Sul ‘Circuit des Invalides’, tracciato cittadino che prende il nome dal celebre Hôtel costruito nel 1670 su ordine di Luigi XIV per ospitare i soldati feriti delle sue armate, è di scena il sesto appuntamento del Campionato FIA di Formula E. La serie dedicata alle monoposto elettriche ritorna nel cuore di Parigi, terza città più visitata al mondo (nel 2016) con i suoi diciotto milioni di turisti e simbolo indiscusso della cultura e della gastronomia francese. Il semaforo verde si spegnerà, comme d’habitude, alle ore 16:00 locali, e vedrà José María López scattare dalla seconda fila dello schieramento al volante della performante DSV-02 del team DS Virgin Racing. L’asso argentino, desideroso di tornare al successo dopo il weekend chiaroscuro dell’ePrix di Monaco e l’incidente alla 6 Ore di Silverstone che l’ha visto sfortunato protagonista nell’ambito del suo impegno nel WEC, è riuscito a centrare l’accesso alla Super Pole (manche riservata ai cinque driver più veloci), chiudendo in quarta posizione al termine delle qualifiche e riuscendo a guadagnare la terza casella della griglia di partenza nel round conclusivo di quindici minuti. López, nonostante un errore in frenata nel corso delle FP1 che l’aveva costretto a toccare con la sua monoposto le barriere di protezione poste all’esterno della Curva 1, era apparso da subito competitivo chiudendo le prime prove libere del mattino in seconda posizione alle spalle dell’elvetico Sébastien Buemi, fermando il cronometro sul tempo di 1:02.715 (miglior rilevamento tra i piloti in pista con configurazione di potenza massima pari a 170 kW). Secondo posto confermato anche al termine delle seconde libere di trenta minuti, questa volta alle spalle del brasiliano Di Grassi di soli due decimi (1:01.559 il suo tempo): performance incoraggianti, che unite al buon esito delle qualifiche proiettano “Pechito” nella bagarre per le posizioni di vertice. Sabato in salita, invece, per l’altro portacolori DS Performance in Formula E, il britannico Sam Bird. L’esperto pilota di Roehampton, autore nel 2016 del giro più veloce tra i cordoli parigini (1:01.514), ha visto la sua monoposto elettrica fermarsi nel primo settore del tracciato a pochi minuti dal via delle FP1 a causa di un guasto tecnico riguardante il pacco batterie. Rientrato in pista dopo la bandiera rossa (causata proprio dal suo stop), Bird non ha tradito le attese collezionando da subito ottime prestazioni cronometriche e chiudendo le prime libere alle spalle del quintetto di testa. Top 5 agguantata al termine delle FP2, risultato che collocava l’inglese nella terza fila virtuale dello schieramento di partenza. Nella manche di qualifica, però, complice l’estrazione nel Gruppo 1, Bird non è riuscito a chiudere il suo giro a potenza piena (200 kW) in modo soddisfacente, scontando più del dovuto le mutevoli condizioni del circuito cittadino causate dal deposito di polvere sul manto stradale e traducendo quest’assenza di grip in fase di frenata e accelerazione in una frustrante partenza dalla diciottesima posizione – che lo costringerà, naturalmente, a una difficile gara in rimonta.