Il 2018 si è chiuso sotto il segno dell’ibrido per Hurry!, portale di riferimento per la mobilità online nato nel 2014 in virtù di una collaborazione con ALD Automotive. Hurry! ha orientato in maniera chiara la sua proposta verso le alimentazioni alternative, ibrido in primis, raccogliendo il deciso consenso dei suoi clienti.
Le vetture dotate di questa motorizzazione, ordinate sulla piattaforma ecommerce attraverso la formula del noleggio a lungo termine (Nlt), lo scorso anno hanno raggiunto il 27,3% del totale, risultando tre volte più apprezzate rispetto a quelle benzina (11,3%). La conferma arriva anche sfogliando la classifica delle auto più noleggiate nel 2018 su www.the-hurry.com, capitanata proprio da tre modelli ibridi: Mini Cooper S E Countryman ALL4 plug in Hybrid, Toyota CH-R Hybrid e Toyota Yaris Hybrid. Un buon posizionamento anche per le alimentazioni alternative a gas, gpl e metano, che al momento rappresentano il 7,6% degli ordini dei clienti, con la Audi A3 a metano tra i primi dieci modelli più noleggiati.
“L’avanzata del noleggio a lungo termine, abbinata alla progressiva affermazione delle motorizzazioni alternative, trova conferma nei numeri registrati da Hurry. L’azienda, sebbene sia una giovane realtà nel panorama italiano, colleziona mese dopo mese risultati positivi. La certezza di guidare sempre un’auto nuova, insieme alla manutenzione programmata e ai tanti servizi inclusi nel canone mensile, oltre a garantire una mobilità ‘zero pensieri’ contribuisce in maniera tangibile alla riduzione delle emissioni di CO2. Se si sommano i vantaggi legati all’alimentazione ibrida, che in alcuni comuni viene agevolata in termini di parcheggi e ZTL, risulta chiaro perché stia diventando un trend di successo” ha dichiarato Alberto Maria Cassone, presidente di Hurry!.
Oltre 5.000 le auto vendute complessivamente da Hurry! nel 2018 (tra Nlt, Usato, Km zero e Ricaricar), con un aumento del +53% rispetto all’anno precedente. Il solo noleggio a lungo termine ha registrato ordini del +40% sul 2017. Il volume transato dall’azienda si aggira intorno agli 80 milioni di euro.
“Nel 2019 lavoreremo a un’ulteriore semplificazione dell’accesso alle nostre offerte, aggiungendo nuove formule di mobilità che consentiranno ad Hurry! di confermarsi ancora una volta pioniere della mobilità, mantenendo immutato il vantaggio competitivo costruito negli ultimi quattro anni”, ha concluso Cassone.