Ford Italia presenta The W Track

0
658

Sia nel mondo reale sia in quello dei videogiochi, le donne sono spesso penalizzate per il semplice fatto di essere donne. E lo dimostrano questioni come il gender pay-gap o la scarsa presenza di donne nelle corse professionali. Nonostante questo scenario, tuta, guanti, casco e controller iniziano a entrare con interesse e curiosità nella vita delle donne, pronte a scendere in pista mettendo alla prova le loro abilità, per un’esperienza indimenticabile all’insegna dell’adrenalina pura.

 

Nasce da questi presupposti “The W Track”, il progetto sviluppato da Ford Italia – in partnership con Autodromo Nazionale Monza e Assetto Corsa, videogame realizzato da Kunos Simulazioni – orientato alla gender equality nel settore del sim-racing: in occasione della Giornata Internazionale della Donna, è stata creata un’edizione speciale del leggendario circuito italiano per simulare l’impegnativo percorso di carriera delle donne in questo campo, The W Track.

 

Siamo molto orgogliosi di presentare The W Track, un progetto che trascende sé stesso e lancia un messaggio molto forte, volto a promuovere l’inclusività e la parità di genere, aprendo un varco d’accesso universale a uno dei mondi più competitivi e divertenti di sempre, quello degli eSports” afferma Fabrizio Faltoni, Presidente e A.D. di Ford Italia

 

Il dibattito

 

L’iniziativa, che ha ricevuto il supporto del Consiglio per le Pari Opportunità del Consiglio regionale della Lombardia, vede coinvolti, in una tavola rotonda, diversi esponenti del mondo istituzionale, automotive e gaming, tra cui: Fabrizio Faltoni, Presidente e AD di Ford Italia; Alessandra Zinno, D.G. Autodromo Nazionale Monza; Giuseppina Fusco, Vice Presidente ACI e Presidente AC Roma; Enrico Gelfi, Fondatore Osservatorio Italiano E-sports; Valerio Piersanti, Vice President Licensing and Partnerships Kunos Simulazioni; Letizia Caccavale, Presidente del Consiglio per le Pari Opportunità del Consiglio regionale della Lombardia.

 

Moderati dalla giornalista Maria Latella, i protagonisti del confronto hanno posto l’accento sul problema della parità di genere nel nostro Paese, partendo proprio dalla presenza femminile nel mondo degli eSports, fatto di luci ed ombre.

 

Negli ultimi anni, infatti, si è registrato un aumento significativo delle donne nel mondo del sim-racing ma non abbastanza da essere rappresentativo, se si considerano le competizioni professionali dove, invece, è preponderante la presenza maschile, di età compresa tra 21 e i 34 anni[1].

 

La disparità di genere, che comporta un inevitabile gap sociale, si accompagna a situazioni di deficit in cui l’universo femminile è costretto a confrontarsi continuamente nel mondo del lavoro e nelle discipline sportive, senza la possibilità di disporre di un modello vincente di riferimento. Inoltre, in diversi ambiti, si assiste ancora a una sottorappresentazione del mondo femminile in posizioni di vertice, con un divario salariale di genere che sembra essere ormai diventato fisiologico.

 

Commenta Alessandra Zinno, Direttore Generale di Autodromo Nazionale Monza: “La partnership con Ford e Assetto Corsa nasce dalla sintonia e da unità di vedute tra i tre brand su questi temi. Associare il nome di due aziende che hanno il loro core business in ambito automotive a un progetto di rilevanza sociale, non prettamente ancorato a dinamiche di pista, può diventare un punto di partenza per lo sviluppo futuro di altre proposte condivise”.

 

Commenta Valerio Piersanti, Vice President Licensing and Partnerships Kunos Simulazioni: “Abbiamo accolto con entusiasmo la proposta di Forddi lavorare su questo progetto, e grazie alla versatilità di Assetto Corsa abbiamo potuto dare vita a questa modifica virtuale dell’Autodromo di Monza. La nostra community di Sim Racer sa apprezzare il talento e la passione indipendentemente dal genere, e perciò crediamo che il mondo degli eSports possa rappresentare un modo coinvolgente per abbattere barriere per il mondo femminile che non hanno ragione d’esistere”

 

Dalle parole ai fatti: Ford W University

 

Dalle corse reali a quelle virtuali, l’obiettivo di Ford è quello di creare il team più inclusivo del mondo degli eSports partendo da Fordzilla, il team costruito sull’heritage Ford nel mondo delle corse reali, per gareggiare ai massimi livelli anche in quelle virtuali e che, al momento, vede una sola esponente femminile nel roster di corridori, la capitana Sara Stefanizzi (aka Kurolily).

 

L’iniziativa Ford a sostegno delle donne non si esaurisce con The W Track ma prosegue con altri due appuntamenti, volti a ispirare e qualificare una generazione diversa di futuri corridori: nei prossimi mesi prenderà vita, infatti, il progetto Ford W University, giornate di corsi di guida sportiva su pista reale e virtuale riservate alle donne, con il supporto dei team di piloti della Ford Driving University e dei migliori sim-racers professionisti. La testimonianza di un impegno concreto che Ford Italia vuole portare avanti, al di là della ricorrenza dell’8 marzo.

 

Il fatto che ci sia solo una donna nel Team Fordzilla è una nostra mancanza. Sappiamo che le future pro-gamers sono là fuori ma non le abbiamo cercate abbastanza. È chiaro che dobbiamo fare le cose in modo diverso. Non possiamo vincere la corsa senza nemmeno iniziarla e per questo abbiamo deciso di scendere in pista organizzando delle giornate di training dedicate alle donne” afferma Fabrizio Faltoni, Presidente e A.D. di Ford Italia.

 

L’impegno di Ford Motor Company

 

Per più di un secolo, il marchio Ford è stato pioniere nell’offrire opportunità alle persone, indipendentemente da razza, sesso, abilità, orientamento sessuale e ceto sociale, creando una cultura di appartenenza che fonda le sue radici nella diversità intesa come plus capace di generare innovazione e cambiamento. 

 

Non è un caso che, per il quarto anno consecutivo, Bloomberg ha riconosciuto Ford tra le 418 aziende nel suo 2022 Bloomberg Gender-Equality Index in 45 paesi e regioni. 

 

Per quanto concerne, in particolare, il concetto delle diversità, Ford ha l’obiettivo di diventare l’azienda globale più inclusiva e diversificata. La politica di Corporate Social Responsibility (CSR) dell’Ovale Blu affronta anche alcune tematiche che costituiscono gli obiettivi dell’Agenda 2030 lanciata dalle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile. In particolare, con riferimento al goal 5 relativo al raggiungimento della parità di genere, Jim Hackett (ex presidente e CEO di Ford Motor Company) ha condiviso e firmato i principi dell’empowerment delle donne delle Nazioni Unite per conto di Ford Motor Company nel 2020.

 

Il primo di questi principi riguarda la leadership aziendale di alto livello e si focalizza sulla priorità strategica assoluta che rappresenta per l’impresa l’emancipazione delle donne. Le azioni suggerite sono volte a stabilire obiettivi e traguardi a livello aziendale per l’uguaglianza di genere e misurare i progressi attraverso chiari indicatori di performance, riesaminando i requisiti per l’appartenenza al CdA e ad altri comitati aziendali, per rimuovere qualsiasi discriminazione o pregiudizio contro le donne.

 

A sostegno di questa visione, Ford si concentra sull’aumento della retribuzione femminile e sulla creazione di una cultura in cui le donne non siano costrette ad affrontare un maggior numero di ostacoli, rispetto ai loro colleghi uomini, nella loro ascesa professionale.

 

Gender equality e inclusione sono, quindi, valori che accompagnano Ford nello sviluppo di una strategia aziendale capace di abbattere le barriere delle disuguaglianze, a tutti i livelli. In questo ambito si inserisce il progetto Women of Ford, creato dall’Ovale Blu attraverso la formazione di un gruppo di dipendenti che lavora unicamente allo scopo di soddisfare le esigenze delle donne, attraverso il raggiungimento di una vision comune che preveda l’affermazione e la crescita professionale delle donne in ambito aziendale. 

Obiettivo di questa iniziativa è quello di creare un ambiente di lavoro inclusivo che favorisca l’autenticità delle persone e l’uguaglianza sociale. Women of Ford parte da questi presupposti per il conseguimento dei suoi obiettivi strategici, a partire dall’aumento della percentuale delle donne a tutti i livelli aziendali e dal coinvolgimento degli uomini in azienda, promuovendoli a “sostenitori” ed “alleati”.

 

 

Quotes

Letizia Caccavale, Presidente Consiglio Pari Opportunità del Consiglio regionale della Lombardia

Sono lieta di poter portare in questa importante iniziativa il contributo del nostro Consiglio per le Pari Opportunità. Ci accomuna l’impegno concreto e costante nella sensibilizzazione sul tema della parità di genere. Il Consiglio Pari Opportunità ha molto a cuore il tema delle discriminazioni delle lavoratrici madri e con il Premio annuale Parità Virtuosa promuove tutte quelle azioni che aiutano e sostengono le donne, e gli uomini, nella conciliazione vita-lavoro. Esistono e nascono sempre più sul nostro territorio buone pratiche da valorizzare e noi ci impegniamo con entusiasmo nella comunicazione e nella diffusione di tali pratiche nella convinzione che la maternità sia un vero valore sociale e dobbiamo comprenderne la portata

 

Giuseppina Fusco, Presidente AC Roma e Vicepresidente dell’Automobile Club d’Italia

Le donne al volante sono oggi una presenza preponderante sulle nostre strade e le tante esigenze di lavoro e familiari stanno trasformando le donne in “piloti-autisti” sempre più presenti e abili nella guida. Nel mondo dello sport automobilistico, però, le donne sono ancora poche. Basti pensare che in 70 anni di Formula 1 solo in cinque hanno pilotato una monoposto. Quelle che hanno gareggiato in competizioni mondiali sono entrate nel mito, come Michèle Mouton nei rally o Maria Teresa De Filippis e Lella Lombardi in F1. L’esigenza di riconoscere alle donne pari opportunità nella disciplina sportiva – continua Fusco – ha trovato riconoscimento con la costituzione, da parte del Consiglio Mondiale FIA del 2009, della Commissione per le donne nel motorsport (WMC), presieduta proprio da Michelle Mouton. L’ACI, quale Federazione per lo Sport Automobilistico e componente della FIA, promuove l’attuazione delle linee guida tracciate dalla Commissione per favorire l’ingresso e la partecipazione delle donne nello sport, ma è anche impegnato per affermarne la presenza in attività ingegneristiche e tecniche oltreché in compiti manageriali. Non a caso, il Direttore generale dell’Autodromo Nazionale Monza è una donna, così come la Vicepresidente di ACI e numerose manager alla guida di Automobile Club provinciali”.

 

Alessandra Zinno, Direttore Generale di Autodromo Nazionale Monza

Inclusività e sostenibilità sociale sono valori crescenti nella nostra azienda e principi verso i quali prestiamo la massima attenzione. In Autodromo, ricerchiamo una politica di qualità e criteri di equità salariale basati sul merito e sulle competenze, prescindendo dal genere maschile e femminile, senza ricercare criteri aritmetici di parità. Inoltre, nell’ultimo anno abbiamo implementato iniziative che favoriscono un approccio aziendale socialmente sostenibile e forniscono un’immagine diversa del circuito anche ai nostri stakeholder. Tra queste, ricordiamo la collaborazione con alcune cooperative sociali, l’organizzazione di eventi no-profit e l’adesione alla campagna di sensibilizzazione ‘La lotta alla violenza è #AffareNostro’, contro la violenza fisica e verbale sulle donne, in collaborazione con il Comune di Monza. La partnership con Ford e Assetto Corsa nasce dalla sintonia e da unità di vedute tra i tre brand su questi temi. Associare il nome di due aziende che hanno il loro core business in ambito automotive a un progetto di rilevanza sociale, non prettamente ancorato a dinamiche di pista, può diventare un punto di partenza per lo sviluppo futuro di altre proposte condivise”.

Enrico Gelfi, Co-founder Osservatorio Italiano eSports

Con l’OIES siamo stati tra i primi a proporre una ricerca analitica dedicata al rapporto Donne & eSports. Se da un lato è unna buona notizia per noi – che confermiamo il ruolo di trend setter del mercato – dall’altro è una brutta notizia per il movimento – che dimostra di non aver sviluppato la giusta sensibilità per questo argomento. E questa ambiguità si traduce anche nei dati, fatti di luci e ombre. Quello che si evince dai numeri registrati grazie alla collaborazione di Demoskopea Consulting è che, pur scontando diversi limiti e difficoltà, dovute soprattutto al portato culturale della nostra società, il lato femminile dell’eSports garantisce opportunità significative, in particolare sul fronte del marketing. In sintesi: lo spazio per le aziende che vogliono osare di più e distinguersi puntando sulle gamer donne c’è ed è importante”.