- Il primo episodio del docu-film può essere seguito al seguente link.
Da oggi il marchio Lancia inizia un viaggio nel tempo per raccontare i suoi 115 anni di storia, che si festeggeranno il prossimo 27 novembre, attraverso un docu-film a puntate, dal titolo “Eleganza in movimento”. In ogni appuntamento, Luca Napolitano, Lancia Chief Executive Officer, sarà accompagnato da un ospite e, insieme, racconteranno la storia di un marchio che continua a far sognare milioni di appassionati in tutto il mondo.
«Se Lancia ha così tanti appassionati – racconta Luca Napolitano – lo deve al suo stile unico, all’eleganza e alla bellezza senza tempo delle sue vetture. In questi 115 anni di storia, Lancia ha creato vetture che, nonostante il trascorrere del tempo, continuano a essere nel cuore della gente. Vincenzo Lancia aveva una sua personalissima idea di come dovesse essere un’automobile: controcorrente, rispetto alle concezioni tecniche e stilistiche dell’epoca, agile e compatta».
Nella prima puntata di questo viaggio, dal titolo “Design senza tempo”, Luca Napolitano dialoga con Jean-Pierre Ploué, e insieme ripercorrono alcune tappe di questo cammino, iniziando dai primi modelli Lancia già fuori dagli schemi per il tempo, come ad esempio, la “12HP”, la prima in assoluto del 1907 con un telaio basso e molto leggero, munito di trasmissione a cardano, quando ancora tutti usavano le “catene”.
Per poi passare a vetture dallo stile disegnato attorno all’innovazione tecnica che ha portato le vetture Lancia a essere innovative. Pensiamo all’apertura ad armadio delle portiere, senza il montante centrale, brevettata a partire dagli anni Trenta e precursore per i tempi di innovazioni successive. O anche all’Aprilia che nasce dall’idea straordinaria di applicare l’aerodinamica su una vettura compatta di serie.
Per Lancia si parla di artigianalità e cura dei dettagli, caratteristiche che hanno da sempre contraddistinto ogni modello, sia negli interni che negli esterni, come per l’iconica Aurelia B24 Spider, con le sue linee depurate da ogni elemento superfluo, senza le maniglie e con le portiere che si aprono dall’interno, per non “disturbare” la sua linea perfetta.
Lancia è stata sicuramente anche icona di stile italiano con la Thema 8.32 spinta da un motore Ferrari, pregiati interni in pelle e il cruscotto totalmente in radica.
«Lancia non è estetica fine a se stessa, Lancia è design – spiega Jean-Pierre Ploué -, è lo “stile italiano” che è un connubio unico di eleganza classica, creatività e passione.E lo dico in quanto designer francese a cui Lancia ha dato una prospettiva diversa sull’italianità e anche sul modo di fare “design” di automobili in generale. Lancia è stata capace di creare automobili dal design ricercato, ma mai legato a un puro vezzo creativo».
Rimuovere gli eccessi fino a trovare la bellezza nella purezza delle forme e dei contenuti. Questa è la lezione di stile che Lancia ci ha lasciato e che deve essere da stimolo per il futuro del Marchio. Ma quella è un’altra storia. E quella storia continua nei prossimi episodi della docu-serie di un brand che vanta magnifiche origini italiane, solide basi per un futuro stimolante e ricco di sfide.