Apre cosi il suo discorso dall’auditorio del Museo Alfa Romeo di Arese l’AD di FCA Sergio Marchionne : ” non credo che abbiamo bisogno di molte parole.
“Negli ultimi 30 anni Alfa si è portata dietro un senso di incompiutezza che gridava vendetta. Lasciarla com’era, a competere con i marchi generalisti, avrebbe voluto dire tradirne lo spirito e i valori, e tradire anche tutte le donne e gli uomini dell’Alfa che in oltre un secolo hanno plasmato la leggenda”. Sono le parole di Sergio Marchionne, presentando la nuova Giulia, la berlina che segna la rinascita di Alfa Romeo “è la nostra Turandot – ha proseguito, parlando sul palco dell’Autorium del rinnovato museo di Arese – Lo è per la sua genesi travagliata, quella di un capolavoro rimasto per diverso tempo incompiuto ma lo è soprattutto per la trasformazione eccezionale che ha preso vita in questi due anni: da principessa di ghiaccio, da progetto in perenne divenire a questo trionfo d’arte e di passione”.