un mercato premium che ha chiuso i primi 8 mesi dell’anno con un -36,5%, DS Automobiles è cresciuta del +16,1%!

La Formula E rappresenta per noi un laboratorio di ricerca e sviluppo fondamentale per continuare a migliorarci nelle tecnologie di elettrificazione che poi mettiamo a disposizione dei clienti e che ci ha permesso di diventare leader, nel primo semestre, della classifica europea dei brand multienergie per consumi di CO2, con una media di 79,9 g/Km, mentre nessuno è riuscito a scendere sotto i 110. Anche l’Italia ha dato il proprio contributo, entrando nella top 10 dei brand per immatricolazioni sia nel mercato dei veicoli full electric che in quello degli ibridi Plug-In, totalizzando 570 immatricolazioni che corrispondono al 20% delle nostre vendite totali.»

Francesco Calcara, Managing Director di DS Automobiles Italia.

 

DS TECHEETAH difenderà ancora i suoi titoli nella prossima stagione, sempre con António Félix da Costa e Jean-Éric Vergne.