Partita sotto safety car a causa delle condizioni umide dell’asfalto, la corsa nella capitale francese si è conclusa in regime di Full Course Yellow per i tanti incidenti che hanno caratterizzato le fasi finali.
Ad uscirne indenne il pilota DS Techeetah André Lotterer che, scattato dall’ottava piazza, ha saputo approfittare del caos iniziale per portarsi in zona podio e poi rimanerci. Non è invece riuscito a portarsi più avanti della sesta posizione a 6”694 il campione in carica Jean-Eric Vergne, che partiva addirittura quattordicesimo.
A vincere la gara aiutato anche dal primo dei due crash che hanno visto coinvolto Oliver Rowland, dodicesimo alla bandiera a scacchi, è stato Robin Frijns. L’olandese della Virgin, che al traguardo ha definito l’ePrix di Parigi la “corsa più dura della sua vita” ha saputo gestirsi alla perfezione non facendosi cogliere impreparato né nelle fasi neutralizzate dalla vettura di sicurezza, né da quelle in FCY.
Sul terzo gradino del podio un altrettanto concreto Daniel Abt su Audi, a precedere il suo compagno di squadra Lucas di Grassi, autore di una seconda parte di corsa piuttosto aggressiva.
Quinta la Dragon di Maximilian Günther , settima l’Andretti di Antonio Felix da Costa. Ottavo ma anonimo Gary Paffett con la HWA, a precedere la Venturi di Felipe Massa, protagonista di sportellate in centro gruppo in particolare con l’ex collega di F1 Pascal Wehrlein, giunto ad appena un decimo da lui e tra l’altro autore della Super Pole, non fosse stato retrocesso in fondo alla griglia per irregolarità nella pressione minima degli pneumatici.
Il tedesco è stato altresì vittima in gara di un incontro ravvicinato con la Virgin di Sam Bird, undicesimo, dopo aver colpito suo malgrado la BMW Alexander Sims, poi costretta al ritiro.
Tredicesimo posto per la Dragon di José-Maria Lopez, quindi Oliver Turvey su NIO e Sébastien Buemi, precipitato indietro per un contatto in avvio proprio con il vincitore di giornata.
Nei guai per uno scontro anche Mitch Evans, il quale ha dovuto sostituire il musetto della sua Panasonic Jaguar. Incidente a 3 tornate dalla fine perla Mahindra di Jerome d’Ambrosio, classificata come ultima.
Per quanto riguarda gli altri Tom Dillmann della NIO ha saggiato le barriere a 23’ dalla chiusura, mentre la Panasonic Jaguar di Alex Lynn, qui al posto di Nelsinho Piquet è stata tamponata dalla Venturi di Edoardo Mortara.
Fuori anche l’inesistente Stoffel Vandoorne, ex McLaren F1, con la HWA.
Da segnalare che i 45’ più un giro attorno al palazzo Des Invalides sono stati stravolti dalla forte pioggia che si è abbattuta sulla città.
Classifica ePrix Parigi:
1 Robin FrijnsVirgin47m50.510s
2 Andre Lotterer DS Techeetah +1.373s
3 Daniel Abt Audi +3.175s
4 Lucas di Grassi Audi +3.666s
5 Maximilian Gunther Dragon +5.456s
6 Jean-Eric Vergne DS Techeetah +6.694s
7 Antonio Felix da Costa BMW+7.238s
8 Gary PaffettHWA +7.901s
9 Felipe Massa Venturi +10.522s
10 Pascal Wehrlein Mahindra +10.998s