Sarà inaugurata oggi presso lo storico Palazzo della Valle Palazzo a Roma, sede di Confagricoltura, la mostra fotografica “Il lavoro della donna nella ricostruzione dal dopoguerra” che, fino al 26 aprile, racconterà l’evoluzione del lavoro femminile. Nata dalla collaborazione tra il marchio Lancia e la Confederazione Generale dell’Agricoltura Italiana, l’esposizione presenta una raccolta di suggestive immagini in bianco e nero che ritraggono donne intente nelle loro professioni.
La partecipazione alla rassegna di Palazzo della Valle mette in risalto la volontà del marchio di esplorare nuovi “territori” di comunicazione, anche lontani dall’ambito automotive, come la moda, l’arte, la scrittura e il web. Qui Lancia incontra il suo pubblico femminile, attratto dai concetti di bellezza, eleganza ed esclusività. In questo contesto si è inserita lo scorso anno anche la sponsorizzazione delle mostre fotografiche “Kate Moss: The Icon”, dedicata alla celebre fotomodella inglese, e “Marilyn In White”, tributo alla bellissima Marilyn Monroe. In occasione degli eventi era presente una showcar Ypsilon impreziosita da una livrea che riproduceva alcune fotografie delle due icone di bellezza.
Che siano star internazionali o persone comuni per Lancia non vi è alcuna differenza perché tutte le donne contribuiscono a diffondere grazia ed eleganza qualunque sia il contesto sociale o lavorativo.
Ad accogliere i visitatori della mostra “Il lavoro della donna nella ricostruzione dal dopoguerra”, davanti alla sede di Confagricoltura, saranno esposti due modelli Lancia che devono molto alla figura femminile: l’attuale Ypsilon accanto alla vettura storica cui si ispirano le sue linee, l’Ardea. In particolare, la prima vettura è proposta nella nuova versione “30th Anniversary”, la serie speciale con cui il marchio celebra l’importante anniversario dell’icona Lancia che, dal 1985 a oggi, ha conquistato 2,7 milioni di clienti in tutta Europa e, per il terzo anno consecutivo, oggi è la vettura preferita dalle donne italiane.
Contraddistinta da un’esclusiva livrea Blu Oltremare e da raffinati interni in tessuto Castiglio, l’ultima nata di casa Lancia presenta un badge celebrativo sui montanti, appositamente creato dai designer del Centro Stile, oltre che cerchi in lega da 15” in tinta nera con effetto diamantato e il portellone posteriore nero (contenuto a richiesta) in omaggio al modello del 1985. Ricca la dotazione di serie che include il sistema ESC, il climatizzatore manuale, l’autoradio CD e MP3 con tecnologia Blue&Me, i comandi al volante e il terminale di scarico cromato.
Dunque, la Lancia Ypsilon “30th Anniversary” racchiude tutte le caratteristiche vincenti di un’autentica icona di stile capace di dialogare con “l’altra metà del cielo”. Infatti, al pari di un abito bello e di tendenza, fa sentire a proprio agio in qualsiasi situazione. In questo senso, quindi, Lancia Ypsilon è sinonimo di ricercatezza ed eleganza italiana da “indossare” ogni giorno per esprimere con determinazione la propria personalità.
Accanto alla nuova serie speciale Lancia Ypsilon “30th Anniversary” il pubblico potrà ammirare uno splendido esemplare del modello Ardea (1940) che vanta anch’essa una storia in “rosa” grazie alla tenacia di Adele Miglietti, vedova di Vincenzo Lancia che morì il 15 febbraio del 1937. Infatti, per quanto l’idea di questo modello fosse l’ultima del fondatore, la sua realizzazione si deve alla moglie che nel frattempo aveva preso in mano le redini dell’azienda. Era il 1939, l’Europa sprofondava nel secondo conflitto mondiale, ma la determinata signora Adele presentò al mondo la nuova Lancia Ardea di cui scelse personalmente la carrozzeria: il nuovo modello doveva riprodurre in scala ridotta 9/10 le linee della gloriosa berlina Aprilia, già accolta con favore da pubblico e critica.
Nonostante le dimensioni da “utilitaria”, la vettura presentava tutte le caratteristiche di eleganza e raffinatezza comuni alle Lancia più importanti: interni in morbido panno grigio o nocciola, e disponibili a richiesta in pelle; una strumentazione completa che include tachimetro con contachilometri totale e parziale, indicatori del livello di carburante e della pressione dell’olio e l’orologio a carica manuale con durata di otto giorni; accessori lussuosi e al contempo discreti – in pieno stile Lancia – come il posacenere nascosto nel pomolo per l’apertura del cassetto e la tendina in raso avvolgibile che “oscura” parzialmente il lunotto per bloccare la penetrazione dei raggi del sole all’interno dell’abitacolo.
Costruita in quattro serie, dall’inizio del 1940 fino al 1953, l’Ardea monta un quattro cilindri a V stretto con valvole e albero di distribuzione in testa di soli 903 cc di cilindrata – il più piccolo mai costruito dalla Lancia – che sviluppa una potenza di circa 30 cv per una velocità massima di circa 100 km/h.
L’esemplare esposto a Roma appartiene alla quarta serie, che si distingue esteticamente dalle versioni precedenti per alcuni dettagli, come i rinforzi in gomma sui paraurti, il cambio di colore di volante e pomelleria- che passa da nero a bianco avorio per evitare il surriscaldamento estivo – e il diverso posizionamento delle razze del volante, che vengono spostate verso il basso per migliorare la visibilità degli strumenti del cruscotto.