Hurry!, azienda attiva nell’e-commerce automotive e nella ricerca di forme innovative e maggiormente sostenibili di mobilità, non ferma la sua corsa. Dopo un 2018 all’insegna di un + 53% rispetto al 2017, la società guidata da Alberto Cassone conferma il suo trend di crescita e chiude il 2019 con percentuali ancora più confortanti con un volume d’affari di quasi 120 milioni di euro e oltre 7000 auto vendute.
Nell’anno che si è chiuso la vendita delle vetture usate è, infatti, aumentata del 62%; quella delle vetture all’asta del 61% e i contratti di noleggio a lungo termine del 62%. Risultati ottenuti attraverso un costante investimento in innovazione e flessibilità, qualità che hanno consentito a questa azienda di affermarsi come vero punto di riferimento nel settore della mobilità.
Premiata nel novembre scorso da “Le Fonti Innovation Awards” come “eccellenza nell’innovazione–automotive”, Hurry opera attraverso una partnership con ALD Automotive Italia. L’azienda nacque nel 2014 partendo dalla convinzione che il rapporto consumatore/automobile fosse avviato a un cambiamento profondo e non fosse più sostenibile un sistema in cui un’auto nel 90% del tempo resta inutilizzata a fronte di spese che non si fermano mai. Una anomalia antieconomica e dannosa dal punto di vista ambientale che determina una inutile occupazione del suolo pubblico. Tutti elementi che hanno portato a far nascere la community di Popmove e l’offerta Popgo, con la prima flotta di noleggio a lungo termine ready to share.
Oggi la piattaforma di the-hurry.com propone offerte flash su veicoli nuovi e usati di tante marche a prezzi competitivi, con un ventaglio di soluzioni pensate per rispondere alle diverse esigenze di privati e partite Iva, con sconti fino al 20% rispetto alla tariffe di mercato. Soluzioni che consentono a tutti di avere una vettura nuova a fronte di un canone comprensivo di bollo, assicurazione e manutenzione.
“Stiamo sperimentando un nuovo modo di concepire la mobilità” spiega il presidente di Hurry, Alberto Cassone. “Il sogno e l’ambizione è quello di cambiare le regole della mobilità urbana, favorendo le forme di sharing e swap mobility. Alcuni anni fa abbiamo creato una start up con la quale siamo riusciti a mettere in campo forme innovative di uso dell’auto. Prodotti e servizi capaci di dare risposte a una domanda in costante evoluzione, migliorando la qualità del parco auto circolante e dell’ambiente nel quale viviamo. Una sfida per la quale è necessario coraggio, pazienza e senso di visione in un Paese come l’Italia. Una palestra che ti rende più forte e nel campo della mobilità ti obbliga a fornire risposte e servizi all’altezza di un contesto tanto complicato quanto stimolante”.