Go Duster: è il tormentone dell’inverno automobilistico

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Roma – Santo Stefano di Sessanio, andata e ritorno. La bellissima roccaforte ai piedi del Gran Sasso ha ospitato il test drive nazionale del nuovo Dacia Duster, il best seller del costruttore rumeno ma di proprietà Renault. Del quale, ovviamente, utilizza tutta la tecnologia…

In poco più di sei anni, di Duster, in Italia, ne sono stati venduti la bellezza di 135.000, alla faccia della crisi. Il punto forte di questo crossover? E’ sempre stato il rapporto qualità/prezzo davvero interessante e conveniente. Rapporto che la vettura conferma anche nel MY 2018 visto e considerato che è cambiato tutto tranne il… prezzo. L’entry level, infatti, è di 11.900 euro ma, con quattro allestimenti disponibili sul mercato italiano (adesso si chiamano Access, Essential, Comfort e il top di gamma Prestige), diciamo che spendendo dai 13,500 ai 14,500 euro ci si mette alla guida di un Duster di buon livello. Provare per credere, negli ultimi due week end del mese di gennaio dedicati al porte aperte.

Sotto il cofano, in attesa che arrivi anche la versione GPL, il benzina 1.6 SCe 115 CV (disponibile sia sulla versione 4×2 sia sul 4×4), e il diesel 1.5 dCi disponibile con una potenza di 90 CV per la versione 4×2 e con 110 CV nelle versioni 4×2 e 4×4. La motorizzazione da 110 CV (sulla versione 4×2) è disponibile anche con il cambio automatico a doppia frizione EDC. Ecco, quest’ultimo, secondo noi, è un punto a sfavore del nuovo Duster: perché, infatti, non poter avere una trasmissione automatica anche sulla versione 4×4? Certo, le motivazioni saranno di tipo tecnico/produttivo, ma probabilmente questa mancanza lo penalizza un po’.

Durante la nostra prova, il nuovo Duster ci ha davvero stupidi in fuori strada dove, con la versione 4×4 soprattutto, ha dato il meglio di sé disimpegnandosi anche nelle condizioni più difficili mentre in strada, dopo i 145/150 km/h, diventa un po’ rumoroso.

Dal punto di vista estetico, le parti più belle, secondo noi, sono il laterale dove spicca una presa verticale che da’ una certa eleganza alla vettura), e il frontale (bella la nuova calandra); il posteriore, invece, è diventato un po’ troppo “comune” (il disegno dei gruppi ottici ricorda tremendamente quello del “Rinnegato”).

Per quanto riguarda gli interno, i designer sono partiti da un foglio bianco per ridisegnarli completamente. Il parabrezza portato in avanti offre una sensazione di maggiore spaziosità. Particolare attenzione è stata data all’acustica potenziando sia l’audio sia l’isolamento. I materiali sono qualitativamente superiori come anche le finiture.

La nuova plancia a forma di S e la console centrale integrano uno schermo Media Nav posizionato più in alto e orientato verso il conducente, migliorandone la fruibilità.

Maggiore comfort della posizione di guida grazie alle molteplici regolazioni: volante regolabile in altezza e profondità, sedile conducente con regolazione lombare, nuovo bracciolo centrale, sedili con seduta allungata di 20 mm completamente ridisegnati, più avvolgenti, che assicurano un miglior sostegno laterale in curva. Grazie al sistema Keyless entry sarà possibile aprire e chiudere le portiere senza dover cercare la chiave aumentando il comfort.

Gli interni hanno ancora più carattere e qualità grazie al nuovo quadro strumenti TFT (thin-film transistor) e ai tre comandi per la climatizzazione automatica che riprendono la forma delle bocchette di aerazione posizionate sopra la plancia. La consolle centrale integra nuovi comandi a forma di tasti di pianoforte, per una maggiore ergonomia e modernità, valorizzata dalla grana più raffinata e l’aspetto più opaco.

Dispone, infine, di 27,6 litri di vani portaoggetti suddivisi nell’abitacolo, tra cui un nuovo scomparto situato sotto il sedile del passeggero, con una capacità di 2,8 l.

Il volume del vano bagagli, sotto la cappelliera è di 478 litri per la versione 4X2 e di 467 litri per la versione 4X4 mentre il volume massimo, con la panca posteriore ripiegata, è di 1.623 litri.