Francesco Molinari ha vinto con 262 colpi (65 68 64 65, -22) il 73° Open d’Italia, disputato sul percorso del Golf Club Milano (par 71). Di fronte a ai circa 16.000 spettatori entusiasti, ha superato di un colpo l’inglese Danny Willett (263, -21), campione Masters, dopo un acceso duello finale in cui entrambi hanno espresso un golf di altissimo livello. E’ il secondo successo nell’Open del torinese, che si era già imposto nel 2006 sul percorso del Castello Tolcinasco, e il quarto sull’European Tour. Da quando è nato il tour continentale (1972) è il primo italiano a fare doppietta, ma in precedenza la prodezza l’aveva compiuta anche Ugo Grappasonni (1950-1954). Con questo successo, ottenuto alla 292ª gara sul circuito, Molinari rientra tra i primi 50 del world ranking e sale anche dal 41° al 19° posto nella Race to Dubai.
Alle spalle dei due protagonisti si è potuto competere solo per il terzo posto appannaggio con 266 (-18) dello spagnolo Nacho Elvira e l’inglese Chris Paisley. Al quinto con 268 (-16) gli inglesi Richard Bland e David Horsey. Non hanno mai trovato il passo giusto lo spagnolo Rafael Cabrera Bello e lo svedese Rikard Karlberg, campione uscente, 12.i con 270 (-14), l’inglese Chris Wood e il tedesco Martin Kaymer 20.i con 272 (-12), e l’iberico Miguel Angel Jimenez, 38° con 276 (-8).
A metà classifica Nicolò Ravano, 30° con 273 (-11) e risalito con un 66 (-5), e più indietro Nino Bertasio, 45° con 277 (-7), Andrea Pavan, 61° con 280 (-4), e Renato Paratore, 71° con 282 (-2).
Francesco Molinari e Danny Willett, che disputerà la prossima Ryder Cup, hanno iniziato la volata finale appaiati al primo posto. L’azzurro ha avuto una partenza fulminea con un eagle e un birdie e ha subito messo in difficoltà l’avversario che poi è stato costretto a un vano inseguimento. Molinari ha portato il suo vantaggio fino a quattro colpi, poi tutto è ritornato in ballo alla buca 13 per un suo bogey che si è combinato con un birdie dell’inglese, il quale alla successiva si è portato a un colpo. Nel finale però Molinari ha mantenuto la calma e l’esiguo vantaggio.
Ha dichiarato a caldo il vincitore: “Sono state due giornate interminabili, ma non poteva esserci finale migliore. Sono felicissimo e stravolto. Nelle ultime buche non avevo più energia e nemmeno il controllo dei colpi. Ho concluso il torneo guidato dall’istinto. Contro un campione come Willett non ci si può mai rilassare e io ho sbagliato ad allentare la tensione alla 12ª buca, quando avevo quattro colpi di vantaggio. Con uno solo di margine ho vissuto le stesse sensazioni delle due Ryder Cup giocate. Non voglio che questa vittoria resti un episodio isolato e lavorerò per continuare il mio percorso di crescita”.
Al torinese è andato un assegno di 500.000 euro su un montepremi di tre milioni di euro, il doppio rispetto alla precedente edizione, che diventeranno sette milioni dall’anno prossimo fino al 2027 nel quadro del Progetto Ryder Cup 2022. Ha ricevuto, inoltre, anche il trofeo e un orologio Rolex:
La premiazione – Alla premiazione, al termine della quale il pubblico ha intonato l’inno nazionale, sono intervenuti Franco Chimenti, presidente CONI Servizi e FIG, Roberto Maroni, Presidente Regione Lombardia, Roberto Scanagatti, Sindaco di Monza, Gianpaolo Marini, Amministratore Delegato Rolex Italia, Armando Borghi, presidente GC Milano, David Williams, Tournament Director European Tour, Alessandro Rogato e Barbara Zonchello, Presidente e Direttore del Comitato Organizzatore.
“Sono all’apice della gioia – ha detto Franco Chimenti – e voglio ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a rendere indimenticabile questo Open. Mi complimento con Francesco, grande patrimonio del golf e dello sport italiano, che ha avuto il merito di riuscire a superare un campione immenso come Willett. E’ stata una manifestazione unica, che ha messo in evidenza valori del golf come l’etica, la lealtà e il rispetto dell’avversario”.
Le presenze: 47.000 mila spettatori nelle quattro giornate – Nonostante il maltempo abbia condizionato l’afflusso nelle prime due giornate, sono stati complessivamente 47.000 gli spettatori (soltanto 3.000 in meno del 2015) che hanno seguito l’Open: 3.000 nella prima giornata, 8.000 della seconda, 20.000 nella terza e 16.000 nella quarta. Con 20.000 spettatori è stato battuto il record di presenze in un solo giorno: il precedente nell’ultimo giro dello scorso anno con 16.000.