Il quattro volte Campione del Mondo Sebastian Vettel riporta la vittoria in casa Ferrari, che mancava dal GP di Spagna del 2013, e torna anche lui sul gradino più alto del podio sul quale non saliva dal GP del Brasile 2013. Il tedesco ha utilizzato una strategia a due soste in una gara caratterizzata da temperature altissime e da un asfalto molto abrasivo, riuscendo a finire davanti ai due piloti Mercedes.
Vettel ha iniziato la gara con le gomme P Zero White medie e dopo un pit stop al 17° giro per un nuovo set di medie ha concluso la gara con le P Zero Orange hard, montate al 37° passaggio. La sua quarta vittoria a Sepang – la numero 40 della sua carriera – lo pone in testa alla classifica dei vincitori del Gran Premio della Malesia.
Lewis Hamilton, partito dalla pole, ha usato una strategia a tre soste per finire la gara al secondo posto, mentre il suo compagno di squadra, Nico Rosberg, ha adottato una strategia a tre soste diversa ed è salito sul terzo gradino del podio: il tedesco ha finito la gara sulle medie mentre Hamilton ha effettuato l’ultimo stint con le hard.
La gara ha preso il via con una temperatura della pista di 56°C: molto vicina alle condizioni di massimo caldo raggiunto nella scorsa stagione. Come si può vedere nelle foto pubblicate ieri da Pirelli su Instagram, l’asfalto era così caldo da poterci cuocere un uovo! Nonostante questa condizione estrema non si è avuto né graining né blistering sulle gomme.
Tutti hanno iniziato la gara con la mescola media, ad eccezione dei due piloti della McLaren, che sono partiti con le gomme hard: scelta che gli ha consentito di trovarsi in zona punti prima però di ritirarsi.
L’uscita della safety car dopo soli tre giri ha permesso di contenere il degrado degli pneumatici, ed è stata anche l’occasione per effettuare il primo pit stop e montare gomme nuove. Hamilton e Rosberg hanno approfittato del pit stop anticipato e sono passati alla mescola hard, mentre Sebastian Vettel ha scelto di non rientrare ai box.
Il pilota Ferrari ha effettuato il suo primo pit stop quando era in testa, rientrando in terza posizione dietro i piloti Mercedes, ed ha poi sfruttato la velocità della gomma più morbida per riavvicinarsi al leader e riguadagnare terreno.
Il secondo e ultimo pit stop del tedesco, nel quale ha montato mescola dura, gli ha consentito di passare in seconda posizione, alle spalle di Hamilton. Vettel si è poi trovato in prima posizione quando l’inglese è rientrato ai box un giro più tardi per passare alla gomma dura, ed ha vinto così una gara incentrata sulla strategia gomme.
Max Verstappen, Toro Rosso, ha utilizzato una strategia a tre soste per diventare il più giovane pilota nella storia della Formula Uno ad essere andato a punti, a soli 17 anni, battendo il record precedentemente detenuto da Daniil Kvyat.
Una strategia a tre soste ha aiutato anche Kimi Raikkonen a risalire in quarta posizione, dopo che una foratura, dovuta ad un contatto con un’altra monoposto, lo aveva fatto retrocedere in classifica.
Paul Hembery, Direttore Motorsport Pirelli, ha dichiarato: “Credo che abbiamo fatto la nostra parte oggi. Abbiamo visto una grande battaglia di strategia tra Ferrari e Mercedes, con due diversi approcci alla gara, influenzati anche dall’ingresso della safety car. Nonostante le altissime temperature della pista, le gomme non hanno sofferto né blistering né graining, rendendo una strategia a due soste non solo possibile ma vincente. Le diverse strategie gomme hanno dato vita ad una battaglia emozionante ed hanno sottolineato che un diverso utilizzo degli pneumatici in gara può fare la differenza.
Congratulazioni, comunque, alla Ferrari e Sebastian Vettel per una vittoria memorabile”.
Miglior tempo del giorno per mescola:
Hard Medium Intermediate Wet
Primo Ham 1m43.125s Ros 1m42.062s
Secondo Vet 1m43.648s Nas 1m43.902s
Terzo Mas 1m43.990s Ham 1m43.976s
Lo stint più lungo:
Hard Carlos Sainz (23 giri)
Medium Valtteri Bottas (21 giri)
La strategia vincente:
Ieri avevamo ipotizzato che una strategia a tre soste sarebbe stata la più sicura per ridurre i rischi di degrado, anche se avevamo sottolineato che, in termini di tempo, non c’era molta differenza tra questa e una strategia a due soste: tutto dipendeva dalle prestazioni che si sarebbe riuscito a tirar fuori dagli pneumatici.
La nostra teoria si è rivelata corretta: Ferrari è riuscita a contenere il degrado e a rendere vincente una strategia a due soste.
Avevamo detto che la migliore strategia a due soste avrebbe previsto: partenza con le medie, sosta per le hard al 15° e al 37° giro. Vettel ha fatto meglio della nostra previsione, completando due stint con le gomme medie prima di passare alle hard per lo stint finale.