La diciassettesima Giuria di « the International Engine of the Year Awards » organizzato dalla rivista britannica « Engine Technology International » ha assegnato, mercoledì 17 giugno a Stoccarda, in Germania, il premio motore dell’anno nella categoria dei motori di cilindrata da 1 a 1,4 litri, al motore 3 cilindri turbo PureTech sviluppato da PSA Peugeot Citroën.
Il premio corona il successo di questo motore già prodotto in più di 100 000 esemplari nello stabilimento della Française de Mécanique, a Douvrin, nella regione Pas-de-Calais.
La famiglia di motori 3 cilindri PureTech, particolarmente prestazionale, con una riduzione media dei consumi e delle emissioni di CO2 del 18% rispetto alle motorizzazioni che sostituisce, comprende le versioni aspirate da 1L e 1,2L prodotte nello stabilimento di Trémery (Mosella) dal 2012, con una capacità di 640 000 motori all’anno, e le versioni turbo 1,2L, fabbricate dal 2014 nel sito della Française de Mécanique con una capacità di 320 000 motori all’anno e in Cina, nella fabbrica di Xiangyang, con una capacità di 200 000 motori all’anno.
Per soddisfare la forte domanda di motori turbo PureTech che equipaggiano i modelli al cuore della sua gamma, PSA Peugeot Citroën ha annunciato nel marzo 2015, alla presenza del Presidente della Repubblica francese François Hollande, un incremento della capacità produttiva di altre 200 000 unità sul sito di Trémery.
La famiglia dei motori PureTech equipaggia le Peugeot 108, 208, 308, 2008, 3008 e 5008, le Citroën C1, C3, C3 Picasso, C4, C4 Cactus e C4 Picasso, le DS 3 e DS 4 nonché le Dongfeng Peugeot 308S e 408.
In occasione della consegna di questo premio, Christian Chapelle, Direttore catena di trazione e telaio, dichiara: «Con 110,3 gr al km, la leadership europea di PSA in materia di emissioni di CO2 è indiscussa. Questo prestigioso riconoscimento ottenuta dal nostro motore 3 cilindri Turbo PureTech premia il know-how dell’ingegneria del Gruppo nelle motorizzazioni benzina. Un bel riconoscimento dei progressi tecnologici compiuti da PSA in R&D per permettere consumi sempre più bassi».