Nella mattinata di oggi 11 luglio, dopo le verifiche tecniche e le prove ufficiali dei due giorni precedenti, prenderà il via la 39esima edizione della Cesana Sestriere, cronoscalata per auto storiche organizzata dall’Automobile Club Torino. La “CE-SE”, come viene chiamata nell’ambiente delle corse, nata nel 1961 per festeggiare i 100 anni dell’Unità d’Italia, è progressivamente diventata una delle principali competizioni a livello internazionale dell’automobilismo storico sportivo, valida per i Campionati Europeo ed Italiano di velocità in salita per auto d’epoca.
Un percorso unico, selettivo e spettacolare di 10,4 km sui tornanti delle montagne olimpiche, che dai 1.300 metri s.l.m. di Cesana Torinese sale ai 2.035 del Sestriere, mete rinomate per il turismo internazionale sia nella stagione estiva che invernale. Intitolata all’Avv. Giovanni Agnelli ed arricchita dalla partecipazione di oltre 120 vetture, anche quest’anno la corsa è affiancata dalla parata Cesana – Sestriere Experience, cui prenderà parte la blasonata Lancia Aurelia B20 del 1951 appartenente alla collezione del dipartimento Heritage di Stellantis, Sponsor della manifestazione.
L’ente Heritage di Stellantis, che ha il compito primario di recuperare, tutelare e valorizzare l’immenso patrimonio storico dei marchi Abarth, Alfa Romeo, Fiat e Lancia, con particolare riguardo al parco vetture storiche di proprietà costituito da oltre 600 unità, ha scelto di schierare la Lancia Aurelia per il legame di questo modello con le “montagne olimpiche”, dovuto alle vittorie al Rallye del Sestriere ottenute nel 1951 dalla berlina B10 guidata da Ascari e Villoresi e poi nel ’52 proprio dalla coupé B20 con al volante Gino Valenzano e Mario Poltronieri.
Quest’anno ricorre inoltre il 70° anniversario della presentazione di questo modello che, prodotto dal 1951 al 1958, ottenne da subito un buon risultato di vendite nonostante il prezzo non proprio economico per l’epoca (circa 2 milioni e 600 mila lire). Equipaggiata dal primo motore V6 della storia dell’automobile, un 2000 cc ideato dall’ingegnere Francesco De Virgilio, ben presto la capostipite delle Gran Turismo si distinse anche in altre competizioni nazionali e internazionali, come il Giro di Toscana, il Giro di Sicilia e la 24 Ore di Le Mans, dove nel 1951 arrivò seconda preceduta solo da una Ferrari. L’esemplare in competizione è uno dei primi 90 prodotti nell’aprile 1951, un elegantissimo allestimento con carrozzeria nera e interni in panno grigio.