Vittoria per Thomas Paperini e Trofeo nelle mani di Alessandro Ciardi. I verdetti dell’ultima prova di GR YARIS RALLY CUP, all’ACI Rally Monza, quella che è stata anche l’ultimo atto del Campionato del Mondo Rally.
E’ stato un finale rocambolesco, anche da cardiopalma, con l’esito di una stagione che si è giocato sugli ultimo poco più di quattordici chilometri della prova finale di giornata, dentro l’autodromo. Il classico “uomo partita” è stato Thomas Paperini, in coppia con Fruini, che dopo la solare prestazione offerta alla gara precedente di Modena (il suo debutto nel Trofeo) si è riproposto in quest’ultima occasione stagionale alzando l’asticella dalla seconda posizione di Maranello conquistando di forza il successo.
Paperini è stato anche arbitro inconsapevole per la corsa al titolo, che di fatto ha incamerato il suo conterraneo Alessandro Ciardi, con alle note Andrea Cecchi, fermatisi dopo tre prove per un’uscita di strada, di fatto aprendo virtualmente la strada al valtellinese Marco Gianesini, affiancato da Sabrina Fay che sino all’ultimo ha tentato la vittoria di gara che gli avrebbe consentito il successo nel trofeo.
L’ultima “piesse” ha fatto scorrere i titoli di coda e messo tutti d’accordo: classico “colpo di reni” del giovane “under” Angelo Grossi, seguito al finlandese Teemu Manninen, con Paperini terzo ma soprattutto con Gianesini attardato di circa 20”.
Ciardi si è dunque visto consegnare il titolo pur avendo alzato bandiera bianca, dopo una stagione comunque sempre al comando. Passato al comando con un’azione di forza nella prima prova a luglio del Rally di RomaCapitale ha poi saputo tenere in mano la situazione, nonostante il resto del trofeo disputato in modo altalenante, soprattutto cercando di trovare il miglior feeling con la vettura e con tutte gare a lui nuove. Il GR Yaris Rally Cup ha confermato il valore di Marco Gianesini, secondo nello score assoluto, spesso condizionato da diverse punte di sfortuna, ma anche stimolato dalle due vittorie del “1000 Miglia” e del “2 Valli” e soprattutto ha dato modo alla filiera verde di mettersi in evidenza in palcoscenici importanti. Il premio riservato agli “under 23” è andato nelle mani di Angelo Pucci Grossi, riminese figlio d’arte Angelo Grossi (il padre “Pucci”, scomparso prematuramente nel 2016, è stato uno dei grandi interpreti delle gare su terra italiane), che ha debuttato da pilota soltanto lo scorso luglio. Grossi ha trovato nel novarese Federico Romagnoli un valido antagonista, certamente vincolato nell’esito finale dal ritiro per incidente al precedente impegno di Modena. A Romagnoli è rimasta la soddisfazione di salire al terzo posto finale di Trofeo.
Tra le squadre ha prevalso la HMI-Finiguerra, grazie alle prestazioni di Grossi stesso e del convincente Manninen.
Una media di undici partecipanti a gara, una bassa percentuale di ritiri per lo più dovuti a incidenti, grande agonismo, un montepremi importante ed una grande attenzione generale per il mezzo utilizzato, a trazione integrale riproponendo la filosofia delle vetture derivate dalla serie, altamente propedeutiche, sono stati i caratteri del primo anno del trofeo. Per il 2022 si annunciano nuovi stimoli e nuove sfide, con la previsione di portare l’interesse anche alle gare su terra.
Classifica di gara: 1. Paperini-Fruini in 1h 05’58”3; 2.Gianesini-Fay+29.6; 3.Romagnoli-Cecchetto+31.0; 4.Grossi-Cardinali+34.8; 5.Manninen-Sillanpaa+42.5; 6.Colpani-De Montis+4:36.4; 7.Moretti Grimaldi+8:04.5; 8.Raffetti-Codenotti +11.56.7.
Classifica di Campionato: 1. Ciardi 125 punti; 2. Gianesini 121; 3. Romagnoli 91.
Classifica Under 23: 1. Grossi; 2. Romagnoli.