Il CEO di Automobili Lamborghini, Stefano Domenicali, scelto dall’Harvard Business School per indirizzare il programma di General Management Executive Education

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Il Chairman e Chief Executive Officer di Automobili Lamborghini, Stefano Domenicali, è stato invitato dall’Harvard Business School di Boston come speaker d’eccezione all’interno del suo programma di Executive Education. Nella lecture, Domenicali ha presentato ai partecipanti del General Management Program (GMP) la storia leggendaria del marchio e discusso le dinamiche che hanno condotto la Casa di Sant’Agata Bolognese ad essere oggi protagonista nel segmento luxury dell’automotive mondiale. Il corso, diretto dal Prof. Stefan Thomke, a cui partecipano 143 selezionati executives provenienti da tutto il mondo, ha l’obiettivo di prepararli a posizioni di senior leadership all’interno delle rispettive organizzazioni. 
 
Con Domenicali Lamborghini ha cambiato passo già nel 2017, raggiungendo per la prima volta il fatturato di un miliardo; poi nel 2018, con il lancio del Super SUV Urus, è letteralmente decollata: vendite, fatturato e redditività hanno raggiunto livelli senza precedenti nella storia del marchio. Il fatturato, anno su anno, è cresciuto del 40%, passando da 1.009 milioni a 1.415 milioni nel 2018. Le consegne ai clienti sono aumentate del 51%, per un totale di 5.750 unità nel 2018 e con vendite record su tutti i principali mercati. Per il 2019 saranno oltre 8.000 le vetture consegnate in tutto il mondo, grazie a Urus che ha conquistato il 70% di clienti nuovi. Lamborghini vanta anche una leadership assoluta nei social del settore automotive: è passata sempre nello stesso periodo da qualche milione agli attuali 23.6 milioni di followers su Instagram e in generale vanta una fanbase di più di 38 Milioni di appassionati in tutto il mondo. Importanti anche le vittorie nel Motorsport: la Casa del Toro è stata l’unica azienda al mondo ad aver raccolto nel 2018 e 2019 la doppia vittoria alla 24 Ore di Daytona e alla 12 Ore di Sebring.
 
Stefano Domenicali commenta: “Per noi è un grande privilegio poter rappresentare il Made in Italy ed essere chiamati come riferimento all’interno di un colosso del sapere mondiale. Oggi Lamborghini non è solo sinonimo di eccellenza tecnologica, di design e di innovazione, ma è diventata un vero e proprio trend-setter nel segmento del lusso.
 
Federica Sereni, Console Generale d’Italia a Boston, aggiunge: “L’incontro che il CEO di Lamborghini ha avuto oggi a Boston è la conferma dell’apprezzamento di cui godono l’Italia e le sue imprese negli Stati Uniti. Le aziende italiane ed in particolare quelle del settore automobilistico sanno infatti coniugare passione, tradizione, ricerca e innovazione in maniera unica al mondo. Non deve sorprendere- prosegue la Console Generale – che a Boston, dove il settore della ricerca e dell’innovazione tecnologica è tra i più avanzati, la storia ed il futuro di Lamborghini abbiano suscitato grande interesse tra gli studenti di una delle più prestigiose università a livello mondiale“.