Ford e il suo team di eSport Fordzilla hanno presentato all’edizione 2020 di Gamescom una prima mondiale, la racing car virtuale nata da una collaborazione esclusiva tra l’Ovale Blu e la community dei gamers. L’unveiling può essere visto qui.
Il prototipo TeamFordzillaP1 è stato sviluppato con il nome in codice ProjectP1 ed è stato creato grazie alle preferenze dei follower su Twitter durante le diverse fasi di progettazione. I gamers hanno scelto elementi come la posizione del sedile, lo stile dell’abitacolo e la trasmissione, prima che i designer Ford elaborassero le loro interpretazioni del brief.
Dei due progetti proposti per il sondaggio finale, è stato scelto quello realizzato dal designer di esterni Ford Arturo Ariño, che si è aggiudicato la vittoria con l’83,8% dei voti. Sono stati oltre 250.000 i fan che, durante il processo di votazione, hanno partecipato attivamente, segnalando le loro preferenze.
Ispirandosi alla supercar Ford GT, il design di Ariño ha utilizzato feature esclusive come la tecnologia di morphing sulla silhouette dell’auto modificandone le dimensioni, allungandole per offrire maggiore stabilità anche sui rettilinei ad alta velocità di Le Mans, o accorciandole, per affrontare al meglio i circuiti più tortuosi come quello di Monaco. Per gli appassionati che si stanno chiedendo quando potranno guidare la racing car in un videogioco, Ford ha annunciato che al momento sono in corso trattative con un importante sviluppatore del settore gaming per introdurla all’interno di un popolare gioco di corse nel corso del 2021.
Ford ha anche annunciato che costruirà un modello a grandezza naturale del prototipo del Project P1 realizzato dal TeamFordzillaP1 entro la fine dell’anno, e pare che qualcosa abbia già iniziato ad accadere nei suoi studi di design a Colonia, in Germania. Il progetto rientra nell’impegno di Ford nell’applicazione reale dell’approccio out of the box, il pensiero gamificato, che porta a una riflessione innovativa, in grado di sviluppare soluzioni non convenzionali a problematiche concrete, per trasformare alcuni aspetti dell’esperienza quotidiana.