Quando pensiamo ad un mezzo commerciale il primo pensiero va alla capacità di carico, sia in termini di portata che di volume utile. Inoltre, pensando ad un mezzo da lavoro, ci viene in mente l’aspetto della robustezza, l’affidabilità ed anche dei consumi. Non ci si immagina mai che possa avere una finalità agonistica, non lo si concepisce mai come un mezzo con il quale confrontarsi in vere e proprie competizioni. Eppure…
Probabilmente abbiamo relegato le competizioni a tutt’altro ordine di cose, ma i primi automobilisti di inizio novecento non la vedevano proprio così; le nuove prospettive di sviluppo aperte grazie all’invenzione dell’automobile e dei suoi derivati rappresentavano un continuo terreno di confronto, quasi come se tutto fosse competizione, una continua lotta per arrivare primi a stabilire nuovi record. Una sfida senza tregua, dove ci si confrontava principalmente sulla velocità, ma anche sull’affidabilità, sui consumi e sulla capacità di trasportare merci.
È così che, da lunedì 17 settembre 1900 fino a sabato 22 settembre, a Parigi prendeva il via quella che possiamo considerare come la prima gara per mezzi commerciali della quale, al momento, abbiamo documentazione certa.
Trattandosi di veicoli commerciali, la gara non poteva che partire di lunedì mattina e terminare di sabato, ultimo giorno lavorativo della settimana (all’epoca ancora considerato un giorno lavorativo al pari del lunedì).
La competizione era riservata ai “poids légers” (veicoli dal peso leggero) per le loro ridotte dimensioni e contenute capacità di carico. La cronaca dell’epoca racconta di una gara abbastanza locale, aperta ai soli piloti francesi, perché all’epoca degli albori dell’automobilismo non era pensabile organizzare un evento internazionale.
La manifestazione, che si presenta particolarmente impegnativa, come detto, era articolata su ben cinque giorni di gara, durante i quali gli undici partecipanti iscritti ingaggiavano sfide che mettevano a dura prova meccaniche e telai lungo le vie di Parigi già all’epoca molto trafficate, tra carrozze, pedoni e cavalieri. Il percorso della gara si snodava su tre diversi tipi di tracciati: 300 chilometri da percorrere in città, nelle strade di Parigi, 34 su strade dipartimentali e ben 350 chilometri sulla pista del lago di Daumesnil, a sud est della capitale francese. Venivano praticamente simulati tutti i tipi di difficoltà che si potevano incontrare nel trasporto e distribuzione delle merci. Nulla pare lasciato al caso.
La gara è resa molto attuale dal fatto che tra gli iscritti figuravano anche due veicoli commerciali mossi da un motore elettrico oltre ai nove con motore a benzina: centoventi anni dopo possiamo dire che mancavano solo le versioni ibride per essere pienamente al passo con i tempi. La giuria si prese quasi tre settimane per effettuare tutti i controlli dei tempi e stilare la classifica; la premiazione avvenne il 16 ottobre, quasi un mese dopo la fine della gara.
Il primo posto venne attribuito a pari merito all’equipaggio della PEUGEOT Type 22 e della Dion-Bouton, seguiti da una Vermoreil, a sua volta seguita dall’elettrica della Société des véhicules électriques.
Se non fosse per il fatto che soltanto uno dei marchi che in quel settembre del 1900 hanno partecipato alla gara tra veicoli commerciali è ancora saldamente presente sul mercato, la potremmo raccontare come una gara svoltasi ieri.