Il Gruppo Volkswagen conferma le previsioni per il 2020 e ribadisce gli investimenti futuri

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Lo sviluppo dell’Azienda nell’anno fiscale in corso ha chiaramente risentito degli effetti legati alla pandemia da COVID-19, nonostante il business abbia iniziato a riprendersi nella seconda metà dell’anno. Le consegne nel mondo nei primi otto mesi del 2020 sono diminuite del 21,5%, arrivando a 5,6 (anno precedente: 7,1) milioni di veicoli. Il Gruppo ha performato meglio del mercato, con una crescita della quota di mercato globale dello 0,4% rispetto all’anno precedente, raggiungendo il 13%. I brand premium e di lusso hanno fatto segnare un calo più contenuto durante la crisi rispetto ai brand di volume e alla divisione Truck & Bus. La Cina, mercato principale per il Gruppo, ha visto la minor contrazione regionale delle consegne, 11,5%, alla fine di agosto. In questo mercato, per ogni cinque nuove vetture circa una è del Gruppo. Nello stesso periodo, l’Azienda ha registrato il maggior calo, pari al 30,9%, nel mercato domestico dell’Europa Occidentale, colpito più duramente dalla pandemia da COVID-19. Ciò nonostante, anche in quest’area la quota di mercato è cresciuta di 0,8 punti percentuali, arrivando al 23,7%. Alla fine del secondo trimestre la liquidità netta della Divisione Automotive è arrivata a un risultato solido di 18,7 miliardi di Euro. La riduzione dello stock ha contribuito significativamente in tal senso.

Il Gruppo ha implementato un programma in 100 punti per mantenere stabili le catene di approvvigionamento e garantire la fornitura dei prodotti a Concessionari e clienti. L’Azienda ha inoltre tenuto fede al proprio impegno di responsabilità sociale, per esempio convertendo una
ex-fabbrica in ospedale temporaneo in Sudafrica, producendo respiratori e mascherine mediche e donando generi di soccorso per 40 milioni di Euro. Sono stati attivati ampi programmi di supporto per i partner commerciali. Il CEO ha ringraziato i collaboratori per il loro impegno. “I 670.000 collaboratori del Gruppo hanno dato prova di tutta la loro capacità durante la pandemia da Coronavirus” ha dichiarato Diess.

Il Gruppo si attende che gli ordini e le consegne di settembre siano in crescita rispetto all’anno precedente e prevede che il trend positivo possa continuare per il resto del 2020. Di conseguenza, Volkswagen ha confermato il proprio obiettivo di rimanere redditizio considerando tutte le attività del Gruppo e di riportare un risultato operativo positivo nel 2020. “Tutte le previsioni a medio e lungo termine devono continuare a tener conto di notevoli incertezze, e dipenderanno dall’evoluzione della pandemia” ha aggiunto Diess.

In occasione dell’Annual General Meeting il Consiglio di Amministrazione e il Consiglio di Sorveglianza hanno proposto una distribuzione dei dividendi pari a 4,80 Euro per azione ordinaria e 4,86 Euro per azione privilegiata. L’Azienda ha quindi rivisto il dividendo proposto precedentemente annunciato per l’anno fiscale 2019, in origine 6,50 Euro per azione ordinaria e 6,56 Euro per azione privilegiata. I rimanenti utili netti non distribuiti, pari a 855 milioni di Euro, saranno riportati nell’esercizio del prossimo anno. Spiegando le motivazioni, Diess ha dichiarato: “La decisione non si basa su una mancanza di solidità finanziaria del Gruppo. Il dividendo proposto originariamente teneva conto dei buoni risultati dell’anno finanziario 2019. La nuova proposta considera l’enorme impatto che la pandemia ha avuto e continua ad avere sulla nostra Azienda”.

Dichiarazioni su aree strategiche e Marche

Per quanto riguarda il business dei veicoli commerciali, il focus è sull’implementazione della strategia Global Champion, per fare ancor più leva sulle sinergie tra Scania e MAN e sfruttare ulteriormente il potenziale d’efficienza. “All’interno del Consiglio di Amministrazione del Gruppo, Gunnar Kilian ha assunto la responsabilità della Divisione Truck & Bus e sta sistematicamente affrontando la ristrutturazione del business legato ai camion. Insieme al nuovo CEO di TRATON, Matthias Gründler, e al nuovo CEO di MAN, Andreas Tostmann, l’attenzione sarà sul miglioramento dell’efficienza di MAN” ha affermato Diess, che ha definito una possibile acquisizione di Navistar, produttore statunitense di camion, un passo importante per l’implementazione della strategia.

Riferendosi all’elettrificazione di Porsche, Diess ha dichiarato: “È il brand che, fra tutti, ha adottato la più ambiziosa strategia di elettrificazione. Porsche stima che al più tardi entro il 2025 oltre la metà delle nuove Porsche sarà elettrificata, in altre parole saranno alimentate esclusivamente a batteria o in versione ibrida plug-in”.

Descrivendo il ruolo di Audi, il CEO del Gruppo Diess ha affermato: “Essere la punta di diamante del Gruppo sotto l’aspetto tecnico e tecnologico è l’obiettivo di Audi e del nuovo Consiglio di Amministrazione guidato da Markus Duesmann. Il nuovo team è al lavoro dalla scorsa primavera, con l’ambizione di riportare Audi al vertice del mercato premium nel mondo”. Il progetto Artemis, guidato da Alexander Hitzinger, è di particolare rilevanza. “Artemis svilupperà un’auto elettrica di nuova generazione e sta lavorando insieme a Car.Software.Org per sviluppare il relativo software E3 2.0, che sarà esteso a tutto il Gruppo”. Artemis sarà il primo veicolo a utilizzare VW.OS, il sistema operativo del Gruppo Volkswagen. Per questa ragione, Artemis ha stretti legami con Car.Software, organizzazione che riunisce le competenze software del Gruppo già esistenti e le acquisizioni in questo campo.

Diess ha così descritto l’attuale situazione dei brand Sports & Luxury: “I nostri modelli di lusso Bentley, Lamborghini e Bugatti stanno affrontando la crisi estremamente bene. Gli ordini di Ducati nel business motociclistico sono notevolmente in crescita rispetto allo scorso anno”.

Rispetto al core brand Volkswagen, Diess ha fatto riferimento al lancio dei primi due modelli basati sulla piattaforma modulare per l’elettrico (MEB): “Il lancio della ID.31 è fondamentale per il futuro di Volkswagen e per il raggiungimento degli obiettivi climatici. Sono state ordinate oltre 30.000 unità di questo modello completamente elettrico. Sulla scia della ID.3, la scorsa settimana il nuovo CEO della marca Volkswagen, Ralf Brandstätter, ha presentato la ID.42, il secondo membro della famiglia ID. La ID.4 è un’auto globale che sarà lanciata quasi in contemporanea in Europa, in Cina e negli Stati Uniti”.

Diess si è congratulato con ŠKODA, che quest’anno celebra il 125° compleanno, per il feedback positivo sul suo primo modello basato sulla piattaforma modulare per l’elettrico MEB. ŠKODA ha infatti appena presentato ENYAQ3, il primo SUV elettrico, che incarna i tipici valori della Marca: tecnologie convincenti, spazio in abbondanza e un ottimo rapporto qualità/prezzo. “Auguro al nuovo CEO Thomas Schäfer ogni successo nell’aumentare la conoscenza e la diffusione dei valori ŠKODA”.

Il CEO del Gruppo si è soffermato anche sulla direzione delle marche SEAT e CUPRA: “SEAT è sinonimo di prodotti accattivanti e con CUPRA si sta inoltrando in segmenti di prezzo più elevati. CUPRA diventerà un brand automobilistico elettrico ed elettrificato che affascina grazie a un design emozionante, tecnologia all’avanguardia e un aspetto moderno e urbano. L’elettrificazione di CUPRA inizia con la CUPRA Leon ibrida plug-in4 e la full electric el-Born5, che sarà lanciata l’anno prossimo”.

Secondo Diess, lo scorso anno sono state prese decisioni fondamentali per il posizionamento del brand Volkswagen Veicoli Commerciali. “Il cambiamento probabilmente più radicale all’interno del Gruppo sta avvenendo ad Hannover, nel settore dei veicoli commerciali leggeri. Grazie alla definizione della partnership con Ford, all’elettrificazione del Bulli e ai preparativi per il trasporto autonomo di merci e persone insieme ad ArgoAI è stata tracciata la direzione. Carsten Intra, nuovo CEO, sta conducendo i veicoli commerciali leggeri attraverso questa trasformazione”. La collaborazione con Ford è particolarmente importante perché riduce significativamente i costi di sviluppo per entrambi i partner e consente loro di trarre benefici dalle economie di scala.

Il Gruppo Volkswagen è stato il primo costruttore automobilistico a impegnarsi per gli obiettivi climatici definiti con l’Accordo sul Clima di Parigi. Rispetto al Green Deal dell’Unione Europea, Diess ha affermato: “Con la nostra gamma di veicoli elettrici in rapida espansione e a la profonda trasformazione della catena del valore, il Gruppo Volkswagen è meglio preparato, rispetto alla concorrenza, al prevedibile inasprimento dei limiti di CO2 sulle emissioni della flotta. Tuttavia, per supportare il Green Deal della Commissione Europea occorre intensificare gli sforzi sul fronte dell’evoluzione della filiera”.

In chiusura, il CEO ha sottolineato il significato della trasformazione digitale per l’industria: “Il cambio di propulsione è il passo più semplice da compiere per i costruttori automobilistici tradizionali. Il fatto che nei prossimi dieci anni l’auto si evolverà in un dispositivo di mobilità completamente connesso sarà molto più impattante. Il Gruppo Volkswagen dev’essere in grado di offrire non solo mezzi trasporto ma anche il cervello che guida il veicolo in sicurezza con l’intelligenza artificiale. Il Gruppo Volkswagen intende unire l’auto, il cervello e i servizi, e offrire un’esperienza di mobilità unica, della nuova era. Quindi dobbiamo evolverci in un’Azienda digitale che gestisce in maniera affidabile milioni di dispositivi di mobilità nel mondo, che resta sempre in contatto con i clienti e che migliora i servizi, il comfort del veicolo e la sicurezza su base settimanale o addirittura giornaliera”.